
Arc. 3004: Artiglieria: Vassalli Giuseppe in gran montura da Colonnello Comandante di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Torino 6 novembre 1828 – Torino 2 gennaio 1889). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 15 ottobre 1842, uscì il 28 marzo 1848 Sottotenente di Artiglieria. Nel 1855 partecipò alla spedizione in Crimea, il 14 giugno 1856 ottenne il grado di Capitano e nel 1859 partecipò alla campagna contro l’Austria meritandosi la croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia il 24 giugno a San Martino. Maggiore il 24 giugno 1860, partecipò alla campagna delle Marche e Umbria ottenendo il 24 giugno la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Tenente Colonnello il 30 ottobre 1862, ottenne il grado di Colonnello Comandante il 26 ottobre 1868 diventando direttore a Mantova. Promosso Maggior Generale venne trasferito nella Riserva il 10 dicembre 1880. Fotografia CDV. Fotografo: A. Premi – Mantova.
Onorificenze

Arc. 1480: Artiglieria: Petitti di Roreto cav. Giuseppe in gran montura da Colonnello Comandante (1824 – Cherasco, 9 settembre 1886). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 16 maggio 1832, uscì il 19 agosto 1844 Tenente di Artiglieria. Capitano nel 1850, fu Maggiore nel 1859 partecipò alla campagna contro l’Austria e nel 1860 venne promosso Tenente Colonnello. Colonnello il 25 ottobre 1863, fu Direttore della Fabbrica d’Armi e in seguito Direttore Territoriale a Torino. Nel 1878 venne collocato nella Riserva. Fotografia CDV. Fotografo: E. Di Chanaz – Torino.

Arc. 792: Artiglieria: Thaon di Revel conte Genova in piccola montura da Colonnello Comandante di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Genova 1817 – Borgo Vico 1910). Sottotenente di artiglieria nel 1831, partecipò alle campagne del 1848-49 e vi meritò la menzione onorevole e due medaglie d’argento al valor militare. Addetto Militare a Vienna dal 1850 al 1853, partecipò alla guerra di Crimea e alla campagna del 1859 nella quale guadagnò una seconda menzione onorevole e la Croce d’Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia. Colonnello per meriti di guerra ad Ancona (1860) e Commendatore dell’Ordine Militare di Savoia a Mola di Gaeta, fu promosso Maggior Generale nel 1861. Comandò la Brigata Granatieri di Napoli e dal 1863 al 1866 fu Primo Aiutante di Campo del principe Umberto col quale combatté nella campagna del 1866. Meritò la Croce di Grand Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia e dopo la guerra ebbe l’incarico di prendere in consegna il Veneto. Tenente Generale comandante la Divisione di Padova nel 1866, dall’aprile all’ottobre 1867 fu Ministro della Guerra nel gabinetto Rattazzi. Dopo aver comandato la divisione di Milano ebbe nel 1877 il comando del II e poi del III Corpo d’Armata. Nella riserva nel 1886 e Collare dell’Annunziata nel 1905, fu Deputato di Gassino nella VI e VII legislatura e di Chivasso dalla IX alla XII legislatura e Senatore del Regno dal 1879. A fianco nella foto seduto il Generale Alessandro della Rovere. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.
Onorificenze

Arc. 430: Artiglieria: Thaon di Revel conte Genova in montura festiva feriale da Colonnello comandante di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 ( Genova 1817 – Borgo Vico 1910 ). Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Alinari – Firenze.

Arc. 2251: Artiglieria: Biandrà di Reaglie conte Carlo in piccola montura da Colonnello Comandante di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Torino 29 dicembre 1826 – Torino 1909). Figlio del conte Vespasiano, comandante delle Guardie del Real Palazzo fino alla loro soppressione. Entrato all’Accademia Militare di Torino il 4 aprile 1837, uscì il 24 maggio 1848 Sottotenente di Artiglieria. Fece la campagna del 1848/49 meritandosi la menzione onorevole nei fatti d’arme di Governolo e di Staffalo e la medaglia d’argento al valor militare nel combattimento di Mortara dove fu fatto prigioniero. Fece la campagna di Crimea, fu promosso Capitano nel 1856 e fu Aiutante Maggiore in 1^ del reggimento da campagna comandato allora dal Colonnello Valfrè. Maggiore nel 1860, ebbe nelle campagne della Bassa Italia la Croce dell’Ordine Militare di Savoia negli assedi di Gaeta e di Messina. Tenente Colonnello nel 1863, partecipò alla campagna del 1866 come Capo di Stato Maggiore presso il comando superiore d’artiglieria dell’esercito e nel 1868 fu inviato in missione a Pietrogrado quale delegato presso la Commissione internazionale per l’esclusione delle pallottole esplodenti dall’uso di guerra. Colonnello il 15 marzo 1869, comandò il 5° Reggimento Artiglieria da Campagna. Maggior Generale il 27 maggio 1877, fu comandante territoriale di Artiglieria prima a Napoli e poi a Verona e quindi membro del Comitato d’Artiglieria e Genio. Promosso Tenente Generale il 17 novembre 1883, comandò la Divisione di Catanzaro e poi di Milano, finché nel 1887 fu trasferito nella riserva. Fotografia CDV. Fotografo: Silvestri – Vigevano.
Onorificenze

Arc. 2901: Artiglieria: Maraldi Giacomo in montura festiva da Colonnello Comandante del 9° Reggimento Pontieri mod. 06 marzo 1856 – 24 giugno 1863 (Genova, 17 agosto 1823 – Roma 11 maggio 1884). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 4 maggio 1835, uscì il 19 agosto 1844 Sottotenente di Artiglieria. Capitano il 22 maggio 1849 fu comandante della Compagnia Pontieri e lo era ancora durante la campagna del 1859, nella quale i servizi da lui resi furono premiati con la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia. Maggiore il 17 maggio 1859, fu Tenente Colonnello nel 1860. Promosso Colonnello il 2 marzo 1862 ebbe il comando del 9° Reggimento Pontieri fino al 17 novembre 1867 quando ottenne il grado di Maggior Generale. Fu direttore generale d’Artiglieria al Ministero e poi membro del Comitato di Artiglieria. Promosso Tenente Generale il 17 maggio 1877, lasciò nel 1882 il Comitato ed ebbe il comando della Divisione Roma. Fotografia CDV. Fotografo: B. Raimondi – Pavia.
Onorificenze

