BERSAGLIERI – UFFICIALI 1859 – 1871

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Arc. 787: Bersaglieri: Pallavicini di Priola marchese Emilio, in piccola montura da   Colonnello comandante e Ufficiale d’ordinanza del Re mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 (Genova, 8 novembre 1823 – Roma, 15 novembre 1901). Nacque a Genova l’8 novembre 1823 da una nobile famiglia di rango marchionale. Fu allievo dell’Accademia militare di Torino e venne ammesso nel 1842 come ufficiale nell’esercito sardo. Nel 1848 passa al corpo dei bersaglieri e prese parte alla prima guerra di indipendenza e poi alla ripresa dei combattimenti che portò alla disfatta di Novara. Nel 1849, prese parte alla repressione di Genova, insorta dopo l’armistizio con l’Austria. Si distinse forzando le porte della città, insieme ad un altro ufficiale (il Grosso-Campana), del che fu insignito della medaglia d’argento. Prese parte alla campagna di Crimea con la 18ª compagnia. Partecipò poi alla seconda guerra di indipendenza, con il grado di capitano. A Casale Monferrato (dove ottenne una menzione onorevole) comandò la vittoriosa resistenza congiunta della 18ª compagnia dei bersaglieri e di un corpo di garibaldini, all’avanzata delle truppe austriache. Nella battaglia di San Martino venne ferito e, per i meriti acquisiti, gli fu conferito l’Ordine Militare di Savoia e la promozione al grado superiore. Prese parte alla liberazione delle Marche e dell’Umbria col 16º battaglione. Per la conquista di Perugia venne promosso sul campo a tenente colonnello. All’assedio della fortezza di Civitella del Tronto (l’ultima fortezza presa al Borbone il 20 marzo 1861), fu decorato con medaglia d’oro per «il personale ardimento, il valore dimostrato a condurre una colonna d’assalto e i servizi resi nelle operazioni contro il brigantaggio». Il 29 agosto 1862 guidò la colonna che all’Aspromonte fermò la spedizione che Garibaldi aveva intrapreso dalla Sicilia per la conquista di Roma, ordinando l’attacco durante il quale lo stesso Garibaldi fu ferito ad una gamba. Superata la blanda resistenza opposta da parte dei volontari garibaldini, Pallavicini si presentò a Garibaldi con rispetto ottenendone la resa e catturandolo prigioniero. L’anno seguente col grado di generale prese il comando della Brigata Como. Tra il 1863 ed il 1864, Pallavicini, con l’aiuto del brigante rinnegato Giuseppe Caruso, riuscì a sgominare le bande guidate da Carmine Crocco (di cui ne riconobbe non solo l’astuzia e l’abilità bellica ma anche il carisma sul popolo e gli altri briganti), portando numerosi arresti e fucilazioni nell’area del Vulture – Melfese. Nel 1866, nel corso della terza guerra di indipendenza comandò l’avanguardia sul Po costituita da 10 battaglioni di bersaglieri. In seguito sostituì Medici al corpo di Palermo e nel 1870, dopo Porta Pia, comandò il corpo di Roma. Fu nominato senatore dal Re il 15 febbraio 1880, per i suoi meriti in campo militare; la sua carriera politica continuò, con la contemporanea nomina ad aiutante generale onorario del sovrano fino al 1882, per poi divenire primo aiutante di campo di Umberto I nel 1890. Sette anni dopo, dopo una carriera cinquantennale nelle forze armate, si mise in congedo. Emilio Pallavicini morì infine in Roma il 15 novembre 1901, a poco più di 78 anni. Fotografia CDV. Fotografo: Javelli – Cuneo. 1862 ca.

