CACCIATORI DELLE ALPI
Arc. 2870: Cacciatori delle Alpi: Tenente e volontari in montura di via. Fotografia formato 11,1 x 8,4. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1859.
Arc. 2943: Cacciatori delle Alpi: Carlo Bicetti in montura di via da Sergente dei Cacciatori delle Alpi. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 1859.
Arc. 2879: Cacciatori delle Alpi: Sergente in piccola montura con cappotto. A sinistra un Allievo scelto della Scuola Militare di fanteria e Cavalleria di Modena, a destra Capitano del 41° Reggimento Fanteria, Brigata Modena in piccola montura con cappotto. Fotografia CDV. Fotografo: P. Fiorentini Bologna – Modena.
Arc. 2943: Cacciatori delle Alpi: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Borri – Milano. 1859
Arc. 2944: Cacciatori delle Alpi: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 1859.
Arc. 2999: Peroglio Celestino in abiti orientali (Palestro 1824 – Bologna 1909). Patriota garibaldino partecipò alla campagna contro l’Austria del 1859 e nell’ottobre dello stesso anno fu, con altri sette massoni tra i quali Filippo Delpino e Livio Zambeccari, uno dei fondatori della loggia torinese “Ausonia”, costituitasi poi nel nuovo “Grande Oriente d’Italia” (dicembre 1859). Fu Gran Maestro del GOI dal 6 agosto 1863 al 24 maggio 1864, succedendo a Filippo Cordova. Docente di storia e geografia, Peroglio fu uno tra i fondatori insieme ad alcuni professori tra cui Esdra Pontremoli, della prima scuola tecnica italiana a Vercelli (1854), denominata in seguito “Istituto tecnico Cavour”. A Torino fondò il “Circolo geografico italiano”, il quale era un circolo privato le cui finalità erano divulgative e tese a promuovere le esplorazioni geografiche. Insegnò in seguito in diverse università italiane, tra le quali quella di Bologna, città nella quale morì nel 1909. Fotografia formato 12,4 x 8. Fotografo: R. Peli – Bologna.
GUIDE A CAVALLO DI GARIBALDI
Arc. 1790: Guide a Cavallo di Garibaldi: Bianchi Augusto in gran montura da Sergente del 1° Squadrone. Figlio di Carlo e Luigia Carabelli nacque a Gorgonzola (MI) il 5 settembre 1838. Si arruolò con il cavallo nello squadrone Guide. Partecipò alla battaglia di Bezzecca e fu pomosso Sergente. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossi – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2903: Guide a Cavallo di Garibaldi: Sergente del 1° Squadrone in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2703: Guide a Cavallo di Garibaldi: De Strove Alessandro in gran montura. Figlio di Gustavo e Alessandrina nacque a Bergamo il 22 settembre 1840. Si arruolò con cavallo nel 1° Squadrone delle Guide e in seguito fu promosso Caporale. Partecipò alla battaglia di Bezzecca. Fotografia CDV. Fotografo: Capitanio – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2123: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossi – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2404: Guide a Cavallo di Garibaldi: Croce Francesco in gran montura da Guida del 1° Squadrone. Figlio di Tomaso e Geronima Dossari nacque a Genova il 13 febbraio 1843. Si arruolò nello squadrone Guide e partecipò alla battaglia di Bezzecca. Fotografia CDV. Fotografo: G. Gallino – Genova. Al retro “Francesco Croce 1866”. Campagna del 1866.
Arc. 391: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. B. Sciutto & C. – Genova. Campagna del 1866.
Arc. 2864: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: Duroni – Milano.
Arc. 2441: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: Schemboche – Torino. Campagna del 1866
Arc. 956: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: Pagliano – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 962: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: R. Ferretti – Ferrara. Campagna del 1866.
Arc. 405: Guide a Cavallo di Garibaldi: Cristani Enrico in gran montura da Guida del 1° Squadrone. Figlio di Vincenzo e Caterina Gasparini nacque a Parma il 18 ottobre 1831. Fotografia CDV. Fotografo: G. Isola – Parma. Partecipò alla battaglia di Bezzecca. Fotografia CDV. Fotografo: Isola – Parma. Campagna del 1866.
Arc. 2984: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. Bianchi – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2858: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossi – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2916: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: A. Duroni – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 993: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossi – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2115: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2877: Guide a Cavallo di Garibaldi: Olivieri Giacomo in montura di via da Guida del 1° Squadrone. Figlio di Emilio e Sofia Zambianchi nacque a Forlì il 15 maggio 1845. Si arruolò volontario nel 1866 presentandosi con il proprio cavallo bajo di nome Sultano. Alla Battaglia di Bezzecca ebbe morto il cavallo sotto ucciso da una bomba il 21 agosto 1866. Nel 1867 alla battaglia di Mentana fu ferito alla mano destra. Fotografia CDV. Fotografo: G. Allegri – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 3001: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: Angiolini & C. – Bologna. Campagna del 1866.
Arc. 2857: Guide a Cavallo di Garibaldi: Sergente del 2° Squadrone in piccola montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossi – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2843: Guide a Cavallo di Garibaldi: Sergente del 2° Squadrone in piccola montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. Gallino – Genova. Campagna del 1866.
Arc. 2768: Guide a Cavallo di Garibaldi: Boselli Ettore in piccola montura da Guida del 2° Squadrone. (San Colombano 23 marzo 1843 – San Colombano 1920). Figlio di Giuseppe e Rosa Bignanni si arruolò con cavallo nello squadrone Guide. Partecipò alla battaglia di Bezzecca. Fotografia CDV. Fotografo: G. Vescovi – Lodi. Campagna del 1866.