Arc. 1006: Artiglieria: Perotti Carlo Vittorio in gran montura da Tenente Colonnello di Artiglieria mod. 06 marzo 1856 – 24 giugno 1863 (Torino 1822 – 1898). Ufficiale di Artiglieria, partecipò alla campagna del 1848/49. Nel 1868 fu promosso Colonnello comandante del forte di Peschiera. Nel 1870 comandò il distretto di Foggia e poi divenne comandante superiore dei distretti della Divisione di Piacenza. Passato nella riserva nel 1881, venne promosso Maggior Generale nel 1882 e Tenente Generale nel 1895. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Alinari – Firenze.

Arc. 3236: Artiglieria: Tenente Colonnello di Artiglieria in gran montura mod. 06 marzo 1856 – 24 giugno 1863. Fotografia CDV. Fotografo: E. Di Chanaz – Torino.

Arc. 1586: Bottacco Carlo in montura festiva da Tenente Colonnello mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Casale 18 giugno 1820 – 1° febbraio 1880). Entrato nell’Accademia Militare di Torino il 10 luglio 1832, uscì il 23 agosto 1842 Luogotenente di Artiglieria. Fece da Tenente la campagna del 1848 e nei combattimenti di Pastrengo e di Governolo si meritò due volte la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Capitano nel dicembre 1848, si segnalò l’anno seguente alla battaglia di Novara tanto che il Maresciallo Radetsky ebbe ad esprimere la sua ammirazione per la sua batteria. Il Capitano Bottacco fu perciò insignito della Croce di San Maurizio e Lazzaro coll’espresso motivo ” in compenso della terza medaglia da esso meritata”. Maggiore nel 1859, Tenente Colonnello nel 1860, si meritò all’assalto e presa di Perugia e all’assedio di Ancona la Croce di Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia, all’assedio di Capua quella di Commendatore dello stesso ordine. Colonnello nel 1861, Maggior Generale comandante di Brigata di Fanteria nel 1865, si guadagnò a Custoza (1866) la terza Medaglia d’Argento, e a Roma (20 settembre 1870) la Croce di Grand’Ufficiale della Corona d’Italia. Dopo essere stato Comandante della Scuola Superiore di Guerra e della Divisione di Piacenza, fu il 6 agosto 1879 nominato comandante della Regia Militare Accademia. Non resse che pochi mesi questo comando essendo morto in Accademia il 1° febbraio 1880. Fotografia CDV. Fotografo: Grillet – Napoli. 1860
Onorificenze
Medaglia d’Argento al Valor Militare Pastrengo – 1848
Medaglia d’Argento al Valor Militare Governolo – 1848
Medaglia d’Argento al Valor Militare Custoza – 1866

Arc. 3179: Artiglieria: Civalieri Inviziati di Masio conte Annibale in montura festiva da Maggiore di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 ( Alessandria, 25 gennaio 1827 – 1913). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 22 aprile 1839, uscì il 24 marzo 1848 Luogotenente di Artiglieria. Fece parte, sotto il comando del Capitano Cugia, della guarnigione della fortezza di Palmanova nel 1848. Capitano il 14 giugno 1856, comandava nel 1859 una batteria, che alla Madonna della Scoperta “seppe far fronte al nemico incalzante e riuscì ad arrestarlo, dando agio alla Fanteria di riordinarsi”; egli fu per questo decorato della Medaglia d’Argento al Valor Militare. Maggiore il 31 luglio 1860, Tenente Colonnello il 12 marzo 1863, Colonnello il 26 aprile 1868, comandò il 5° Reggimento e il 1° giugno 1878 fu promosso Maggior Generale; comandò allora i distretti della Divisione di Padova e nel 1886 fu collocato in posizione di servizio ausiliario. Trasferito poi nella Riserva, vi fu promosso Tenente Generale il 12 marzo 1895. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Bernieri – Torino.
Onorificenze

Arc. 2759: Artiglieria: Tenente Colonnello in gran montura mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: A. Lay – Cagliari.

Arc. 2246: Artiglieria: Roero di Cortanze marchese Ercole (Torino 13 gennaio 1816 – Torino 28 aprile 1877). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 15 aprile 1825, uscì il 25 dicembre 1833 Sottotenente di Artiglieria. Capitano nel 1839, Maggiore il 14 novembre 1848, fu in quest’anno nominato Aiutante di Campo Effettivo di S.A.R. il principe Eugenio di Carignano (23/05/1849 – 28/04/1877) e, rimanendo in tale carica, fu Tenente Colonnello il 15 settembre 1860, Colonnello il 29 luglio 1866. Fotografia CDV. Fotografo: Grillet – Napoli.