Onorificenze sabaude

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
  
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine della Corona d’Italia
  
Grande ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Grande ufficiale dell’Ordine militare di Savoia
 — 27 dicembre 1869
Commendatore dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Commendatore dell’Ordine militare di Savoia
 — 30 novembre 1862
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia
 — 12 luglio 1859
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’oro al valor militare
 «Per l’intelligenza, l’energia ed il valore dimostrati nel concorrere a formare il piano ed a dirigere le operazioni degli Abruzzi e dell’Ascolano contro i briganti e condurre una colonna all’assalto di Civitella del Tronto»
— 20 marzo 1861
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
  
Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare
  
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (5 barrette) - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d’Indipendenza (5 barrette)
  
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
  

Onorificenze straniere

Medaglia inglese della Guerra di Crimea - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia inglese della Guerra di Crimea
  
Medaglia francese commemorativa della Seconda Guerra d'Indipendenza italiana - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia francese commemorativa della Seconda Guerra d’Indipendenza italiana
  
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Arc. 2231: Bersaglieri: Pallavicini di Priola marchese Emilio, in montura festiva con cappotto da   Colonnello comandante e Ufficiale d’Ordinanza del Re (Genova, 8 novembre 1823 – Roma, 15 novembre 1901). Fotografia CDV. Fotografo: E. Di Chanaz. – Torino. 1863 ca.

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Arc. 3235: Bersaglieri: Pallavicini di Priola marchese Emilio, in montura festiva con cappotto da   Tenente Colonnello comandante e Ufficiale d’Ordinanza del Re (Genova, 8 novembre 1823 – Roma, 15 novembre 1901). Fotografia CDV. Fotografo: E. Di Chanaz. – Torino.

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Arc. 2399: Galletti Angelo in gran montura da Colonnello Comandante del 1° Reggimento Bersaglieri mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 (Cunico 1818 – Piossasco 1886). Sottotenente di Fanteria nel 184, venne promosso Capitano e passò nei Bersaglieri il 3 marzo 1849. Partecipò alla campagna del 1848 meritandosi la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Nel 1859 si distinse con i Bersaglieri a San Martino, rimase gravemente ferito ed ebbe la Croce dell’Ordine Militar di Savoia. Guadagnò una menzione onorevole nella lotta contro i briganti nel 1861 e il 31 dicembre dello stesso anno venne promosso Tenente Colonnello. Colonnello il 31 dicembre 1863 comandò il 1° Reggimento Bersaglierie nella guerra del 1866 e la riserva dei Bersaglieri addetta al 1° Corpo d’Armata meritandosi una seconda menzione onorevole. Il 6 giugno 1868 fu nominato Aiutante di Campo effettivo del Re e Onorario dal 4 giugno 1877 al 23 gennaio 1878 per Cessata Casa. Il 27 giugno 1877 aveva ottenuto il grado di Maggior Generale della riserva. Fotografia CDV. Fotografo: Javelli – Cuneo.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
   1848
Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia
    San Martino – 24 giugno 1859 
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Menzione Onorevole 
   1861
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Menzione Onorevole
   1866
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Arc. 3215: Bersaglieri: Ratti Giuseppe in montura festiva da Colonnello Comandante del 5° Reggimento Bersaglieri mod. 6 marzo 1856 – 2 aprile 1871 (Nizza Marittima, 17 gennaio 1821 – Torino, 1° novembre 1897). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 20 aprile 1830, ne uscì il 13 agosto 1840 Sottotenente del 17° Reggimento Fanteria. Trasferito nei Bersaglieri nel 1843, venne promosso Tenente il 24 marzo 1848 e Capitano il 4 febbraio 1849. Partecipò alla campagna di quegli anni e a Novara nel 1849 ottenne la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Nel 1859 prese parte alla campagna contro l’Austria e a San Martino si guadagnò la menzione Onorevole. Promosso Maggiore il 12 luglio 1859, ottenne il grado di Tenente Colonnello l’11 aprile 1861 e fu comandante dei Bersaglieri del V Corpo d’Armata dal 16 aprile 1861. Partecipò alla campagna della Bassa Italia e per la presa di mola di Gaeta fu decorato della croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia. Il 31 dicembre 1861 fu comandante del 5° Reggimento Bersaglieri e il 10 aprile 1862 ottenne il grado di Colonnello. Promosso Colonnello Brigadiere nel 1867, fu comandante della Brigata Ferrara e il 26 ottobre 1868 ottenne la promozione a Maggior Generale Comandante la Brigata della Divisione di Alessandria. Nel 1872 fu al comando della 2^ Brigata della Divisione di Verona e nel 1875 della 35^ Brigata Fanteria. Tenente Generale il 17 maggio 1877 fu al comando della Divisione Chieti e venne collocato in Posizione Ausiliaria il 20 aprile 1882. In Riserva il 29 agosto 1891 vi rimase fino al 1896. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli – Firenze – Livorno.