Arc. 2847: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 2° Squadrone in piccola montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. Allegri – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 2399: Guide a Cavallo di Garibaldi: Croce Francesco in piccola montura da Guida. Figlio di Tomaso e Geronima Dossari nacque a Genova il 13 febbraio 1843. Si arruolò nel 2° Squadone Guide e partecipò alla battaglia di Bezzecca. Fotografia CDV. Fotografo: G. Allegri – Brescia. Campagna del 1866. Al retro “Croce Francesco”. Campagna del 1866.
Arc. 2412: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite in piccola montura. Fotografia CDV. Fotografo: Paladini – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2208: Guide a Cavallo di Garibaldi: Milite del 1° Squadrone in piccola montura estiva. Fotografia CDV. Fotografo: G. Bianchi – Monza. Campagna del 1866.
ESECITO MERIDIONALE
CARABINIERI GENOVESI
Arc. 835: Carabinieri Genovesi: Carabiniere in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli. Foto scattata a Napoli durante l’impresa dei Mille. Campagna del 1860.
Arc. 2857: Carabinieri Genovesi: Carabiniere in gran montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. Orbolgi – Genova. Campagna del 1860.
Arc. 2979: Esercito Meridionale: Furiere in piccola montura. Fotografia CDV. Fotografo: Deroche & Heyland – Milano. Campagna del 1860.
Arc. 388: Esercito Meridionale: Jules Van Imshoot ( 1821 – 1884 ) in montura di via. Pittore belga seguì Garibaldi nella campagna Meridionale. Fotografia CDV. Fotografo: Meyer Pierson & Mulnier – Bruxelles. Campagna del 1860.
Arc. 2978: Esercito Meridionale: Cavalli Luigi in gran montura ( San Nazario 7 aprile 1839 – Vicenza 17 novembre 1924). Figlio illegittimo del conte vicentino Francesco Arrigoni e della popolana breganzese Lucia Pedon, alla nascita viene spedito al Pio luogo degli esposti di Bassano. La protezione del padrino, Gaetano Costantini (che assume Lucia Pedon come sua domestica), e qualche scrupolo di coscienza del conte Arrigoni gli consentono di svolgere regolarmente i suoi studi, seguendo l’iter formativo tipico di un rampollo dell’aristocrazia (collegi, precettori privati, ginnasio, liceo, università). Cavalli si rivela un alunno modello, ma risente della mancanza del padre, verso il quale nutre sentimenti contrastanti di amore e rabbia, che sfociano in una dura lettera contro il conte che accetterà di incontrarlo nel 1862. Luigi ha appena 20 anni quando, nell’aprile 1859, fugge clandestinamente dal Veneto per partecipare alle guerre di indipendenza nazionale. Nel maggio 1860 si imbarca a Quarto con i Mille di Garibaldi e veste la camicia rossa nel 2° Battaglione del 1° Reggimento della 2^ Brigata Eber della 15^ Divisione Türr. Partecipa anche alla guerra di liberazione del Veneto (1866) e nella campagna dell’Agro romano (1867). Rientrato a Vicenza dopo vari anni di esilio trascorsi a Pavia (dove si laurea in Legge) e a Milano, entra a far parte del Consiglio comunale e di quello provinciale e nel corso degli anni diventa membro e presidente di numerose associazioni, partecipando attivamente alla vita amministrativa locale. È infatti presidente della Società dei Reduci garibaldini, vicepresidente della Società Veneta dei Mille, consigliere della Banca Popolare, segretario e poi presidente del Comitato di vigilanza del Monte di Pietà, presidente della Società ginnastica, membro della Commissione amministratrice dell’Asilo Salvi, membro della Commissione sanitaria municipale, uno dei soci fondatori del CAI di Vicenza, fondatore della sezione vicentina del CNGEI, membro della Deputazione della Biblioteca Bertoliana e poi presidente della stessa. L’esperienza conseguita in ambito cittadino è una sorta di trampolino di lancio verso la politica nazionale, alla quale partecipa come deputato a partire dal 1883 e come senatore a partire dal 1901, rimanendo sempre legato agli ideali democratici e alla tradizione garibaldina. Cavalli fu un protagonista attivo dei suoi tempi e intrattenne legami con Giuseppe Garibaldi, Benedetto Cairoli, Alberto Mario, Giovanni Giolitti, Giuseppe Zanardelli e Gabriele D’Annunzio (che nel 1915 lo definisce “grandissimo animo in piccolo corpo”). Senza contare i suoi contatti con i concittadini Fedele Lampertico, Paolo Lioy, Antonio Fogazzaro, Giuseppe Bacco, Riccardo Dalle Mole, Antonio Brunialti, Gaetano Marzotto, Guardino Colleoni, Tito Buy, per citarne solo alcuni. Fotografia CDV. Fotografo: Manzoni – Milano.