Arc. 2709: Artiglieria: Angherà Francesco in gran montura da Maggiore di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Potenzoni Briatico 28 marzo 1820 – Legnago 26 gennaio 1879). Fu educato in una famiglia di patrioti e di cospiratori: suoi zii paterni erano infatti Nicola, che partecipò ai moti rivoluzionari calabresi del 1847, e Domenico, arciprete massone, carbonaro e poi iscritto alla Giovine Italia. Nel 1839 si arruolò volontario nel primo reggimento artiglieria dell’esercito napoletano, con il grado di sottufficiale. Tenendosi sempre in contatto con lo zio Domenico, che frattanto aveva fondato una società segreta chiamata “Società Evangelica”, di ispirazione giobertiana, egli faceva opera di propaganda rivoluzionaria fra gli artiglieri dell’officina metallurgica di Mongiana (Catanzaro). Partecipò nel settembre 1847 ai moti calabresi di cui fu ispiratore lo zio Domenico, che organizzò una spedizione su Catanzaro. Fu arrestato e sottoposto a interrogatorio, nel corso del quale si disse che avesse riferito parecchi nomi di congiurati; contro questa versione lo zio Domenico pubblicò un opuscolo inteso a scagionare il nipote. Dopo la rivoluzione di Palermo del 12 gennaio 1848, fu liberato per amnistia, e nel febbraio fu dimesso dall’esercito regolare napoletano. Sollevatasi la Calabria il 15 maggio 1848, agli ordini del governo provvisorio di Catanzaro, guidò una compagnia di volontari con cui combattè all’Angitola contro il Generale Nunziante, al quale tese un agguato rimasto famoso. Per il suo comportamento fu promosso maggiore della piazza di Tiriolo (5 luglio 1848) e fu aggregato alla colonna calabrosicula di I. Ribotti. Fallita la rivolta, cercò con gli altri capi la fuga per mare, ma nelle acque di Corfù furono raggiunti dalla fregata napoletana “Stromboli” e arrestati (13 luglio 1848); insieme con G. Longo, M. Delli Franci, F. Coccioni, fu processato per direttissima (21 luglio) dal Consiglio di guerra di Napoli sotto l’accusa di diserzione di fronte al nemico e tradimento verso lo stato. I suoi tre compagni furono condannati, ma egli, difeso dall’avv. L. D’Egidio, avendo dimostrato di essere stato congedato dall’esercito cinque mesi prima, fu rinviato a disposizione dei tribunali ordinari. Rimase così nel carcere napoletano di S. Francesco, dal quale riuscì a fuggire con un abilissimo stratagemma, narrato nel suo scritto Fuga dalle prigioni di Napoli (Genova.1852). Il 17 luglio 1850 giunse a bordo della nave francese “Solon” a Genova, da dove poi si recò a Torino, e quindi a Malta. L’11 dicembre 1855 si arruolò come alfiere nella legione anglo-italiana, costituita per la guerra di Crimea, ottenendo, il 16 febbraio 1856, il grado di luogotenente. Disciolta la legione alla fine della guerra, ottocento italiani furono imbarcati alla volta dell’Inghilterra, e l’Angherà tentò, quando si trovavano al largo di Malta verso le coste della Sicilia, di spingere i compagni a sbarcarvi per portarsi alla fortezza di Trapani e piantarvi il tricolore italiano. Ma, scoperto, fu arrestato dalle autorità britanniche (21 agosto 1856), che, per evitargli la condanna a morte, lo dichiararono demente e lo fecero rinchiudere nella fortezza di Plymouth. Ritornato in patria, entrò nelle file dell’esercito dell’Italia centrale come luogotenente di artiglieria, passando poi in quelle dell’esercito sardo, nel corpo dei Cacciatori delle Alpi. Si dimise da questo il 30 giugno 1860 per correre in Sicilia, all’annunzio della spedizione dei Mille. Per incarico di Garibaldi, promosse la sollevazione della Calabria, e combatté alla Turrina, quindi al Volturno e all’assedio di Gaeta, ottenendo il grado di maggiore, col quale rientrò nell’esercito sardo. Nel corso della campagna 1866, aggregato al corpo del Generale Cialdini, si distinse il 17 luglio nell’attacco di Borgoforte (Mantova) e ottenne una medaglia d’argento al valor militare e la promozione a tenente colonnello. Fotografia CDV. Fotografo: F.M. Chiapella – Torino. Al retro”Al Generale Giuseppe Garibaldi, Amore, Fede, Speranza della Gioventù Italiana. F. Angherà”.
Onorificenze

Arc. 2890: Artiglieria: Bava Beccaris nobile Fiorenzo in gran montura da Maggiore di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. (Fossano 17 marzo 1831 – Roma 8 aprile 1924). Figlio di Carlo Ignazio Bava Beccaris e Costanza Nicolis di Frassino, apparteneva ad una nobile e antica famiglia piemontese. Entrato all’Accademia Militare di Torino il 14 novembre 1845, uscì il 12 agosto 1851 Luogotenente di Artiglieria. Gia da Tenente si distinse in occasione dello scoppio della polveriera del Borgo Dora il 26 aprile 1852 meritandosi una medaglia di bronzo. Partecipò alla campagna di Crimea e, Capitano il 17 giugno 1859, ottenne pochi giorni dopo sulle alture del Redone la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Maggiore il 25 settembre 1862, era durante la campagna del 1866 comandante di una Brigata di Batterie del 6° Reggimento e fu a Custoza decorato della Croce dell’Ordine Militare di Savoia. Promosso Tenente Colonnello nel 10° Reggimento il 24 marzo 1872, fu poi trasferito al comando del Collegio Militare di Milano riaperto nel 1875 e vi rimase da Colonnello (16 marzo 1876) fino al 1880 quando assunse il comando del 59° Reggimento Fanteria. Maggior Generale il 24 ottobre 1882 comandò la 2^ Brigata di Cavalleria e poi fu direttore generale al Ministero della Guerra, Tenente Generale il 2 ottobre 1887, comandante della Divisione di Roma. Nel 1892 venne nominato comandante del VII Corpo d’Armata e il 10 gennaio 1895 fu trasferito al comando del III Corpo. Nel maggio del 1898, in occasione dei gravi tumulti dei moti di Milano, il governo guidato da Antonio di Rudinì proclamò lo stato d’assedio e il generale Bava Beccaris, in qualità di regio commissario straordinario, fu incaricato del ristabilimento dell’ordine. La repressione dei moti fu estremamente violenta e sanguinosa, con oltre 80 vittime tra la popolazione civile ed un alto numero di feriti. In segno di riconoscimento, il 5 giugno 1898 Bava Beccaris fu insignito del titolo di grande ufficiale dell’Ordine militare di Savoia dal re Umberto I e nominato senatore del Regno il 16 giugno. A Palazzo Madama aderì al gruppo della Destra storica. Il 29 luglio 1900, a Monza, Umberto I venne assassinato dall’anarchico Gaetano Bresci, che dichiarò esplicitamente di aver voluto vendicare i morti del maggio di due anni prima e l’offesa della decorazione al criminale Bava Beccaris, il quale definì il regicida «un folle che meriterebbe di subire lo squartamento». Fu collocato a riposo nel 1902, ottenendo dallo Stato una pensione di 8000 lire. Negli ultimi anni di vita, ormai infermo e ammalato, partecipò sempre meno all’attività parlamentare. Scrisse numerosi articoli su riviste militari e, nel 1911, un libro sulle origini e la storia dell’esercito italiano. Aderì al movimento interventista che propugnava la partecipazione dell’Italia alla prima guerra mondiale. Favorevole al fascismo, nel 1922 fu tra i generali che consigliarono al re Vittorio Emanuele III di affidare il governo dell’Italia a Benito Mussolini. Morì nella sua abitazione romana nel 1924, all’età di 93 anni, e fu sepolto nella tomba di famiglia presso il cimitero della sua città natale, Fossano. Fotografia CDV. Fotografo: H. Le Lieure – Torino.
Onorificenze
Onorificenze italiane
Medaglia d’argento al valor militare «Per il valore dimostrato nella Battaglia di San Martino» 24 giugno 1859 Onorificenze straniere