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia
   Mola di Gaeta – 1860
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
   Novara – 23 marzo 1849
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Menzione Onorevole 
   San Martino – 24 giugno 1859 
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
  
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (4 barrette) - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d’Indipendenza
  
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
  
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Arc. 3019: Bersaglieri: Torre Giuseppe in montura feriale di servizio di piazza da Colonnello Comandante del 3° Bersaglieri mod. 06 marzo 1856 – 5 agosto 1871. Tenente dei Bersaglieri il 4 febbraio 1849, fu Maggiore il 1° settembre 1859. Partecipò alla campagna contro l’Austria e il 31 dicembre 1860 venne promosso Tenente Colonnello e fu Comandante del 3° Bersaglieri dal 2 gennaio 1862 al 4 giugno 1867. Venne promosso Colonnello il 12 marzo 1863. Fotografia CDV. Fotografo: G. Calvi – Parma.  

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Arc. 2693: Bersaglieri: Girola Luigi Giacinto in gran montura da Maggiore mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 (Buttigliera 1826 – Genova 1904). Sottotenente di fanteria nel 1847 passò poco dopo nei bersaglieri meritandosi la menzione onorevole a Montebaldo (1848) e la medaglia d’argento al valor militare a Novara (1849). Partecipò quindi alla campagna di Crimea ed a quella del 1859, ottenendo a San Martino una seconda menzione onorevole. Prefetto all’Accademia Militare dal 1857 e relatore dal 1860, divenne colonnello comandante la scuola centrale di tiro di fanteria nel 1870. Maggior Generale nel 1877, comandò la 28^ brigata di fanteria e poi la brigata Pisa. In P.A. nel 1883, passò nella riserva nel 1891 divenendo tenente generale nel 1895. fotografia CDV. Fotografo: G. Marzocchini & Figlio – Livorno. 1865 ca.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
   Novara 1849
Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia
  
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
  
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (4 barrette) - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d’Indipendenza
  
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
  
Medaglia inglese della Guerra di Crimea - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia inglese della Guerra di Crimea
  
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Arc. 836: Bersaglieri: Borio Gioacchino in montura festiva da Maggiore mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 (Torino 1827 –   ). Sottotenente nel 15° Reggimento Fanteria Brigata “Savona” nel 1855 viene trasferito nel Corpo dei Bersaglieri con il quale partecipa alla campagna di Crimea. Nella campagna del 1859 è nell’8° Battaglione Bersaglieri e ottiene la medaglia d’argento al valor militare nella battaglia di san Martino il 24 giugno. Il 15 luglio dello stesso anno viene promosso Capitano e nella campagna della Bassa Italia guadagna una seconda medaglia d’argento. Il 21 dicembre 1864 è promosso Maggiore nel 3° Reggimento Bersaglieri. Fotografia CDV. Fotografo: L. Bernieri – Modena.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
   San Martino 24 giugno 1859
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
  
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Arc. 623: Bersaglieri: Capitano in gran montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: Marzocchini – Livorno.

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Arc. 1419: Bersaglieri: Capitano in gran montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.

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Arc. 835: Bersaglieri: Viviani Angelo in gran montura da Capitano del 25° Battaglione Bersaglieri mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Il 18 gennaio 1860 ricevette la menzione onorevole all’assedio di Ancona. Fotografia CDV. Fotografo: G. Isola – Parma.