Arc. 3207: Cavallotti Felice Carlo Emanuele(Milano, 6 ottobre 1842 – Roma, 6 marzo 1898). Figlio di Francesco, originario di Venezia, trasferitosi a Milano per ragioni di lavoro e di Vittoria Gaudi, milanese. Dopo un periodo giovanile nel quale simpatizzava per l’azione moderata di Cavour, si convertì alle idee più democratiche e repubblicane di Mazzini (pur non apprezzandone troppo il “dogmatismo” politico), Pisacane e Cattaneo, oltre che, naturalmente, di Garibaldi. Abbandonata la famiglia a diciotto anni per unirsi alla seconda fase della Spedizione dei Mille, Felice Cavallotti combatté con i Garibaldini nel 1860 come volontario nel 1° Reggimento della Brigata Simonetta 17^ Divisione Medici, e nel 1866 in Valtellina e in Trentino, ove prese parte alla Terza Guerra d’Indipendenza come Caporale nella 1^ Compagnia del 1° Battaglione 4º Reggimento comandato dal colonnello Giovanni Cadolini del Corpo Volontari Italiani. Si distinse per valore nella battaglia di Vezza d’Oglio. Nel 1867 fu di nuovo al fianco di Garibaldi nella Roma pontificia, durante la fallita insurrezione che vide di nuovo l’intervento delle truppe francesi in aiuto di Pio IX nella battaglia di Mentana. In questo periodo maturò anche il suo anticlericalismo. Come scrittore Cavallotti commentò le azioni dei Garibaldini per il giornale milanese L’Unione e per il napoletano L’Indipendente di Alexandre Dumas padre; tra il 1866 e il 1872 scrisse satire anti-monarchiche per la Gazzetta di Milano e per il Gazzettino Rosa, giornale vicino alla Scapigliatura. Nel 1867 scrisse una dura e sarcastica poesia, l’ode Le auguste nozze, con ironica dedica a Giovanni Prati, poeta romantico monarchico, in cui prendeva di mira il futuro Umberto I e la neo-sposa Margherita di Savoia, celebrati dal Prati (che pure Cavallotti rispettava per l’onestà e la coerenza). Per la nascita di Vittorio Emanuele III nel 1869, compose invece Il parto e L’amnistia, pubblicato su Il democratico, che gli valse l’arresto per breve tempo per vilipendio al Capo dello Stato, prima di venire quasi subito prosciolto. Nel 1873, all’età di 31 anni, Felice Cavallotti fu eletto per la prima volta al Parlamento come deputato di Corteolona. Molto attivo contro gli ultimi governi della Destra storica, Cavallotti fu scettico anche a proposito della Sinistra, che salì al potere nel 1876, e si tenne all’opposizione, denunciandone il trasformismo negli anni di Agostino Depretis. Nel 1883, fu, con Andrea Costa, Aurelio Saffi e Giovanni Bovio, tra i promotori del Fascio democratico, per promuovere un’alleanza tra i sindaci della Sinistra. Nella seduta parlamentare dell’11 dicembre 1884, il deputato Felice Cavallotti difese vivacemente il collega di partito Luigi Castellazzo accusato ingiustamente da Giuseppe Finzi come il responsabile della condanna a morte dei martiri di Belfiore del 1852. Nei congressi di Roma del novembre 1872 e del 13 maggio 1890, Cavallotti e Bertani diedero vita all’Estrema sinistra storica, i cui punti programmatici erano completa separazione tra Stato e Chiesa, decentralismo e federalismo europeo, opposizione al nazionalismo, all’imperialismo e al colonialismo, indipendenza della magistratura dal potere politico, abolizione della pena di morte, tassazione progressiva, istruzione gratuita e obbligatoria, emancipazione e sostegno sociale dei lavoratori, diritti della donna e riduzione del servizio di leva. Nel 1890 aveva chiamato a congresso quasi 500 associazioni radicali e democratiche provenienti da ogni parte della penisola: con il secondo Patto di Roma gettò le basi per un partito moderno e organizzato, del quale stese il manifesto programmatico. Felice Cavallotti morì il 6 marzo 1898, ucciso in duello dal conte Ferruccio Macola, direttore del giornale conservatore Gazzetta di Venezia, che lo aveva sfidato in seguito ad un diverbio. Il radicale aveva tacciato di mentitore il conte, responsabile di avere pubblicato una notizia non verificata relativa a una querela che egli aveva ricevuto come deputato. Cavallotti propose il duello e Macola, più giovane di vent’anni, accettò, rilanciando la sfida e proponendo l’uso del guanto e delle sciabole affilate come armi. I padrini di Cavallotti furono i deputati Camillo Tassi e Achille Bizzoni ed era accompagnato dal medico Vincenzo Montenovesi. Quest’ultimo duello – che come tutti quelli combattuti dal vecchio garibaldino non doveva essere all’ultimo sangue – di Felice Cavallotti ebbe luogo a Roma, presso Porta Maggiore, in un giardino nella villa della contessa Cellere, nel primo pomeriggio. Dopo pochi minuti, al terzo attacco, Felice Cavallotti venne ferito gravemente, raggiunto alla bocca dalla sciabola dell’avversario, che gli trafisse contemporaneamente la carotide e il palato. Cavallotti perse quasi subito conoscenza, per il dissanguamento, e, portato all’interno della villa e soccorso, morì pochi minuti dopo soffocato dal sangue, alle ore 15:30. Benché i duelli fossero ufficialmente proibiti, venivano tollerati tranne in caso di morte di un duellante nel quale venivano considerati omicidi e perciò, con le attenuanti dell’onore, passibili di condanna fino a 5 anni di carcere. Il Macola fu quindi condannato dalla Corte d’Assise di Roma il 21 ottobre 1898 a 13 mesi di reclusione, mentre i padrini furono pienamente assolti. Ferruccio Macola, a seguito della vicenda, venne emarginato dalla vita politica e sociale, e anni dopo, nel 1910, si suicidò. Con la morte di Cavallotti, gli elementi dell’Estrema sinistra storica in Italia persero un esponente importante, e la Casa di Savoia un instancabile oppositore: due mesi dopo, priva della sua guida carismatica, la sinistra democratica non poté efficacemente opporsi alla svolta repressiva e poliziesca del governo, culminata nella strage dei moti di Milano da parte del generale conservatore Fiorenzo Bava Beccaris. Nel 1900 lo scontro sociale e politico vide il suo atto più clamoroso nella morte del re Umberto I da parte dell’anarchico Gaetano Bresci. I radicali furono quindi guidati per un certo periodo da Ettore Sacchi, successore di Cavallotti. Subito dopo la morte di Cavallotti, per larga parte dell’opinione pubblica, Francesco Crispi, sebbene non più Primo ministro e ormai in completo declino politico, dopo la sconfitta di Adua e l’obbligato ritiro a vita privata, apparve come il vero responsabile del duello e il mandante morale dell’uccisione del politico radicale. Tuttavia non esistono prove reali sul fatto che Crispi avesse favorito o addirittura voluto l’omicidio di Cavallotti. Per la morte di Felice Cavallotti, anche Giosuè Carducci pronunciò un discorso funebre pieno di passione all’Università di Bologna. Un corteo di tre chilometri ne accompagnò il feretro fino al cimitero di Dagnente (oggi frazione di Arona), sul Lago Maggiore, dove venne sepolto. Il socialista Filippo Turati lo commemorò con un discorso al cimitero di Milano, dove la bara si fermò durante il viaggio da Roma a Dagnente, per ricevere gli onori della sua città natale: «Caro Felice, recliniamo oggi sulla tua bara la nostra rossa bandiera, del colore che pure tu amavi, sapendo che la sua ombra non ti sarà molesta». Fotografia formato gabinetto. Fotografo: M. Tollini – Pavia.