Arc. 3170: Bergalli Augusto in gran montura da Maggiore Comandante della Brigata d’Artiglieria della 2^ Divisione Pianell mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Torino, 24 aprile 1830 – Torino 1896). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 15 ottobre 1846, uscì il 9 agosto 1852 Sottotenente di Artiglieria. Prese parte alla campagna di Crimea del 1855 – 56 e a quella del 1859 meritando la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla battaglia di San Martino. Capitano nel 1859, comandava nel 1860 la 10^ Batteria e si segnalò all’assedio di Ancona, dove gli venne concessa la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia. Maggiore nel 1866, comandava la Brigata d’Artiglieria della 2^ Divisione Pianell e il 24 giugno guadagnò la seconda Medaglia d’Argento nel fatto d’armi di Custoza. Tenente Colonnello il 9 novembre 1872, Colonnello il 15 luglio 1877, tenne per più anni il comando del 5° Reggimento Artiglieria. Maggior Generale il 3 luglio 1884, ebbe il comando territoriale d’Artiglieria a Verona; successivamente il comando della Brigata Puglie e della Divisione Militare di Chieti. Il 1° aprile 1890 venne collocato in Posizione Ausiliaria e il 15 ottobre 1894 a riposo con il grado di tenente Generale. Fotografia CDV. Fotografo: G.B. Sciutto & C. – Genova.
Onorificenze

Arc. 915: Artiglieria: Balegno di Carpenetto Cav. Placido in montura festiva da Maggiore di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Novara 11 febbraio 1828 – Verona 27 aprile 1881). Nacque a Novara l’11 febbraio 1828, figlio di Luigi e di Regina Carutti di Cantogno. Arruolatosi nell’Armata sarda, nel 1842 iniziò a frequentare la Regia Accademia Militare di Torino, e una volta uscitone fu assegnato all’arma di artiglieria. Il 24 marzo 1848 fu promosso Luogotenente, e una volta iniziate le operazioni belliche contro l’Impero austriaco fu assegnato alla 5ª Batteria da campagna. Si distinse nel combattimento di Santa Lucia (6 maggio), nell’assedio di Mantova, e vicino a Milano nella controffensiva lanciata dagli austriaci (4 agosto), venendo decorato con la Medaglia d’argento al valor militare. Nel 1849, all’atto delle ripresa delle operazioni, era aiutante maggiore dell’artiglieria della riserva, e fu decorato di una seconda Medaglia d’argento al valor militare per il coraggio dimostrato durante la battaglia di Novara. Promosso Capitano nel 1851 fu assegnato ad un reggimento dell’artiglieria da campagna. Nel 1852 ricevette una menzione onorevole per l’opera di soccorso alla popolazione prestata durante l’incendio seguito allo scoppio della polveriera di Borgo Dora. Nominato comandante della 7ª Batteria da battaglia, con lo scoppio della seconda guerra d’indipendenza si distinse subito nel combattimento sulla Sesia (1 giugno 1859), dove ricevette un’altra menzione onorevole, e poi durante la battaglia di San Martino (24 giugno). Durante il corso della battaglia utilizzò i suoi pezzi per sostenere l’attacco portato dalla 5ª Divisione, nonostante fossero bersagliati dal fuoco di controbatteria nemico che causò gravi perdite tra i serventi. Rimasto ferito a un braccio continuò a dirigere il fuoco fino a che, a causa della grave perdita di sangue, non fu allontanato dalla linea di combattimento. Per il coraggio dimostrato in questo frangente fu insignito della Medaglia d’oro al valor militare a vivente. Promosso Maggiore nel 1860, ricoprì vari incarichi, venendo promosso Tenente Colonnello nel 1862, e Colonnello nel 1866 quando fu nominato direttore del Laboratorio Pirotecnico di Torino. In quello stesso anno prese parte alla terza guerra d’indipendenza con l’incarico di comandante della riserva generale di artiglieria del Regio Esercito, venendo decorato con la Croce di Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia. Comandante del 6º Reggimento d’artiglieria, fu promosso Maggiore Generale nel 1874, la Brigata “Pinerolo” e poi la 4ª Brigata di cavalleria di Verona. Deputato per il collegio di Castiglione delle Stiviere nel corso della XIII e XIV Legislatura, si spense a Verona il 26 aprile 1881. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto
Onorificenze