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Arc. 607: Gabriele Cav. Radicati – Talice di Passerano in gran montura da Capitano mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Nacque ad Aqui il 26 settembre 1841 ed entrò nell’Accademia di Torino il 3 novembre 1856. Ne uscì il 26 aprile 1859 Sergente di Fanteria e, col raggiungere la prescritta età di 18 anni, fu nominato Sottotenente dei Bersaglieri. Tenente il 7 novembre 1860, ebbe nella campagna dell’Umbria e delle Marche la medaglia d’Argento al Valor Militare. Capitano il 17 maggio 1866, Maggiore il 22 marzo 1879, Tenente Colonnello il 4 novembre 1889, comandò il 7° Reggimento Bersaglieri e il 1° febbraio 1894 fu collocato a riposo e inserito nella riserva. Fotografia CDV. Fotografo: Grillet – Napoli.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare   – 1860

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Arc. 2906: Bersaglieri: Amoroso Giuseppe in gran montura da Capitano mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fu il primo ufficiale di colore del Regio Esercito Italiano. Fotografia CDV. Fotografo: Sommer & Behles – Napoli. 

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Arc. 2911: Bersaglieri: Armando Farini in gran montura da Tenente dei Bersaglieri mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 (Russi 30 marzo 1840 – Ancona 30 gennaio 1872). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 26 ottobre 1855, uscì il 26 aprile 1859 Sottotenente dei Bersaglieri rinunciando a proseguire il corso delle armi speciali alle quali apparteneva, per prendere parte alla campagna contro l’Austria. Tenente il 23 febbraio 1860, fu aggiunto al Corpo di Stato Maggiore e decorato d’una prima Medaglia d’Argento al Valore Militare nella campagna dell’Umbria e Marche e di una seconda nella campagna della Bassa Italia. Capitano il 5 gennaio 1862 nel Corpo di Stato Maggiore, fu nel 1866 a Custoza fatto Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia “per l’intelligenza e il valore dimostrato nel portare parecchie volte ordini alle Divisioni durante il combattimento”. Maggiore nei Bersaglieri il 28 gennaio 1870, morì ad Ancona il 30 gennaio 1872. Fotografia CDV. Fotografo: Disderi – Paris.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
   Campagna Umbria e Marche 1860
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
   Campagna Bassa Italia 1860
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia
   Custoza 1866
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Arc. 2268: Bersaglieri: Tenente in gran montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Sorgato – Bologna.

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Arc. G1: Bersaglieri: Armando Farini in gran montura da Tenente mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 ( 1841 – 1872 ). Figlio di Carlo Luigi Farini, partecipò con la 3^ Compagnia Bersaglieri alla guerra del 1859 e fu ferito a San Martino il 24 giugno. Raggiunse il grado di Maggiore e il 29 gennaio 1872 morì trentunenne di febbre tifoide ad Ancona. Accanto a lui nella foto un Capitano di Fanteria in gran montura e Guglielmo Zanzi suo cugino (in borghese).  Lo Zanzi (1826 – 1897) combatté nel 1848, 1849 e 1859 e dall’esercito dell’Emilia passò in quello italiano. Nella guerra del brigantaggio (1861) meritò la medaglia d’argento al valor militare e la menzione onorevole. Colonnello nella riserva nel 1883, fu promosso Maggior Generale nel 1895. Fotografia riproduzione formato 17 x 23. Fotografo: G.B. Berra – Torino. Al retro “Armando Farini – Guglielmo Zanzi – sconosciuto”.

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Arc. 1231: Bersaglieri: Tenente in gran montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli.

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Arc. 89: Bersaglieri: Tenente in gran montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Amodio – Napoli. 1865 ca.

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Arc. 3158: Bersaglieri: Sottotenente in gran montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: Grillet – Napoli. 