Arc. 2978: Esercito Meridionale: Giovanni Rustici (Corniglio, 2 febbraio 1823 – Russia, agosto-dicembre 1863). Dopo essersi laureato in legge all’Università di Parma esercitò per qualche anno l’avvocatura. Quando Carlo Alberto di Savoia chiamò gli italiani a combattere per liberare l’Italia dagli austriaci si arruolò volontario e in aprile del 1848 si aggregò alla colonna parmense per raggiungere Valeggio, dove era stanziato il quartier generale piemontese. Il suo battesimo del fuoco avvenne il 28 aprile e due giorni dopo prese parte alla battaglia di Pastrengo, meritandosi una citazione all’ordine del giorno per aver fatto prigionieri con altri soldati cinquanta austriaci. Il 28 luglio, sull’altopiano di Sona nei pressi di Verona, durante un violento attacco austriaco rimase ferito alla mano sinistra. Fu soccorso e portato a Peschiera del Garda, da dove raggiunse poi Novara. Scelse di rimanere in esilio nello Stato piemontese e nel 1851 andò a vivere in Sardegna, guadagnandosi da vivere con lavori saltuari. Quando seppe che in Polonia erano iniziati dei moti rivoluzionari, partì da Cagliari e raggiunse Istanbul, da dove si diresse verso lo stato polacco. Si fermò per qualche tempo a Varna in Bulgaria, dove lavorò come garzone di stalla per racimolare un po’ di denaro. I moti polacchi non ebbero seguito e decise di tornare a Istanbul. Fece il garzone di cucina in una bettola di Beyoğlu (nei pressi di Istanbul) poi aprì una drogheria che però non ebbe fortuna. Decise allora di rientrare in Italia. Sbarcato a Genova nel 1855, ebbe notizia che sui monti del parmense era scoppiata un’epidemia di colera e non esitò ad accorrervi, prestando il suo aiuto con grande generosità. Quando riprese la seconda guerra di indipendenza, nel 1859 ripartì come volontario. Il 15 aprile si arruolò nella 21ª Compagnia dei Cacciatori delle Alpi. Al seguito di Garibaldi partecipò alla battaglia di Varese, dove venne colpito a un polpaccio da una fucilata. Scrisse a un amico: – “per darti un’idea del fuoco che abbiamo sostenuto ti basti sapere che i nostri cappotti sono quasi tutti traversati da palle, e che il mio conta quattro buchi”. Seppur convalescente, seguì Garibaldi in Sicilia, risalendo poi la penisola. Nella battaglia del Volturno fu in prima linea con la 21ª Compagnia comandata da Nino Bixio. Gli uomini di Bixio si batterono sulle postazioni di Maddaloni. Rustici fu ferito sotto un’ascella da un colpo di baionetta e perdette molto sangue. Terminata l’impresa garibaldina tornò a Corniglio. Nel marzo 1863 venne a conoscenza che i polacchi erano di nuovo insorti contro lo zar Alessandro II. Lasciò Corniglio per aggregarsi ad un gruppo di volontari in partenza verso la Polonia, quasi tutti bergamaschi, comandati da Francesco Nullo. Durante uno scontro in Galizia, Nullo cadde in un’imboscata e morì combattendo come molti dei suoi, mentre Rustici e altri furono fatti prigionieri e deportati in Russia. Di lui non si seppe più nulla, ma si presume sia morto tra agosto e dicembre di quell’anno. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.
Arc. 2984: Esercito Meridionale: Terrighi Pietro. Arruolato come volontario nel 3° Reggimento Langè della 2^ Brigata De Milbitz della 16^ Divisione Cosenz partecipò alla campagna del 1860 con Garibaldi. Il 7 luglio 1860 venne segnalato come assentato e il 18 luglio venne registrato come disertore. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1860.
Arc. 2971: Esercito Meridionale: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1860.
Arc. 721: Esercito Meridionale: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli. Campagna del 1860. Acquerellata a mano.
Arc. 1057: Esercito Meridionale: Pagano Nicola della 1^ Compagnia del Battaglione Cacciatori dell’Irno. Fotografia CDV. Fotografo: Disderi & C.ie – Parigi.
BERSAGLIERI GENOVESI E BERSAGLIERI MILANESI
Arc. 2872: Bersaglieri Genovesi: Zandomeneghi Federico in montura di via da Caporale della 4^ Compagnia del 1° Reggimento Bersaglieri Genovesi. Partecipò alla Campagna del 1866 e il 16 luglio rimase prigioniero di guerra nella ritirata di Monte Magno. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2114: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Genovesi in montura festiva. Fotografia CDV. Fotografo: Colombo – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2412: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Sciutto – Genova. Campagna del 1866.
