Arc. 1237: Corpo Reale del Genio: Perotti Gaetano Camillo in montura festiva da Tenente Colonnello (Torino 1823 – Cassano Murge 1908). Ufficiale del Genio, partecipò alla campagna del 1848/49. Colonnello nel 1862, fu direttore del genio di Messina e poi di Napoli. nel 1870 ebbe il comando del distretto militare di Roma. Maggior Generale nella riserva nel 1874, fu promosso Tenente Generale nel 1893. Fotografia CDV. Fotografo: G. Trainini – Brescia.
Arc. 58: Corpo Reale del Genio: Capitano in montura di servizio di piazza festivo. Fotografia CDV. Fotografo: C. Molino – Genova. 1865 ca.
Arc. 794: Corpo Reale del Genio: Capitano in montura di servizio di piazza feriale. Fotografia CDV. Fotografo: T. Panico & Co. – Ancona.
Arc. 3165: Corpo Reale del Genio: Tenente Colonnello in montura festiva mod. 06/03/1856 – 05/08/1871. Fotografia CDV. Fotografo: A. Duroni – Milano.
Arc. 2843: Corpo Reale del Genio: Prato Cesare in montura festiva da Maggiore del Genio mod. 06/03/1856 – 05/08/1871 ( Mortara 1832 – Torino 1901). Allievo dell’Accademia il 17 ottobre 1849, ne uscì il 9 agosto 1855 Sottotenente del Genio. Tenente nel 1857 fu promosso Capitano nel 1859, partecipò alla campagna del 1859 meritando la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Il 7 settembre 1862 venne promosso Maggiore a Napoli e nel 1864 venne trasferito al 1° Reggimento Zappatori. Nel 1865 venne destinato come Vice Direttore a Taranto e nel 1867 fu Direttore del Genio a Spezia. Tenente Colonnello Direttore del Genio di Torino il 9 novembre 1872, venne promosso Colonnello il 1° marzo 1877. Maggior Generale il 12 novembre 1883, venne nominato Direttore Generale al Ministero nel 1877. Il 24 settembre 1888 ottenne il grado di Tenente Generale e nel 1891 fu Ispettore delle Truppe del Genio. Il 24 aprile 1892 fu posto in Posizione Ausiliaria e successivamente passò nella riserva. Fotografia CDV. Fotografo: Grillet – Napoli.
Onorificenze
Medaglia d’Argento al valor militare 1859
Arc. 3099: Corpo Reale del Genio: De Renzis dei baroni di Montanaro Francesco in gran montura da Capitano del Genio Ufficiale d’Ordinanza Effettivo del Re mod. 6 marzo 1856 – 5 agosto 1871 (Capua, 7 gennaio 1836 – Auteuil, 28 ottobre 1900). Figlio di Ottavio e Maria Rosa Morvillo, Barone di Montanaro e di San Bartolomeo, parente dei baroni Leopoldo e Stanislao De Renzis, caduti della Repubblica Napoletana, studiò nel seminario di Capua. Venne nel 1844 avviato giovanissimo alla carriera delle armi come allievo della Scuola militare Nunziatella di Napoli, dalla quale uscirà con il grado di Alfieredel Genio nel 1854. Nel 1860 presentò le proprie dimissioni dall’Esercito delle Due Sicilie, per poter prendere servizio in quello sabaudo. Come ufficiale di quest’ultimo, in qualità di Luogotenente del Generale Luigi Federico Menabrea prese parte all’Assedio di Capua (1860), sua città natale, ed all’Assedio di Gaeta, che segnò la caduta del Regno delle Due Sicilie. Durante le operazioni, si segnalò per il valore sul campo, ottenendo la promozione a Capitano, la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia e fu nominato Ufficiale d’Ordinanza Effettivo di Vittorio Emanuele II dal 9 giugno 1861 al 13 novembre 1870. In questo ruolo, prese successivamente parte alla campagna contro l’Austria nel 1866. Il 20 settembre 1870, in occasione della Presa di Roma, De Renzis portò in scena il proprio dramma teatrale “Il medico del cuore”. Inizialmente accolto favorevolmente per i primi due atti, lo spettacolo fu però oggetto successivamente di “un sibilare assai forte” durante il terzo. L’insospettata umiliazione toccata ad un’attrice favorita da Vittorio Emanuele II, e il suo giudizio sul “declino del teatro nazionale”, costarono a De Renzis due mesi di arresti presso la Cittadella di Alessandria. Il 13 novembre 1870, l’ufficiale lasciò il servizio attivo. Nel 1870 sposò Edith Sonnino, sorella di Sidney, e si dedicò alla professione giornalistica, fondando a Firenze Il Fanfulla, che divenne uno dei giornali più popolari d’Italia. Nello stesso anno, scese in politica, candidandosi senza successo alla Camera di Deputati del Regno d’Italia. Gli anni dedicati al giornalismo gli valsero una certa notorietà, grazie agli articoli che riflettevano il suo spirito incisivo. Fu altresì autore di testi teatrali, novelle ed almeno un romanzo di successo, intitolato Ananké, pubblicato nel 1878. Candidatosi nuovamente alle Elezioni politiche italiane del 1874, ebbe maggior fortuna, riuscendo ad essere eletto tra i parlamentari della XII legislatura. Tale successo lo spinse a vendere la propria quota del Fanfulla, il quale, tra l’altro, aveva progressivamente assunto posizioni che non coincidevano più con le sue convinzioni. Da questo momento iniziò una lunga carriera politica, che lo portò ad essere eletto consecutivamente per le legislature XIII, XIV, XV e XVI. In questi anni, seguì fedelmente la linea di governo di Agostino Depretis, sostenendo dapprima posizioni moderatamente progressiste, per poi spostarsi, a partire dal 1882 su una linea più marcatamente conservatrice. Avversario del colonialismo italiano e forte critico dell’acquisizione della baia di Assab da parte della Compagnia di Navigazione Rubattino, fu presidente della provincia di Caserta nel 1884 e nel 1885 passò all’opposizione. Nel 1889 intraprese la carriera diplomatica, assumendo il ruolo di ministro plenipotenziario a Bruxelles e dimettendosi dalla Camera dei deputati. Esercitò ruoli diplomatici anche a Madrid (15 settembre 1895 – 4 settembre 1898) e, dal 1898, a Londra. Il 14 giugno 1900 fu nominato senatore, ma ricoprì tale carica per breve tempo, essendo sopravvenuta la morte mentre si trovava in Francia. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Alinari – Firenze.