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Arc. 868: Bersaglieri: Ravina Clemente in montura festiva da Sottotenente del 5° Reggimento Bersaglieri mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 (Milano 10 marzo 1842 – Gurone, 12 marzo 1934). Nel 1859 si arruola volontario nei Cacciatori delle Alpi e il 15 aprile del 1860 è Sottotenente nel 5° Reggimento Bersaglieri. Il 18 giugno viene promosso Tenente del 2° Reggimento Bersaglieri con il quale partecipa alla Campagna dell’Italia Meridionale meritandosi la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla presa di Spoleto. Il 2 luglio 1873 è promosso Capitano e il 24 marzo 1887 ottiene il grado di Maggiore. L’11 dicembre del 1892 è Tenente Colonnello nel 4° Reggimento Bersaglieri e il 2 luglio 1896 è promosso Colonnello comandante l’8° Reggimento Bersaglieri. Nel 1900 è in P.A., nel 1904 passa nella riserva e il 23 gennaio 1908 viene promosso Maggior Generale. Il 9 aprile 1914 gli viene infine assegnato il grado di Tenente Generale. Avanti con gli anni ed affaticato da una vita in guerra si ritirò a Gurone, all’epoca in provincia di Como ed oggi frazione di Malnate di Varese, ma qui il suo desiderio di riposo fu vanificato dalla stima della popolazione che lo volle ed acclamò suo sindaco, incarico che mantenne dal 1902 al 1920 circa, lavorando sodo per cercare di ammodernare il comune riuscendo a portare le condotte dell’acqua potabile, l’elettricità, i lavatoi pubblici, le scuole e così via. Trasportò, nell’amministrazione pubblica e civile, la stessa passione patriottica che aveva dimostrato sui campi di battaglia in gioventù. Una curiosità: quando, nel 1911, fu deciso di rimpatriare i resti mortali del generale Lamarmora e di Montevecchio, dalla Crimea ove ancora riposavano, la missione venne affidata proprio ad un bersagliere: lui. Secondo le ultime disposizioni, la missione che si recò in Crimea, era presieduta dal maggior generale Clemente Ravina e del colonnello dei bersaglieri cav. Angelo Dovara, dal cav. Negrotto, maggiore del 70° bersaglieri; dal colonnello cav. Alfonso Galli Della Loggia in rappresentanza della famiglia Lamarmora, del rag. Achille Alfieri, della Grande Italia, cassiere e segretario del Comitato. Ed anche qui operò con una passione così viva ed ardente che il re Vittorio Emanuele III, favorevolmente impressionato, gli concesse “motu proprio” le insegne di ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare   – Spoleto 1860

Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria   Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
    
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Arc. 2693: Bersaglieri: Caldellary Giovanni in montura festiva da Tenente Colonnello mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 ( Torino 1823 – Milano 1882 ). Ufficiale nel 1843, fu a San Martino nel 1859 dove ottenne la Croce dell’Ordine Militare di Savoia. Nel 1860 ebbe nelle campagne delle Marche e dell’Umbria la medaglia d’argento al valor militare e nella guerra della bassa Italia la promozione ad Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia. Colonnello nel 1866, comandò il 2° Reggimento Bersaglieri fino alla promozione a Maggior Generale avvenuta nel 1875. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
   1860
Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia
   1860
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Arc. 3178: Bersaglieri: Maggiore in montura festiva mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: Marzocchini – Livorno. 

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Arc. 787: Bersaglieri: Maggiore in montura festiva mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.

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Arc. 2912: Bersaglieri: Capitano in gran montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia formato 7,7 x 6,9 acquerellata a mano. Fotografo: Sconosciuto.

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Arc. 3212: Bersaglieri: Boetti Eugenio in montura festiva da Capitano mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 (Torino 24 gennaio 1831 – 18..). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 20 aprile 1846, uscì il 17 agosto 1851 Sottotenente nel 4° Reggimento Fanteria. Promosso Tenente nel 1853, fu trasferito nei Bersaglieri e nominato Capitano il 1° giugno 1861. Maggiore il 22 novembre 1871, con questo grado fu Addetto al Distretto di Forlì e poi al comando della fortezza di Civitavecchia. Nel 1881 venne collocato in Posizione Ausiliaria. fotografia CDV. Fotografo: Marzocchini – Livorno. 

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Arc. 424: Bersaglieri: Capitano in montura festiva mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: P. Fiorentini.

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Arc. 716: Bersaglieri: Tenente in montura festiva  mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: G. Calvi – Parma.

