regia marina ufficiali 1871 – 1904

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Arc. G3: Regia Marina: Brin Benedetto in piccola divisa da Ispettore Generale del Genio Aiutante di Campo Onorario del Re mod. 6/12/1887 (Torino 17 maggio 1833 – Roma 24 maggio 1898). Non ancora ventenne, dopo essersi laureato in ingegneria presso la locale università, entrò a fine agosto 1853 come allievo ingegnere nella Marina Sarda, pervenendo in soli 27 anni di carriera al più alto grado del neo costituito corpo del Genio Navale. Fu destinato a Genova presso il Regio Cantiere della Foce, dove rimase per un anno per essere poi inviato nel 1854, per due anni, a Parigi, per interessamento di Cavour, che ne apprezzava le doti di ingegno e la preparazione tecnica, presso l’Ecole d’application du Genié Maritime. Al ritorno in Italia, nei primi mesi del 1856, fu ammesso a Torino a seguire i corsi della Scuola d’applicazione di Artiglieria e Genio e, in maggio, con il grado di Sottoingegnere di 2^ Classe, del Corpo degli Ingegneri costruttori navali, ritornò al cantiere della Foce di Genova ove, contemporaneamente insegnò teoria della nave e meccanica applicata alla locale Scuola di Marina. Dopo aver diretto il cantiere navale di San Rocco a Livorno, nel 1863, ingegnere di 2^ Classe del Corpo del Genio Navale, fu chiamato dal Generale Efisio Gugia, ministro della Marina, come consulente e suo consigliere; nel 1867, nel grado di Ingegnere di 1^ Classe, fu membro della Commissione per il riordinamento dell’arsenale di Venezia; ritornato al ministero, fu chiamato dal Vice Ammiraglio Augusto Riboty, ministro della Marina, a far parte del Consiglio Superiore di Marina. In questo periodo, ultimi anni Sessanta e primi anni Settanta, ebbe modo di studiare e approfondire la riforma tecnica delle costruzioni navali portata avanti dai francesi e dai britannici e di attivare intensi e personali contatti con i migliori progettisti del momento, procurandosi notevole fama di studioso in Italia e all’estero. Il 19 settembre 1880 fu Presidente del Comitato Disegni Navi e fu messo in disposizione il 10 ottobre 1891 per poi passare in Posizione Ausiliaria. Fu Aiutante di Campo Generale Onorario del Re dal 11 aprile 1878 al 24 maggio 1898, Ministro della Marina dal 25 marzo 1876 al 24 marzo 1878, dal 24 ottobre 1878 al 19 dicembre 1878, dal 30 marzo 1884 al 6 febbraio 1891, dal 28 settembre 1891 al 8 dicembre 1892 e dal 10 marzo 1896 al 24 maggio 1898. Fu Ministro degli Esteri dal 15 maggio 1892 al 15 dicembre 1893 e deputato dal 1876 al 1898. Fotografia formato 25 x 33. Fotografo: Sconosciuto.

Onorificenze

Commendatore dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria   Commendatore dell’Ordine militare di Savoia
    
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
     
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria   Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine della Corona d’Italia
     

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Arc. 3016: Regia Marina: Lovera di Maria marchese Giuseppe in grande uniforme da Capitano di Vascello mod. 18 agosto 1872 (Nizza 19 novembre 1836 – Torino 19 febbraio 1903). Fu ammesso alla Scuola di Marina di Genova nel 1848 conseguendo la nomina a Guardiamarina nel 1853. Partecipò alla campagna di Crimea negli anni 1855-56, imbarcato sulla corvetta di 1° rango a elica Euridice e da Luogotenente di Vascello alla campagna 1859-60 contro l’Austria, meritando due Medaglie d’Argento al Valor Militare, di cui una per aver preso parte, dopo essersi arruolato per breve tempo nella Marina garibaldina, all’azione del Tukery contro il pirovascello Monarca, della Marina borbonica, all’ancora a Castellamare, e l’altra per l’intelligenza e il valore con cui si distinse nei fatti d’arme di Ancona sulla pirofregata Vittorio Emanuele. Fu insignito inoltre della croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia per essersi distinto nel blocco e assedio di Gaeta. Partecipò alla campagna del 1866 e alle campagne d’Africa. Fu poi docente di arte militare marittima alla Scuola Superiore di Guerra di Torino e Direttore di Artiglieria presso il 1° Dipartimento marittimo di Spezia, ricevendo encomi dal ministero, in particolare per aver condotto a buon fine la realizzazione presso le dipendenti officine di affusti in ferro per artiglierie di bordo. Da Capitano di Fregata compì dal 1871 al 1873, al comando della pirofregata Vettor Pisani, il viaggio di circumnavigazione del globo, ricevendo al rientro in patria un’alta onorificenza per il modo commendevole con cui condusse la missione. Ebbe poi, da Capitano di Vascello, il comando delle pirofregate corazzate Venezia e Maria Pia e della corazzata Duilio, negli anni dal 1876 al 1881. Dal 1878 al 1883 fu 1° Aiutante di Campo del Capitano di Fregata di 2^ classe Tomaso di Savoia duca di Genova. Promosso Contrammiraglio nel 1883, l’anno successivo assunse il comando dell’Accademia Navale, che tenne fino al 1886. Nel 1884 gli fu conferita la Medaglia d’Argento di Benemerenza per essersi reso in modo eminente benemerito della salute pubblica durante l’epidemia di colera di quell’anno. Comandò la Divisione d’istruzione nel 1885 e, promosso Viceammiraglio nel 1888, ebbe il comando del 1° Dipartimento di Spezia e quindi della Squadra Permanente negli anni 1890-1891. Nel 1891 venne collocato nella Riserva. Fotografia formato gabinetto. Fotografo: G. Ambrosetti – Torino. 