Onorificenze
Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d’Indipendenza (4 barrette)
Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
Arc. 2815: Corpo Reale del Genio: Salà Alessandro Antonio in montura festiva da Capitano mod. 06/03/1856 – 05/08/1871 (Torino 1834 – 19 ). Sottotenente del Genio nel 1855, venne promosso Capitano e partecipò alla campagna del 1859 meritando la Menzione Onorevole. L’8 novembre 1863 venne promosso Maggiore e nominato vice direttore a Cremona. nel 1864 fu Capo Sezione di Cremona e nel 1866 fu trasferito alla Direzione ad Alessandria. Il 16 maggio 1874 passò al Comitato Artiglieria e Genio e il 15 luglio 1877 fu nominato Colonnello alla Direzione di Firenze e nel 1887 a Venezia. Il 1° maggio 1885 venne trasferito al comando del Genio di Piacenza e il 5 aprile 1885 fu promosso Maggior Generale. Il 13 marzo venne destinato come Comandante del presidio di La Spezia e il 1° aprile 1890 fu posto in Posizione Ausiliaria. Il 1° gennaio 1893 venne trasferito alla Riserva e il 4 luglio 1895 fu promosso Tenente Generale. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.
Onorificenze
Menzione Onorevole 1859
Arc. 431: Corpo Reale del Genio: Capitano in montura festiva. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.
Arc. 943: Corpo Reale del Genio: Capitano del 2° Reggimento in piccola montura. Fotografia CDV. Fotografo: Galassi – Imola.
Arc. 2249: Corpo Reale del Genio: Tenente degli Zappatori in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Bernieri – Torino.
Arc. 48: Corpo Reale del Genio: Tenente degli Zappatori in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: Bernieri – Torino. 1865 ca.
Arc. 2251: Corpo Reale del Genio: Tenente delle Direzioni Territoriali del Genio in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: C. Fratacci – Napoli.
Arc. 793: Corpo Reale del Genio: Tenente Marchi in montura di servizio di piazza feriale. Fotografia CDV. Fotografo: Deroche – Bologna.
Arc. 1238: Corpo Reale del Genio: Tenente in montura festiva. Fotografia CDV. Fotografo: Raimondi – Pavia.
Arc. 2510: Esercito Meridionale: Torchiana Pompeo in montura di servizio di piazza feriale da Tenente del Genio (Cremona 3 settembre 1823 – Cremona 2 settembre 1883). Figlio di Massimiliano fu ingegnere e architetto, partecipò alla campagna del 1849 combattendo alla difesa di Bologna contro gli austriaci. Si arruolò nei Cacciatori del Corpo Volontari Italiano il 15 marzo 1859 guadagnando la medaglia francese della Campagna d’Italia; fu congedato il 6 settembre 1859. L’11 maggio 1860 sbarcò con i Mille a Marsala e il 16 giugno venne promosso Luogotenente del Genio garibaldino. Durante la campagna si distinse in più occasioni meritandosi la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Il 6 aprile 1860 fu confermato Luogotenente del Genio del Corpo Volontari Italiani e il 27 marzo 1862 entrò con lo stesso grado nel Regio Esercito Italiano. Il 30 giugno 1862 venne promosso Luogotenente di 1^ Classe e il 28 agosto del 1870, su sua domanda, fu dimesso. Il 30 dicembre 1870 fu Tenente del Genio nella Milizia Provinciale nel 44° Distretto Militare. Il 22 giugno 1874 fu confermato Tenente nel 2° Reggimento del Genio e il 13 dicembre dello stesso anno fu collocato nella Riserva con il grado di Capitano. Fotografia CDV. Fotografo: A. Duroni – Milano.
Onorificenze
Medaglia d’Argento al valor militare 1860
Medaille Commémorative de la Campagne d’Italie de 1859
Medaglia commemorativa dei 1000 di Marsala
Arc. 2706: Corpo Reale del Genio: Priola Giovanni Antonio in montura festiva con mantella da Tenente. Sottotenente del Genio il 21 aprile 1862 viene promosso Tenente nel 1° Reggimento l’11 marzo 1865. Fotografia CDV. Fotografo: G. Ferraris – Alessandria.
Arc. 1242: Corpo Reale del Genio: Sottotenente in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: B. D’Armengo – Torino. Datata 1° aprile 1864.
Arc. 794: Corpo Reale del Genio: Sottotenente in montura di servizio di piazza festivo. Fotografia CDV. Fotografo: Montabone – Torino.
Arc. 795: Corpo Reale del Genio: Sottotenente in montura festiva con mantella. Fotografia CDV. Fotografo: F. Balbi – Genova.
Arc. 2873: Corpo Reale del Genio: Tenente e Milite in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.
Arc. 2057: Corpo Reale del Genio: Aspirante Aiutante del Genio in montura festiva. Fotografia CDV. Fotografo: Bertinazzi – Bologna. Al retro “Faletti Candido”.