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Arc. 800: Bersaglieri: Tenente in montura festiva mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia formato 7 x 11,5  acquerellata a mano. Fotografo: Sconosciuto.

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Arc. 2851: Bersaglieri: Tenente del 25° Battaglione in montura festiva. Fotografia CDV. Fotografo: J. Rottmayer – Vienna.

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Arc. 790: Bersaglieri: Brusati marchese Ugo in montura festiva da Sottotenente mod. 06/03/1856 – 02/04/1871 (Monza 1847 -). Sottotenente nel 1866, entrò a far parte del Corpo di Stato Maggiore quale insegnante nella Scuola di Guerra. Fu quindi Addetto Militare presso la Reale Ambasciata di Vienna, comandante del 71° Reggimento Fanteria e capo di Stato Maggiore dell’ XI corpo d’armata. Si distinse quale comandante di un reggimento di Fanteria durante la campagna d’Africa del 1895-96 meritandosi la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia nella battaglia di Adua. Promosso Maggior Generale (1897), fu nominato comandante della Brigata Friuli e quindi (1898) primo Aiutante di Campo di S.A.R. il principe di Napoli. Nel 1900 divenne Aiutante di Campo di S.M. Raggiunto il grado di Tenente Generale (1902) fu elevato alla carica di Primo Aiutante di Campo generale di S.M il Re. Partecipò con tale carica alla guerra nel 1915-16-17 e collocato in posizione ausiliaria per età (1917) raggiunse il grado di Generale d’Armata. Andò a riposo nel 1925. Nel 1912 era stato nominato Senatore.

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia
   1° marzo 1896
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Arc. 961: Bersaglieri: Sottotenente in montura festiva mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Gregori – Piacenza.