Onorificenze

Grande Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Grande Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
   
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria    Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia
   
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia
     Gaeta – 1860
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia d’Argento al Valor Militare
     Castellamare 1860
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia d’Argento al Valor Militare
     Ancona 1860
Medaglia piemontese della Guerra di Crimea - nastrino per uniforme ordinaria   Medaglia piemontese della Guerra di Crimea
   
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (4 barrette) - nastrino per uniforme ordinaria   Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d’Indipendenza (3 barrette)
   

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Arc. 3036: Regia Marina: Lovera di Maria marchese Giuseppe ( al centro) in grande uniforme estiva da Capitano di Fregata mod. 18 agosto 1872 con gli ufficiali della pirocorvetta Vettor Pisani. La foto è stata scattata durante la crociera in oriente durata dal 30 maggio 1871 al 29 agosto 1873. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 

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Arc. 3132: Regia Marina: Capitano di Porto in gran tenuta (a destra), Tenente Ufficiale d’Ordinanza di Ufficiale Generale del 19° Reggimento Cavalleria Guide in tenuta ordinaria (a sinistra). Al centro Capitano Medico in tenuta ordinaria. Fotografia formato gabinetto. Fotografo: G.B. Bertolani – Salerno – Eboli. 1876 ca.

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Arc. 2221: Regia Marina: Serra nobile Luigi in uniforme da Capitano di Fregata Aiutante di Campo Onorario del Re mod. 21 aprile 1878 (7 ottobre 1847 – Firenze 17 novembre 1913). Guardiamarina il 26 novembre 1867, venne promosso Sottotenente di Vascello l’8 dicembre 1872. Tenente di Vascello il 24 febbraio 1878, ottenne il grado di Capitano di Corvetta  e il comando del Trasporto Garigliano il 21 marzo 1889. Capitano di Fregata il 23 luglio 1891, venne posto al comando della Regia Nave Caracciolo il 20 aprile 1896 per poi essere nominato Comandante del Corpo dei Reali Equipaggi del 1° Dipartimento di La Spezia. Capitano di Vascello il 2 dicembre 1897, venne collocato nella Riserva il 10 ottobre 1902 e Il 30 novembre 1907 venne promosso Contrammiraglio. Fu Aiutante di Campo Effettivo del Re dal 1° maggio 1892 al 19 aprile 1896 poi Onorario e Cessata Casa fino al 30 novembre 1907. Fotografia formato gabinetto. Fotografo: P. Tempestini – La Spezia – Viareggio.

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Arc. G1: Regia Marina: Tomaso di Savoia duca di Genova in uniforme ordinaria invernale da Capitano di Fregata mod. 1876 – 1883 (seduto al centro). Alla sua destra un Tenente Colonnello di Stato Maggiore, alla sua sinistra un Luogotenente di Vascello (seduto) e un altro Luogotenente di Vascello (in piedi). Il secondo da sinistra è un pilota di 2^ classe e seduto davanti a lui il Sottocommissario di bordo. La foto è stata scattata a bordo della pirocorvetta Vettor Pisani durante la terza crociera in estremo oriente. La spedizione aveva scopi diplomatici e durò dal 31 marzo 1879 al 20 settembre 1881. Questa foto ritrae gli ufficiali della nave italiani e un diplomatico giapponese ( seduto a sinistra) in visita. Fotografia formato 28,5 x 24. Fotografo: Sconosciuto.