Arc. 208: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G.B. Sciutto – Genova. Campagna del 1866.
Arc. 387: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Botta – Como. Campagna del 1866.
Arc. 2864: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. B. Sciutto & C: – Genova.
Arc. 3153: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Reggimento Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 1111: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Reggimento Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2867: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Reggimento Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G.B. Sciutto & C. – Genova. Campagna del 1866.
Arc. 2407: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: B. Brusco – Genova. Campagna del 1866.
Arc. 3153: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Capitanio – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2125: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Genovesi in montura di via con mantella. Fotografia CDV. Fotografo: Chiappella – Torino. Campagna del 1866.
Arc. 2118: Bersaglieri Genovesi: Bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Genovesi in montura di via. Fotografia formato gabinetto (copia d’epoca). Fotografo: G. Catalano – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2867: Bersaglieri Milanesi: Sergente del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossetti – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2404: Bersaglieri Milanesi: Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura festiva. Fotografia CDV. Fotografo: G. Barbetti & C. – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2406. Bersaglieri Milanesi: Martinelli Luigi in montura festiva da Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi 1^ Compagnia. Fotografia CDV. Fotografo: G. Barbetti & C. – Milano. Al retro “Martinelli Luigi. Fece la campagna del 1859 e del 1866. Fu poi a Mentana. Tanto nel 1866 quanto a Mentana rimase ferito”. Campagna del 1866.
Arc. 2413: Bersaglieri Milanesi: Adamoli Giulio in montura di via da Bersagliere del 2° Reggimento Bersaglieri Milanesi (Besozzo, 29 febbraio 1840 – Il Cairo, 25 dicembre 1926). Nel 1857 si iscrisse alla facoltà di matematica dell’Università di Pavia, e in quegli anni nacque l’amicizia con Benedetto Cairoli. Partecipò alla Seconda guerra di indipendenza italiana del 1859 come volontario nel 1º Reggimento “Granatieri di Sardegna” con i quali combatté, a Madonna della Scoperta, nel corso della Battaglia di San Martino. Sottotenente, nel gennaio 1860 rassegnò le dimissioni dall’esercito raggiungendo nel maggio Giuseppe Garibaldi in Sicilia, con la spedizione organizzata da Agostino Bertani e guidata da Carmelo Agnetta; fece tutta la campagna, distinguendosi negli scontri di San Leucio e Sant’Angelo. Finita la spedizione si dedicò all’ingegneria, entrando nell’impresa costruttrice della ferrovia Milano-Pavia. Ma nel 1862 fu di nuovo con Garibaldi ad Aspromonte e nel 1866, col II Battaglione dei bersaglieri milanesi, combatté a Vezza d’Oglio, guadagnando una medaglia d’argento. Appena finito il conflitto, compì un breve viaggio politico negli Stati Uniti con le lettere di presentazione di Giuseppe Mazzini e di Garibaldi. Nel settembre 1867 fu a Ginevra con Garibaldi al congresso della pace; e, nello stesso anno, partecipò alla battaglia di Mentana. Dal giugno 1869 all’ottobre 1870 compì un viaggio nelle steppe dei Kirghisi e nel Turkestan, per studiare i sistemi di allevamento del baco da seta. Nel 1876 si recò in Marocco, sotto gli auspici della Società geografica italiana, per lo studio della situazione economica di quel paese e l’eventuale impianto di fattorie commerciali sulla costa atlantica. Eletto deputato nello stesso anno, fu sottosegretario agli Esteri nel Governo Crispi IV (dal 21 giugno 1894) e nominato senatore il 19 novembre 1898. Dal 1907, per un ventennio, fu commissario della Cassa del debito pubblico in Egitto, favorendo gli interessi della colonia italiana e compiendo viaggi lungo il Nilo e nel vicino Oriente. Si dedicò anche a studi di ingegneria portuale. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossi – Milano. Campagna del 1866.
Onorificenze
Medaglia d’Argento al valor militare Vezza D’Oglio – 1866
Grand’Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia
Arc. 2303: Bersaglieri Milanesi: Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: F. Gregori – Piacenza. Campagna del 1866.
Arc. 2872: Bersaglieri Milanesi: Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 1464: Bersaglieri Milanesi: Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Duroni – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2848: Bersaglieri Milanesi: Tamburini Francesco Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Nato a Bagnacavallo (RA) si arruolò volontario nei Bersaglieri Milanesi. Il 12 luglio 1866 fu promosso Furiere e trasferito allo Stato Maggiore della 4^ Compagnia del 1° Battaglione, 7° Reggimento Fotografia CDV. Fotografo: Capitanio – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2918: Bersaglieri Milanesi: Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 236: Bersaglieri Milanesi: Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Pagliano – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2913: Bersaglieri Milanesi: Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Allegri – Brescia. Campagna del 1866.
Arc 2402: Bersaglieri Milanesi: Bersagliere del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossetti – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 1464: Bersaglieri Milanesi: Bersaglieri del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossi – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2282: Bersaglieri Milanesi: Bersaglieri del 2° Battaglione Bersaglieri Milanesi in montura di via e in montura di via estiva (1° a destra). Fotografia CDV. Fotografo: Duroni – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2849: Bersaglieri Milanesi: Merli Francesco. Figlio di Giuseppe e Annunziata Strazzi nacque a Milano nel 1848. Arruolatosi nella 1^ Compagnia del 2° Battaglione dei Bersaglieri Milanesi a 18 anni, combatté nella campagna del 1866 contro l’Austria e il 4 luglio a Vezza fu ferito alla gamba destra. Ricoverato a Bergamo gli fu amputata la gamba destra. Il 7 aprile 1867 gli venne assegnata la pensione. Fotografia CDV. Fotografo: G. Barbetti & C. – Milano. Campagna del 1866.