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Arc. 838: Bersaglieri: Giacomo Antonio Innocente Pagliari in piccola montura da Capitano (Persico, 15 gennaio 1822 – Roma, 20 settembre 1870). Nacque a Persico (CR) il 15 gennaio 1822, figlio primogenito di Ignazio, agricoltore fittavolo, e di Maria Caraffini. Giovanissimo si trasferì con la famiglia, dapprima a Olza e poi alla cascina Quarti Palazzo, sita nel comune di Gerre del Pesce. Frequentò le scuole elementari, e poi, a causa delle condizioni economiche della famiglia, iniziò a lavorare come agricoltore. Arruolato nell’Esercito imperiale austriaco in virtù della legge sulla circoscrizione, divenne caporale del 23º Reggimento di linea “Ceccopieri”, di stanza a Cremona, ma nel marzo 1848, allo scoppio dei primi moti rivoluzionari nella Lombardia, presi accordi col Governo Provvisorio cremonese, uscì dal quartiere San Domenico e, insieme al Reggimento, defezionò entrando nella Legione Volontari Lombardi. Con decreto del 20 maggio, varato dal Ministero della Guerra di Milano, con il grado di Sottotenente fu assegnato al 1º Reggimento di linea lombardo, e poi al battaglione bersaglieri tridentini. Durante la campagna del 1848 si distinse nella battaglia di Goito, e in quella del 1849 fu nuovamente in azione. Nel maggio dello stesso anno entrò in servizio permanente effettivo nell’Armata sarda, assegnato al Corpo dei bersaglieri col grado di Tenente. A seguito del corpo di spedizione partì per combattere nella guerra di Crimea, e nell’agosto 1855 prese parte alla battaglia della Cernaia, distinguendosi nell’azione della torre di Malakoff. Per questa azione fu decorato con la Medaglia commemorativa del Sultano e della Regina Vittoria d’Inghilterra. Il Re Vittorio Emanuele II gli concesse invece la menzione onorevole. Promosso Luogotenente nel corso del 1858, con lo scoppio della seconda guerra d’indipendenza combatté a Palestro e poi a San Martino, ottenendo altri riconoscimenti da parte dei Governi francese e sardo. Promosso Capitano nel dicembre 1859, ricevette il 26 marzo 1861 la Medaglia commemorativa da Napoleone III. Il 29 luglio 1865 fu insignito della Croce di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro il 29 luglio 1865. Dopo la costituzione del Regno d’Italia prese parte alle operazioni militari per la repressione del brigantaggio, ricevendo altra menzione onorevole nel 1869. Nel 1866, avendo avuto il comando di un Battaglione del 5º Reggimento bersaglieri, si distinse nuovamente nella terza guerra d’indipendenza, comandando i suoi bersaglieri in durissimi assalti. Inquadrato nel Corpo d’armata del generale Enrico Cialdini combatté a Custoza. Il 15 luglio 1868 fu elevato al grado di Maggiore, e insignito della Croce di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Nel 1870 prese parte all’invasione dello Stato Pontificio, culminata con l’attacco alla città di Roma. Il 20 settembre partì all’attacco contro Porta Pia al comando del 34º Battaglione Bersaglieri, allora inquadrato nell’11ª Divisione (Enrico Cosenz) del IV Corpo d’armata (Generale Raffaele Cadorna). Cadde in combattimento in quello stesso giorno, e con Regio Decreto dell’11 dicembre 1870 il Ministero della guerra del Regno d’Italia gli conferì, postuma, la Medaglia d’oro al valor militare. L’arciprete di Stagno Lombardo, don Remo Caraffini, che scrisse alcuni volumi di storia locale depositati presso l’Archivio parrocchiale, ricostruisce la vicenda sulla base della stampa dell’epoca e della letteratura successiva, sottolineando che: “Il Maggiore Pagliari non cadde colpito dal piombo mercenario zuavo”. Su un articolo ripubblicato sul Corriere Cremonese del 1 ottobre 1870 ed apparso originariamente su La Lombardia, riportava le parole di un testimone: “Trovai il cadavere del Maggiore Pagliari Giacomo di Cremona, del 34° Bersaglieri, il quale fu ucciso proprio sotto la breccia a mano destra entrando, mentre gridava al suo battaglione di cessare il fuoco. Egli aveva veduto la bandiera bianca degli zuavi, ma siccome aveva mandato per altra incombenza il trombettiere che era con lui, e la sua voce non veniva udita dai soldati più inoltrati, si era portato fin proprio presso questi perchè lo udissero. E là ricevette la scarica che lo uccise all’istante squarciandogli il petto. Questo l’ho raccolto da un bersagliere ferito del 34° Battaglione giacente in un fienile, tutto coperto di mosche e spettacolo di curiosi. Questa scena mi rattristò, corsi a prendere un lenzuolo e lo copersi”. Dalla ricostruzione non appare dunque chiaro chi effettivamente abbia sparato a Pagliari. Caraffini osserva che egli era volto verso gli italiani che incalzavano per entrare, non dunque agli zuavi ai quali volgeva la schiena; e n’ebbe squarciato il petto”. Il funerale con gli onori militari si tenne a Roma, alla presenza dei generali Cosenz e Corte, e di gran parte delle Stato maggiore della 11ª Divisione, avvenne senza rito religioso e la salma fu sepolta nel cimitero di San Lorenzo. In seguito fu riesumata e traslata in quello di Stagno Lombardo il 6 novembre 1870, tumulata nella Cappella di famiglia. Nel 1932 gli fu intitolata, su iniziativa del podestà Carlo Barberis, una via del paese. Una via della Capitale porta il suo nome, mentre il suo busto marmoreo è esposto sulla Passeggiata del Gianicolo. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli – Firenze – Livorno. Foto scattata durante la guerra del brigantaggio nell’Italia meridionale. 