Arc. 3018: Artiglieria: Rolandi barone Girolamo in montura festiva da Maggiore dell’8° Reggimento Artiglieria mod. 6 marzo 1856 – 24 giugno 1863 (Albenga 12 marzo 1827 – Roma 1899). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 21 ottobre 1842, uscì il 27 marzo 1848 Sottotenente di Artiglieria. Tenente il 24 maggio 1848, partecipò alla campagna del 1849 e il 14 giugno 1856 venne promosso Capitano. Fece parte della spedizione in Crimea, partecipò alla campagna del 1859 e il 24 giugno 1860 ottenne il grado di Maggiore nell’8° Reggimento Artiglieria. Tenente Colonnello nel 6° Reggimento il 25 ottobre 1863 fu Direttore d’Artiglieria ad Ancona nel 1868 e a Genova nel 1869. Il 18 luglio 1870 venne promosso Colonnello Comandante dell’11° Reggimento e il 27 maggio 1877 fu nominato Maggior Generale Comandante Territoriale a Torino. Il 1° dicembre 1881 fu nel Comitato di Artiglieria e Genio e il 6 marzo 1884 ottenne il grado di Tenente Generale. Fu Ispettore Generale dell’Artiglieria da Campagna e il 14 aprile 1889 venne nominato Ispettore Generale d’Artiglieria fino a quando, nel 1892, venne collocato in Posizione Ausiliaria e il 9 agosto 1896 nella Riserva. Fu deputato di Genova nelle legislature XVI e XVII e nel 1892 venne nominato senatore del regno. Fotografia CDv. Fotografo: F.lli Alinari – Firenze.

Arc. 2910: Artiglieria: Civalieri Inviziati di Masio conte Annibale in montura festiva da Maggiore di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 ( Alessandria, 25 gennaio 1827 – 1913). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 22 aprile 1839, uscì il 24 marzo 1848 Luogotenente di Artiglieria. Fece parte, sotto il comando del Capitano Cugia, della guarnigione della fortezza di Palmanova nel 1848. Capitano il 14 giugno 1856, comandava nel 1859 una batteria, che alla Madonna della Scoperta “seppe far fronte al nemico incalzante e riuscì ad arrestarlo, dando agio alla Fanteria di riordinarsi”; egli fu per questo decorato della Medaglia d’Argento al Valor Militare. Maggiore il 31 luglio 1860, Tenente Colonnello il 12 marzo 1863, Colonnello il 26 aprile 1868, comandò il 5° Reggimento e il 1° giugno 1878 fu promosso Maggior Generale; comandò allora i distretti della Divisione di Padova e nel 1886 fu collocato in posizione di servizio ausiliario. Trasferito poi nella Riserva, vi fu promosso Tenente Generale il 12 marzo 1895. Fotografia CDV. Fotografo: A. Duroni – Milano.
Onorificenze

Arc. 2485: Artiglieria: De Bassecourt marchese Vincenzo in montura festiva da Maggiore di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 ( Madrid 15 aprile 1822 – 1896 ). Uscito dalla Scuola di Marina di Genova Sottotenente del Genio Navale, passò poi nell’Artiglieria e nel Corpo di Stato Maggiore. Prese parte alle campagne del 1848/49 e 1859/60, nella quale all’attacco di Perugia si meritò la medaglia d’argento al valor militare. Ebbe molti incarichi importanti, fra i quali nel 1863 quello di seguire le operazioni dell’esercito federale nella guerra di Secessione Americana e scrisse una voluminosa relazione in proposito. Fu deputato al parlamento per Cividale e Udine nelle legislature XIV – XV – XVI. Fotografia CDV montata su cartoncino. Fotografo: Sconosciuto.
Onorificenze

Arc. 2283: Artiglieria: Beltrami Carlo in montura festiva da Maggiore di Artiglieria mod. 06 marzo 1856 – 24 giugno 1863 (Saluzzo, 25 maggio 1831 – Torino, 1905). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 17 febbraio 1846, uscì il 12 agosto 1851 Sottotenente di Artiglieria. Prese parte alla spedizione di Crimea del 1855-56 e, promosso Capitano il 24 maggio 1859, partecipò alla campagna di quell’anno contro l’Austria. Promosso Maggiore il 23 marzo 1862, fu vice direttore della Fonderia di Torino anche dopo che il 17 novembre 1871 fu promosso Tenente Colonnello. Trasferito alla Fonderia di Napoli vi diventò Colonnello il 15 ottobre 1876 per essere poi nominato Comandante Territoriale dell’Artiglieria di Roma. Il 17 novembre 1883 ottenne il grado di Maggior Generale e nominato membro del Comitato di Artiglieria e Genio e del Commissione delle proposte di ricompensa al valor militare. Tenente Generale l’8 aprile 1888, fu Ispettore dell’Artiglieria da Fortezza e delle Direzioni e degli Stabilimenti d’Artiglieria nel periodo 1888 – 1894 quando il 1° febbraio venne collocato in Posizione Ausiliaria. Fotografia CDV. Fotografo: F.M. Chiapella – Torino.

Arc. 964: Artiglieria: Sironi in montura festiva con spencer da Maggiore di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: C. Fratacci – Napoli.