CORPO VOLONTARI ITALIANI
Arc. 3140: Corpo Volontari Italiani: Sottufficiali in montura di via. Replica di foto formato 14,5 x 12. Fotografo: Conti – Ravenna. Campagna del 1866.
Arc. 2913: Corpo Volontari Italiani: Furiere del 7° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: V. Besso – Biella. Campagna del 1866.
Arc. Corpo Volontari Italiani: Furiere del 10° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866
Arc. 2815: Corpo Volontari Italiani: Ghezzi Giuseppe in montura di via da Sergente. Figlio di Donnino e Rosa Bonsanini nacque a Borgo San Donnino (PR) nel 1838. Si arruolò volontario e fu assegnato come Sergente alla 1^ Compagnia del 1° Battaglione 6° Reggimento; partecipò alla campagna del 1866. Fotografia CDV. Fotografo: F. Brunani – Borgo San Donnino. Campagna del 1866.
Arc. 2971: Corpo Volontari Italiani: Sergente del 1° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866
Arc. 2407: Corpo Volontari Italiani: Santini Luigi, Sergente della 20^ Compagnia dell’8° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 210: Corpo Volontari Italiani: Natalini Natale in montura di via da Sergente della 1^ Compagnia dell’8° Reggimento. Nato a Viterbo da Tommaso e Anna Smeraldi. Fotografia CDV. Fotografo: G. Trainini – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 2207: Corpo Volontari Italiani: Caporale Furiere del 9° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: A. Taramelli – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2879: Corpo Volontari Italiani: Caporale del 6° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Angiolini & C. – Bologna. Campagna del 1866.
Arc. 2413: Corpo Volontari Italiani: Caporale in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: B. Raimondi – Pavia. Campagna del 1866.
Arc. 2405: Corpo Volontari Italiani: Caporale del 7° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2411: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2923: Corpo Volontari Italiani: Decorales Mariano volontario del 6° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Barbetti e C. – Milano. In calce: “Decorales Mariano del treno volontari di Palermo”. Campagna del 1866.
Arc. 2916: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Allegri – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 1110: Corpo Volontari Italiani: Volontario dell’8 Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: A. Ogheri – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 2888: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 1° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.
Arc. 2980: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Capitanio – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2901: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Crotta – Gallarate. Campagna del 1866.
Arc. 2927: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 6° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Gallizioli e Fiori – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 2861: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 1° Reggimento in montura di via. Al centro Sottotenente dell’8° Reggimento Artiglieria e a destra Allievo della Scuola di Marina. Fotografia CDV. Fotografo: M. Lotze – Verona. Campagna del 1866.
Arc. 2941: Corpo volontari Italiani: Volontario dell’8° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Manzoni – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2982: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 10° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: M. Fontana – Vicenza. Campagna del 1866.
Arc. 2920: Corpo Volontari Italiani: Gigliucci Mario in montura di via. Figlio di Giovanni e Novello Clara, nacque a Fermo nel 1847. A diciannove anni si arruolò volontario nella guerra contro l’Austria nel 1866. Venne assegnato alla 2^ Compagnia del 1° Battaglione del 4° Reggimento. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 1109: Corpo Volontari Italiani: Volontario dell’ 8° Reggimento in tenuta di via. Fotografia CDV. Fotografo: F. Sidoli – Piacenza. Campagna del 1866.
Arc. 2907: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2917: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: L. Chamussy – Chambery. Campagna del 1866.
Arc. 2878: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 7° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2920: Corpo Volontari Italiani: Appignani L. in montura di via arruolato nel 3° Reggimento. Fotografia CDV. Fotografo: Paladini & C. – Milano. Datata Milano 27 agosto 1866.
Arc. 2909: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: E. Fidanza – Varese.
Arc. 2869: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 7° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Moschini – Forlì. Campagna del 1866.
Arc. 2902: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossetti – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 2927: Corpo Volontari Italiani: Giamminola Giacomo in montura di via. Figlio di Gottardo e Bonomi Antonia nacque a Como nel 1844. Si arruolò volontario nella 5^ Compagnia del 2° Battaglione del 1° Reggimento e partecipò alla guerra contro l’Austria del 1866. Fotografia CDV. Fotografo: Nessi – Como. Campagna del 1866.
Arc. 2917: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 1° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: A. Ogheri – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 2043: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Colombo – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2903: Corpo Volontari Italiani: Dessales D’Epinoix Raul in montura di via. Figlio di Carlo e Maria Emilia Falkner nacque a Trieste il 7 marzo 1848, si arruolò volontario nella 1^ Compagnia del 1° Battaglione del 6° Reggimento nella guerra contro l’Austria del 1866. Il 16 agosto venne trasferito allo Stato Maggiore. Fotografia CDV. Fotografo: R. Ferretti – Ferrara. Campagna del 1866.
Arc. 2767: Corpo Volontari Italiani: Zambelli Giuseppe in montura di via. Figlio di Stanislao e di Caterina Lucchi nacque a Crema. Volontario nella campagna del 1866 fu arruolato nella 5^ Compagnia – 2° Battaglione – 1° Reggimento. Fotografia CDV. Fotografo: E. Gemelli – Cremona. Campagna del 1866.
Arc. 2410: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Capitanio – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2411: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: P. Lombardi – Siena. Campagna del 1866.
Arc. 2840: Corpo Volontari Italiani: Verzé Alfeo in montura di via. Figlio di Odoardo e Peri Giuseppina nacque a Reggio Emilia nel 1847 e si arruolò come soldato a 19 anni, fu destinato all’8^ Compagnia del 2° Battaglione del 7° Reggimento. Fu congedato alla fine della campagna il 9 settembre 1866. Fotografia CDV. Fotografo: Ruspagiari e Bertani – Reggio Emilia. Campagna del 1866.