Onorificenze

Onorificenze italiane

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria   Medaglia d’oro al valor militare alla memoria
 «Per aver con intelligenza e ammirabile slancio condotto il proprio battaglione all’attacco della breccia di porta Pia, rimanendo a pochi passi da essa mortalmente ferito. Roma, 20 settembre 1870
Regio Decreto 11 dicembre 1870
Medaglia di Bronzo al Valor Militare (2) (per conversione postuma delle due Menzioni Onorevoli al Valor Militare) - nastrino per uniforme ordinaria   Medaglia di Bronzo al Valor Militare (2) (per conversione postuma delle due Menzioni Onorevoli al Valor Militare)
  
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria   Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
    28 luglio 1865
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria   Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia
    15 luglio 1868
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia con barrette 1848, 1849, 1855-56, 1859, 1860-61, 1866, 1867, 1870 - nastrino per uniforme ordinaria   Medaglia commemorativa dell’Unità d’Italia con barrette 1848, 1849, 1855-56, 1859, 1860-61,         1866, 1867, 1870
    1º maggio 1865
Medaglia di bronzo ai Benemeriti della Liberazione di Roma 1849-1870 - nastrino per uniforme ordinaria   Medaglia di bronzo ai Benemeriti della Liberazione di Roma 1849-1870
    1º luglio 1901

Onorificenze estere

Médaille commémorative de la campagne d'Italie 1859 (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria   Médaille commémorative de la campagne d’Italie 1859 (Francia)
  
Medaglia britannica di Crimea (Gran Bretagna) - nastrino per uniforme ordinaria   Medaglia britannica di Crimea (Gran Bretagna)
  
Medaglia turca di Crimea (Impero ottomano) - nastrino per uniforme ordinaria   Medaglia turca di Crimea (Impero ottomano)
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Arc. 1239: Bersaglieri: Tenente in piccola montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: A. Ogheri – Brescia.

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Arc. 962: Bersaglieri: Sottotenente in piccola montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: G. Chiariotti – Benevento.

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Arc. 561: Bersaglieri: Sottotenente in piccola montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: A. Gambinafici – Catania.

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Arc. 2859: Bersaglieri: Calderai Ferdinando in piccola montura da Capitano del 17° Battaglione mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.

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Arc. 2874: Bersaglieri: Ufficiali dei Bersaglieri e di Cavalleria in piccola montura. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 

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Arc. 1646: Bersaglieri: Tenente in piccola montura mod. 06/03/1856 – 02/04/1871. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Bernieri – Torino.

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Arc. 2491: Bersaglieri: Giusiana nobile Ernesto Gaetano ( San Rocco di Cuneo 1827 – Torino 1901 ) in piccola montura fuori ordinanza con spencer da Maggiore comandante del 4° Battaglione Bersaglieri durante la campagna del brigantaggio. Sottotenente di Fanteria nel 1848, partecipò alle due prime guerre di indipendenza meritando la medaglia d’argento al valor militare a Novara (1849). Fu quindi in Crimea e poco dopo passò nel corpo di Stato Maggiore e alla Madonna della Scoperta (1859) ebbe una seconda medaglia d’argento. Passato nei Bersaglieri nel 1861, comandò il 4° Battaglione contro i briganti e fu decorato della Croce mauriziana e della menzione onorevole. Sempre con il 4° Battaglione combatté nel 1866 e a Villafranca si meritò l’Ordine Militare di Savoia. Al comando dell’8° Reggimento Fanteria entrò fra i primi in Roma (1870) e ne divenne Colonnello nel 1872. Maggior Generale nel 1880, comandò la Brigata Livorno. Tenente Generale nel 1886, ebbe il comando della Divisione Catanzaro e nel 1887 fu messo a riposo. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
   Novara 1849
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d’argento al valor militare
   Madonna della Scoperta (1859)
Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria  Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia
   Villafranca (1866)
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
  
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Arc. 1061: Bersaglieri: Sottotenente in piccola montura fuori ordinanza usata durante la campagna del brigantaggio. Fotografia CDV. Fotografo: Fotografia Pompeiana – Napoli. Datata 11 novembre 1866. 

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Arc. 2236: Bersaglieri: Sottotenente in piccola montura fuori ordinanza usata durante la campagna del brigantaggio. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Guerra del brigantaggio. Al retro ” Dezzani Carlo”.

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Arc. 1004: Bersaglieri: Sottotenente in piccola montura con cappotto. Fotografia CDV. Fotografo: A. Pietrobon e C. – Torino.

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Arc. 2694: Bersaglieri: Sottotenente in piccola montura con cappotto. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli.

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