Arc.965: Artiglieria: Morra di Lavriano e della Montà cav. Roberto in piccola montura da Maggiore di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Torino 1830 – Roma 1917). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 17 ottobre 1844, uscì il 28 marzo 1848 Sottotenente nel Reggimento Novara Cavalleria. Promosso Tenente nell’arma di Artiglieria il 24 marzo 1849, vi diventò capitano il 7 marzo 1858 e maggiore il 20 gennaio 1861. Partecipò alle campagne 1848/49, 1859 e 1866. L’11 maggio 1865 fu promosso Tenente Colonnello nel Corpo di Stato Maggiore ed ebbe a Custoza la medaglia d’argento al valor militare ” per valore e sangue freddo dimostrato nel coadiuvare S.A.R. il principe Amedeo a disporre le truppe sul campo sotto il fuoco nemico”. Egli era allora Primo Aiutante di Campo del Duca d’Aosta. Colonnello il 26 ottobre 1868, fu capo di Stato Maggiore del Corpo d’Armata di Roma e poi Aiutante di Campo del principe Umberto. Il 27 maggio 1877 fu promosso Maggior Generale comandante la 18^ Brigata di Fanteria e poi Aiutante di Campo Generale di S.M. Fu promosso Tenente Generale il 14 agosto 1883 e comandò successivamente le Divisioni di Padova, di Milano, di Roma e quindi il Corpo d’Armata di Napoli. Alla fine del 1883 assunse il governo militare e civile della Sicilia, nella quale meritò la medaglia d’argento dei benemeriti della salute pubblica. Nel 1893 fu destinato a governare, come Commissario straordinario, la Sicilia posta in stato d’assedio ed in premio del suo operato ebbe la Croce di Grand Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia. Nell’agosto 1894 fu trasferito al comando del IV Corpo d’Armata e il 10 gennaio 1895 fu trasferito al comando dell’VIII Corpo. Andò in P.A. e nel 1901 passò alla riserva. Deputato, rappresentò alla Camera il collegio di Carmagnola nella 12^ legislatura e nel 1890 ebbe la nomina a Senatore. Il 31 gennaio 1895 ebbe la Croce Mauriziana e dal 1898, e per più anni, fu ambasciatore italiano in Russia. Fotografia CDV ritagliata. Fotografo: Crespi – Milano.
Onorificenze
Medaglia d’Argento al Valor Militare “per valore e sangue freddo dimostrato nel coadiuvare S.A.R. il principe Amedeo a disporre le truppe sul campo sotto il fuoco nemico”. Custoza 1866
Medaglia d’argento ai benemeriti della salute pubblica Sicilia 1883

Arc. 2484: Artiglieria: Corsini di Laiatico marchese Pietro Francesco in gran montura da Capitano di Artiglieria Ufficiale d’Ordinanza del Re mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Firenze 9 gennaio 1837 – ). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 21 ottobre 1850, uscì il 9 agosto 1856 Sottotenente d’Artiglieria. Tenente nel 1858, ebbe nel 1859 la prima medaglia d’argento al valor militare per i fatti d’arme del 30 e 31 maggio e, Capitano il 6 novembre 1859, si guadagnò la seconda medaglia d’argento nella campagna della Bassa Italia. Maggiore il 5 luglio 1866, fu Ufficiale d’Ordinanza del Re Vittorio Emanuele II e nel 1872 lasciò il servizio. Fotografia CDV montata su cartoncino. Fotografo: Sconosciuto.
Onorificenze

Arc. 1118: Artiglieria: Le Piane Carlo in gran montura da Capitano di una compagnia di Operai d’Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: Shemboche – Torino.

Arc. 429: Artiglieria: Capitano in montura di servizio di piazza festiva mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: A. Duroni – Milano.

Arc. 3012: Artiglieria: Pierantoni Adelchi in gran montura da Capitano mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Chieti 1838 – Roma 1898). Entrato nell’esercito borbonico come Alfiere di Artiglieria nel 1856, passò nel 1860 nell’esercito italiano come Tenente di Artiglieria. Partecipò alla campagna del 1860 meritando a Gaeta la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia. Dal 1876 al 1878 fu Ufficiale d’Ordinanza di Vittorio Emanuele II e nel 1878 con il grado di Colonnello comandò il 4° Reggimento Fanteria. Fu Capo di Stato Maggiore dell’8° Corpo d’Armata e con il grado di Maggior Generale fu comandante della Brigata Ravenna nel 1887. Nel 1893 venne promosso Tenente Generale ed ebbe il comando della Divisione Messina.
Onorificenze

Arc. 2542: Artiglieria: Capitano in gran montura con spencer mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: Le Lieure – Torino.

Arc. 758: Artiglieria: Nievo Carlo in piccola montura di servizio feriale di piazza da Capitano mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 ( Soave 1836 – Colloredo 17 agosto 1907). Sottotenente di Artiglieria nel 1859, partecipò alla campagna dell’Italia Meridionale del 1860, fu presente all’assedio di Ancona e a quello di Gaeta dove guadagnò la Medaglia d’Argento al Valor Militare e il grado di Tenente. Il 17 marzo 1861 fu promosso Capitano del 7° Reggimento Artiglieria e nel 1868 fu addetto al Comitato di Artiglieria. L’11 dicembre 1873 ottenne il grado di Maggiore al Comando di Artiglieria di Torino e il 29 giugno 1884 venne promosso Colonnello Comandante del 2° Reggimento Artiglieria. Il 17 dicembre 1891 fu Colonnello Brigadiere Comandante della Brigata Livorno e il 13 marzo 1892 ottenne il grado di Maggior Generale. Il 3 ottobre 1893 ottenne il comando della Brigata Pisa e il 16 febbraio 1896 fu Ispettore dell’Artiglieria Campale. Tenente Generale il 1° gennaio 1898 divenne Ispettore Armi e Materiali dei Corpi e il 16 febbraio 1901 venne posto in Posizione Ausiliaria. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli – Firenze – Livorno.
Onorificenze

Arc. 592: Artiglieria: Capitano in piccola montura di servizio feriale di piazza. Fotografia CDV ritagliata. Fotografo: P. Riondi – Napoli.