Arc. 2796: Corpo Volontari Italiani: Zervi Guglielmo in montura di via. Arruolato volontario fu assegnato alla Compagnia di Sussidio del Corpo Sanitario. Partecipò alla battaglia di Bezzecca. Fotografia CDV. Fotografo: A. Ogheri – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 2848: Corpo Volontari italiani: Lanza nobile Francesco in montura di via da volontario del 4° Reggimento. Fotografia CDV. Fotografo: B. Raimondi – Pavia. Campagna del 1866.
Arc. 2766: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 3175: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Paladini & C. – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2119: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Capitanio – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. Corpo Volontari Italiani: Marcellini Giuseppe in montura di via da Caporale. Figlio di Clemente e Giorgetti Luigia nacque a Serranquirico (AN) nel 1844. Si arruolò volontario a 22 anni per la campagna contro l’Austria del 1866 e fu assegnato alla 13^ Compagnia del 3° Battaglione del 9° Reggimento. Fotografia CDV. Fotografo: Colombo – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2410: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rizzardi – Crema. Campagna del 1866.
Arc. 2405: Corpo Volontari Italiani: Del Seno Giovanni Maria della 3^ Compagnia – 1° Battaglione – 6° Reggimento in montura di via ( 1847 – 1912). Si arruolò volontario dopo essere fuggito dal Convitto di Santa Caterina di Venezia su istigazione del padre Apollonio. Combatté durante la campagna del 1866 e fu ferito a Bezzecca sotto il comando del Colonnello Nicotera. Fu poi Dottore in Legge , avvocato e infine notaio. Visse a Tolmezzo dove morì nel 1912. Fotografia CDV. Fotografo: G. Rossi – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2402. Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: V. Pepi – Siena. Campagna del 1866.
Arc. 2043: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: P. Silvestrelli – Verona. Campagna del 1866.
Arc. 2875: Corpo Volontari Italiani: Romani Giuseppe della 13^ Compagnia, 3° Battaglione del 7° Reggimento in montura di via. Il 21 luglio cadde in combattimento. Fotografia CDV. Fotografo: F. Malusardi. – Parma. Campagna del 1866.
Arc. 2408: Corpo Volontari Italiani: Rossignoli Luigi della 15^ Compagnia – 4° Battaglione – 4° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Banchieri – Genova. Campagna del 1866.
Arc. 2197: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Zaccaria. Campagna del 1866.
Arc. 2123: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV acquerellata a mano. Fotografo: M. Falardi – Lecce. Campagna del 1866.
Arc. 2406: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 2° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Duroni – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2114: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Colombo – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2908: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Colombo – Bergamo.
Arc. 2197: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 6° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2906: Corpo Volontari Italiani: Zanacchi Alessandro in montura di via. Figlio di Stefano e Margherita Ballesta, nacque a Solarolo Rainerio (CR) nel 1848. Nella guerra contro l’Austria del 1866 si arruolò volontario come soldato e fu assegnato alla 1^ Compagnia del 1° Battaglione del 4° Reggimento. Fu ferito in combattimento. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2196: Corpo Volontari Italiani: Cocconi Fortunato in montura di via da Volontario. Figlio del fu Bedeli e di Secchi Luigia nacque a Reggio Emilia nel 1832. Il Cocconi partecipò alla campagna del 1860 nell’Esercito Meridionale e nella campagna del 1866 si arruolò volontario con il grado di Caporale nella 5^ Compagnia del 2° Battaglione del 1° Reggimento. Il 14 settembre 1866 venne promosso Furiere Maggiore Onorario. Al retro ” Fortunato Cocconi – agosto 1866. Fotografia CDV. Fotografo: Gallizioli e Fiori – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 2119: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: D. Dondi. Campagna del 1866.
Arc. 2852: Corpo Volontari Italiani: Zucchi Giuseppe in montura di via. Figlio di Giuseppe e Maria Bonetti, nacque a Fiorenzuola (PC), si arruolò volontario e fu destinato alla 13^ Compagnia dell’8° Reggimento. Fotografia CDV. Fotografo: F. Brunani- Borgo San Donnino.
Arc. 3175: Corpo Volontari Italiani: volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Pagliano – Milano. Campagna del 1866.
Arc. 2767: Corpo Volontari Italiani: Beduschi Ettore Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: E. Filippini – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2799: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Allegri – Brescia. Campagna del 1866.
Arc. 2408: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 1° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: G. Bianchi – Monza. Campagna del 1866.
Arc. 2876: Corpo Volontari Italiani: Corradi Erasmo in montura di via. Figlio di Antonio e Catterina Cristoforetti nacque a Borgo San Donnino (PR) nel 1845. A 21 anni nel 1866, allo scoppio della guerra contro l’Austria, si arruolò volontario nell’8^ Compagnia, 2° Battaglione del 7° Reggimento. Il 14 settembre dello stesso anno fu posto in congedo illimitato. Fotografia CDV. Fotografo: F. Malusardi – Parma. Campagna del 1866.
Arc. 2198: Corpo Volontari Italiani: Volontario in piccola montura. Fotografia CDV. Fotografo: P. Bossi – Novara. Campagna del 1866.
Arc. 3093: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 1° Reggimento in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Campagna del 1866.
Arc. 2024: Corpo Volontari Italiani: Volontario del 9° Reggimento in piccola montura. Fotografia CDV. Fotografo: G. Vivi – Modena. Campagna del 1866.