Arc. 1890: Artiglieria: Afan de Rivera Achille in piccola montura da Capitano (Santa Maria Capua Vetere, 19 gennaio 1842 – Napoli, 26 ottobre 1904). Nacque a S. Maria Capua Vetere il 19 gennaio 1842, dal Maresciallo di Campo Rodrigo dei marchesi di Villanueva de las Torres e da Giovanna Mira de Balena dei marchesi di S. Giacinto. Allievo del Regio Collegio della Nunziatella ne uscì nel 1856 Alfiere di Artiglieria dell’esercito delle Due Sicilie e nel luglio del 1860 era Capitano nel Battaglione Artefici. Nel maggio dello stesso anno aveva preso parte alla repressione del moto di Catania, ottenendo il titolo di cavaliere di Francesco I e dell’Ordine di S. Giorgio della Riunione. Si segnalò in seguito nella difesa di Gaeta (1860-61). Ebbe il comando della batteria di monte Orlando e si recò, come inviato segreto, a Civitavecchia e a Roma, per il ritiro ed il trasporto di ingente valuta aurea destinata alla difesa della piazzaforte. Nel 1861 entrò a far parte dell’esercito italiano e partecipò alla campagna del 1866, distinguendosi nei fatti d’arme di Gargnano e di Condino; su proposta di Garibaldi, fu insignito dell’Ordine militare di Savoia. Fu promosso Colonnello nel 1883 e Maggiore Generale nel 1891, ottenendo il comando dell’artiglieria da fortezza di Torino. Tenente generale dal dicembre 1896, assunse le funzioni di ispettore generale di artiglieria il 26 febbraio 1899. Nel 1902 venne collocato in Posizione Ausiliaria su sua domanda. Fu deputato per i collegi di Napoli I (legislature XVII-XIX, dal 1890 al 1896, quando fu dichiarato decaduto in seguito alla promozione a tenente generale) e di Poggio Mirteto (XX-XXI, 1897-1904). Fu sottosegretario alla Guerra dall’11 luglio 1896 al 31 maggio 1898 nel secondo e terzo ministero di A. di Rudinì; dal 1 al 26 giugno 1898 ministro dei Lavori pubblici nel quarto ministero del Rudinì. Il nome dell’Afan de Rivera è legato, nella repressione degli scioperi del 1898, all’idea ed attuazione della “militarizzazione dei ferrovieri”; esso è congiunto anche ai provvedimenti per l’impiego delle acque pubbliche come forza motrice. Nel 1898, dal re Umberto, motu proprio, gli fu conferito il titolo di marchese. Fotografia CDV. Fotografo: G. Allegri – Brescia.
Onorificenze

Arc. G2: Artiglieria: Bertazzoni in montura festiva da Tenente mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia formato 20 x 23. Fotografo: Sconosciuto.

Arc. 1244: Artiglieria: Bianconcini conte Carlo in montura festiva da Capitano mod. 6 marzo 1856 – 24 giugno 1863 (Bologna, 10 ottobre 1833 – Bologna, 10 gennaio 1892), figlio di Biagio e Teresa Persiani. Laureato ingegnere si impiegò come addetto ai lavori delle prime ferrovie che si costruirono in Italia. Nell’aprile del 1859 lasciò Bologna per andare ad arruolarsi come volontario nell’ Armata Sarda; venne inizialmente inquadrato nel 9° reggimento di fanteria ma il titolo accademico gli consentì l’ammissione al Corso suppletivo istituito presso l’Accademia Militare di Torino dalla quale uscì il 27 giugno 1860 come Luogotenente nel 1° reggimento di artiglieria. Capitano il 23 marzo 1862 venne posto a disposizione della Fabbrica d’armi di Torre Annunziata per poi passare alla Direzione Territoriale di artiglieria a Napoli. Nel 1865 passò al 4° reggimento con il quale partecipò alla campagna di guerra del 1866. Nel 1870 lasciò l’esercito per dedicarsi agli studi di agricoltura e specialmente di viticoltura e di enologia, occupandosi in particolare della filossera, un insetto che proprio in quegli anni era arrivato in Italia diffondendosi rapidamente in tutti i vigneti. Le conoscenze acquisite gli valsero la nomina a membro della Commissione consultiva per la filossera istituita dal Governo; più volte Relatore alla Società Agraria e al Comizio Agrario di Bologna pubblicò diversi opuscoli sull’argomento oggi conservati presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Visse nel palazzo di famiglia sito al n° 42 di Via delle Belle Arti. Riposa nella tomba di famiglia, collocata nella Sala del Colombario, primo transetto a sinistra, nella Certosa di Bologna. Fotografia CDV. Fotografo: Grillet – Napoli.

Arc. 580: Artiglieria: Fasce Giovanni in gran montura da Tenente di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 ( Marassi 24 agosto 1843 – Alassio 22 gennaio 1895). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 25 novembre 1859, uscì il 2 marzo1862 Sottotenente di Artiglieria . Tenente il 31 dicembre 1863, Capitano il 12 dicembre 1872, Maggiore il 13 aprile 1884, Tenente Colonnello il 30 marzo 1890, ebbe con questo grado il comando del Reggimento da montagna e lo conservò col grado di Colonnello raggiunto il 7 agosto 1894. Fotografia CDV. Fotografo: G. Boglioni – Torino.

Arc. 980: Artiglieria: Tenente in gran montura mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.

Arc. 429: Artiglieria: Tenente in montura di servizio di piazza festiva mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: F.M. Chiapella – Torino.

Arc. 2542: Artiglieria: Tenente in montura di servizio di Piazza festiva mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: Coniugi Mazzocca – Torino.

Arc. 659: Artiglieria: Tenente in montura di servizio di piazza feriale mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: Grillet – Napoli.

Arc. 3019: Artiglieria: Barbiano di Belgioioso conte Carlo in gran montura da Tenente di Artiglieria Ufficiale d’Ordinanza Onorario del Re mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 (Milano 26 maggio 1835 – Milano 29 dicembre 1909). Gia laureato in ingegneria civile e Architetto all’Università di Pavia fu volontario Sottotenente di artiglieria nel 6° Reggimento durante la campagna del 1859. Promosso Tenente il 27 giugno 1860 partecipò alla campagna del 60-61 meritandosi la croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia all’assedio di Civitella del Tronto. Il 23 marzo 1862 venne promosso Capitano nel 10° Reggimento Artiglieria e nel 1866 prese parte alla campagna contro l’Austria. Maggiore nel 9° Reggimento il 22 ottobre 1874, ottenne il grado di Tenente Colonnello presso la Direzione di Roma il 27 agosto 1881 e il 21 marzo 1886 ne divenne il Direttore con il grado di Colonnello. L’8 aprile 1888 fu a disposizione del Ministero incaricato del comando della Convenzione Nazionale di Milano. Collocato in Posizione Ausiliaria il 1° agosto 1890 venne trasferito nella Riserva il 16 dicembre 1892. Il 3 marzo 1898 ottenne il grado di Maggior Generale e il 23 giugno 1907 il grado di Tenente Generale. Fu ufficiale d’Ordinanza Onorario del Re dal 2 dicembre 1860 al 23 gennaio 1878 poi con i distintivi di Cessata Casa fino al 21 marzo 1886. Fotografia CDV. Fotografo: C. Antonietti – Parma.
Onorificenze

Arc. 1005: Artiglieria: Tenente in piccola montura di servizio feriale di piazza mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli.

Arc. 1099: Artiglieria: Gruppo di tenenti in montura festiva mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: F. Tarantola & C. – Novara.

Arc. 2850: Artiglieria: Capitano e Tenenti in montura festiva. Fotografia CDV. Fotografo: G. Ferraris – Alessandria.

Arc. 11: Artiglieria: Tenente in piccola montura di servizio di piazza feriale mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: A. Ferraris – Intra. 1861 ca.

Arc. 1007: Artiglieria: Gruppo di tenenti in piccola montura mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia formato 7,2 x 10,1. Fotografo: Sconosciuto.

Arc. 2706: Artiglieria: Tenente in montura di via mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: Marzocchini – Livorno.

Arc. 1943: Artiglieria: Cassone Clemente in gran montura da Sottotenente di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Torino 1845 – Torino 1916). Sottotenente di Artiglieria nel 1864, partecipò alla campagna del 1866 meritandosi una medaglia d’argento al valor militare sul Lago di Garda e poi fu insegnante nel Collegio Militare di Napoli (Nunziatella). Prese parte alla campagna d’Africa del 1887 e poi fu direttore dell’Arsenale di Napoli. Promosso Colonnello , ricoprì la carica di direttore d’Artiglieria a Genova e, collocato in P.A., raggiunse nel 1914 il grado di Tenente Generale nella riserva. Fotografia CDV. Fotografo: Boglioni – Torino.
Onorificenze

Arc. 2907: Artiglieria: Sottotenente in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: E. Jolivot – Torino.

Arc. 1942: Artiglieria: Sollier Lorenzo Cesare in montura di servizio di piazza feriale con spencer da Sottotenente di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Vinadio 1840 – Torino 1922). Sottotenente di Artiglieria nel 1864, partecipò alla campagna del 1866. Colonnello nel 1896, fu direttore dell’arsenale di costruzione di Torino. Maggior Generale direttore superiore delle esperienze di Artiglieria nel 1902, divenne nel 1905 ispettore delle costruzioni e nel 1906 fu collocato in posizione ausiliaria. Nel 1910 passò alla riserva e nel 1911 venne promosso Tenente Generale.

Arc. 428: Artiglieria: Sottotenente in gran montura con spencer mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: A. Duroni – Milano.

Arc. 2703: Artiglieria: M. Ranger in gran montura da Sottotenente di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.

Arc. 2530: Artiglieria: Corsi Domenico in montura di servizio di piazza festiva con spencer da Sottotenente di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Portoferraio 1836 – Firenze 1906). Sottotenente di Artiglieria nell’esercito toscano (1856), prese parte alla campagna del 1859 e nel 1860 passò nell’esercito sardo partecipando alla campagna del 1866. Promosso Colonnello (1881) resse la carica di direttore territoriale d’Artiglieria in Ancona, e quella di capo divisione al Ministero della Guerra (1882); nel 1884 ebbe il comando del 7° Reggimento Artiglieria. Comandò da Maggior Generale la Brigata Cremona e nel grado di Tenente Generale (1895) le Divisioni di Salerno e Novara. Fotografia CDV incollata su cartoncino. Fotografo: Sconosciuto.

Arc. 2820: Artiglieria: Fabrizi Nicola in gran montura da Sottotenente di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 (Bastia 8 settembre 1840 -). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 25 ottobre 1858, uscì il 2 marzo 1862 Sottotenente di Artiglieria. Il 6 giugno 1863 fu trasferito Tenente nel 65° Reggimento Fanteria “Brigata Valtellina” e il 15 aprile 1869 lasciò il servizio per dimissioni volontarie. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Bernieri – Torino. Al retro “Niccolino Fabrizi”.

Arc. 2256: Artiglieria: Mathieu Anatolio in montura festiva da sottotenente di Artiglieria mod. 06/03/1856 – 24/06/1863 ( Torino 1834 – Alessandria 1894 ). Sottotenente di Artiglieria nel 1859, partecipò alla campagna del 1866. Passato poi nel Corpo di Stato Maggiore fu promosso nel 1882 Colonnello comandante il 56° Reggimento Fanteria. Maggior Generale nel 1890, comandò la brigata Pistoia. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.

Arc. 2838: Artiglieria: Sottotenente in piccola montura con spencer. Fotografia CDV. Fotografo: Montabone – Torino.