Arc. 2540: Corpo Volontari Italiani: Volontario in montura di via con mantella. Fotografia CDV. Fotografo: Capitanio – Bergamo. Campagna del 1866.
Arc. 2540: Corpo Volontari Italiani: Solaro Giuseppe in montura da reduce. Figlio di Gioachino e Lavarini nacque a Vercelli nel 1845. A 21 anni nel 1866, allo scoppio della guerra contro l’Austria, si arruolò volontario nella 14^ Compagnia del 4° Battaglione del 2° Reggimento. Il 26 maggio 1866 venne promosso Caporale Furiere. Probabilmente emigrato in Sud America al termine della guerra. Fotografia CDV. Fotografo: Chute y Brooks – Montevideo. Campagna del 1866.
CORPO DEL GENIO
Arc. 2891: Corpo Volontari Italiani – Genio: Milite della compagnia del Genio in gran montura. Fotografia CDV. fotografo: C.L. Gaetini – Intra. Campagna del 1866.
TIRO A SEGNO NAZIONALE
Arc. 2962: Tiro a Segno Nazionale: Individuo della sezione di Como nella montura ufficiale. I membri della sezione di Como confluirono, allo scoppio della guerra contro l’Austria del 1866, nel Corpo Volontari Italiani e furono arruolati nei Bersaglieri Milanesi. Fotografia CDV. Fotografo: G. Vanini – Como. 1866.
Arc. 2206: Tiro a Segno Nazionale: Individuo della sezione di Milano nella montura ufficiale. I membri della sezione di Milano confluirono, allo scoppio della guerra contro l’Austria del 1866, nel Corpo Volontari Italiani e furono arruolati nei Bersaglieri Milanesi. Fotografia CDV. Fotografo: A. Duroni – Milano
ARMATA DEI VOSGI 1870 – 71
Arc. 2401: Armata dei Vosgi: Caporale in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Guipet – Dijon. Guerra Franco – Prussiana 1870-71.
Arc. 1975: Armata dei Vosgi: Caporale in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: J. Yvon – Vendôme. Guerra franco-prussiana 1870-71.
Arc. 2892: Armata dei Vosgi: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Cottet – Paris. Guerra Franco – Prussiana 1870-71.
Arc. 2893: Armata dei Vosgi: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernard – Paris. Guerra Franco – Prussiana 1870-71.
Arc. 2893: Armata dei Vosgi: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Guerra Franco – Prussiana 1870-71.
Arc. 2401: Armata dei Vosgi: Volontario in montura di via. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Ortolani – Trieste. Al retro ” Per l’amico Filippo Paliar – Arturo Sortsch 1871 – Paciatore de Voschi”. Guerra Franco – Prussiana 1870 – 71.
Arc. 2989: Armata dei Vosgi: Pastoris Enrico. Nizzardo di nascita partì volontario per la Francia rispondendo all’appello di Garibaldi che chiamava i garibaldini italiani alla difesa della Repubblica Francese in guerra contro la Prussia di Bismark e i suoi alleati. Il 21 gennaio 1871 si trovava con le avanguardie dell’Armata dei Vosgi a Talant nei pressi di Digione e all’inizio dello scontro trovò eroicamente la morte. Dal libro “Luigi Perla, un bergamasco a Dijon”: ” Luigi Perla era inquadrato col grado di maggiore nella V compagnia di Canzio, ancora in formazione ai primi di gennaio, in aggiunta alle quattro compagnie preesistenti e comandava il battaglione denominato “Cacciatori di Marsala” nel quale militavano anche gli amici Cavallotti e Rossi. Il 20 di gennaio la giornata trascorse tranquilla e la signora White pranzò con Ricciotti, Menotti e Canzio. I prussiani ingrossavano già da qualche giorno e, nell’imminenza della battaglia, l’ambulanza era stata posizionata dal Dr. Musini nelle prime case di Talant, in prossimità della ferrovia di Plombières.Il 21 iniziò, sui campi innevati, una furiosa battaglia tra l’esercito prussiano e le schiere garibaldine. Al primo, violentissimo scontro, trovarono la morte Imbriani e Cavallotti, Gnecco fu ferito gravemente agli intestini e Rossi, colpito al polmone, respirava appena. La morte aveva falciato in quella prima giornata di lotta, nelle forsennate cariche alla baionetta, la più bella, intrepida, appassionata gioventù italiana: Settignani, Valdata, Zerbini, Ricci, Canova, Imbriani, Crippi, Giordano, Pastoris e tanti, tanti altri, i cui nomi splendono come astri nel firmamento”. Fotografia CDV. Fotografo: Silli – Nizza.
Arc. 2997: Armata dei Vosgi: Toschi Mario. Nacque a Langhirano (PR) nel 1845 da Giuseppe e Rosa Moretti, partecipò alla campagna contro l’Austria del 1866. Si arruolò nel Corpo Volontari Italiani nel 10° Reggimento e nel 1870 rispose alla chiamata di Garibaldi che si accingeva a partire in difesa della Francia repubblicana contro la Prussia e i suoi alleati. Combatté a Digione nel gennaio del 1871 e ferito, morì di tetano pochi giorni dopo. Fotografia formato Gabinetto. Fotografo: Sconosciuto.
CAMPAGNA DI GRECIA 1897
Arc. 3042: Spedizione in Grecia: Sergente in tenuta da campagna. Fotografia formato gabinetto. Fotografo: A. Lupone – Napoli. 1897.
Arc. 3043: Spedizione in Grecia: Sergente e volontario in tenuta da campagna. Fotografia formato gabinetto. Fotografo: Ganzini & Gabriel – Milano. 1897.
Arc. 3044: Spedizione in Grecia: Wieser Ettore in uniforme da volontario. Fotografia formato gabinetto. Fotografo: Sconosciuto. 1897.