Seduto alla sinistra del Duca di Genova:

Candiani conte Camillo (Olivola, 11 ottobre 1841 – Olivola, 9 febbraio 1919): Frequentò fra il 1856 e il 1860 la Scuola di Marina di Genova conseguendo al termine la nomina a Guardiamarina. Da Luogotenente di Vascello effettuò il viaggio di circumnavigazione del globo a bordo della corvetta a elica Magenta, al comando del Capitano di Fregata Vittorio Arminjon; da capitano di Corvetta negli anni 1879 – 1881, a bordo della corvetta ad elica Vettor Pisani, al comando del Capitano di Vascello Tomaso di Savoia duca di Genova, effettuò una lunga campagna oceanica in Estremo Oriente, visitando oltre ai porti della Cina e del Giappone anche quelli della Siberia e della Corea. A più riprese Ufficiale d’Ordinanza del Duca di Genova, per tre anni, 1886 – 1889, fu addetto navale a Londra, assumendo al termine dell’incarico il comando dell’ariete torpediniere Piemonte colà costruito. Da Capitano di Vascello fu in comando delle corazzate Duilio e Sardegna, partecipando su quest’ultima, in Germania, nel 1894, all’inaugurazione del canale di Kiel; da Contrammiraglio ebbe il comando della Divisione navale oceanica in America del Sud alzando l’insegna sull’incrociatore corazzato Carlo Alberto dal maggio 1898 al gennaio 1899; da segnalare il suo intervento a Cartagena (Colombia) con l’intera divisione nel luglio del 1898 per imporre a quel governo che tergiversava, l’osservanza di un lodo arbitrale internazionale che stabiliva il risarcimento a un importante imprenditore italiano ingiustamente penalizzato. Ebbe poi, 1900 – 1901, il comando della Forza navale oceanica in Estremo Oriente con insegna sulla corvetta a ruote Ettore Fieramosca e quindi sulla corvetta a elica Vettor Pisani, durante la guerra dei Boxer. Al termone della campagna fu insignito della decorazione di Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia per le brillanti prove di virtù militari e diplomatiche dimostrate durante le difficili operazioni in Cina. Rimpatriato, ebbe per breve tempo il comando militare marittimo della Maddalena e fu quindi direttore dell’arsenale di Spezia. Lasciò il servizio per limiti di età il 1° marzo 1902, venendo nominato Senatore del Regno; fu promosso Viceammiraglio nella Riserva nel 1906. 

Onorificenze

Civili

Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro
   
Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Ufficiale dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro
   
Commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Commendatore dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro
   
Grande Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Grande Ufficiale dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro
   
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria    Grande Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia
   

Militari

Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria    Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia
   
Cavaliere dell'Ordine supremo del Cristo (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine supremo del Cristo (Portogallo)
   
Medaglia commemorativa della campagna in Cina - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia commemorativa della campagna in Cina
   
Croce d'oro per anzianità di servizio - nastrino per uniforme ordinaria    Croce d’oro per anzianità di servizio
   

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Arc. 3033: Regia Marina: Gruppo di Ufficiali della pirofregata Vettor Pisani ritratti durante la visita diplomatica in Giappone. A sinistra seduto Tommaso di Savoia duca di Genova in grande uniforme da Capitano di Fregata e comandante della spedizione. Seduto accanto a lui il fratello dell’Imperatore giapponese. In piedi dietro di loro un diplomatico giapponese e l’Ambasciatore italiano. Fotografia formato gabinetto. Fotografo giapponese sconosciuto. 

Il primo a destra è:

Candiani conte Camillo (Olivola, 11 ottobre 1841 – Olivola, 9 febbraio 1919): Frequentò fra il 1856 e il 1860 la Scuola di Marina di Genova conseguendo al termine la nomina a Guardiamarina. Da Luogotenente di Vascello effettuò il viaggio di circumnavigazione del globo a bordo della corvetta a elica Magenta, al comando del Capitano di Fregata Vittorio Arminjon; da capitano di Corvetta negli anni 1879 – 1881, a bordo della corvetta ad elica Vettor Pisani, al comando del Capitano di Vascello Tomaso di Savoia duca di Genova, effettuò una lunga campagna oceanica in Estremo Oriente, visitando oltre ai porti della Cina e del Giappone anche quelli della Siberia e della Corea. A più riprese Ufficiale d’Ordinanza del Duca di Genova, per tre anni, 1886 – 1889, fu addetto navale a Londra, assumendo al termine dell’incarico il comando dell’ariete torpediniere Piemonte colà costruito. Da Capitano di Vascello fu in comando delle corazzate Duilio e Sardegna, partecipando su quest’ultima, in Germania, nel 1894, all’inaugurazione del canale di Kiel; da Contrammiraglio ebbe il comando della Divisione navale oceanica in America del Sud alzando l’insegna sull’incrociatore corazzato Carlo Alberto dal maggio 1898 al gennaio 1899; da segnalare il suo intervento a Cartagena (Colombia) con l’intera divisione nel luglio del 1898 per imporre a quel governo che tergiversava, l’osservanza di un lodo arbitrale internazionale che stabiliva il risarcimento a un importante imprenditore italiano ingiustamente penalizzato. Ebbe poi, 1900 – 1901, il comando della Forza navale oceanica in Estremo Oriente con insegna sulla corvetta a ruote Ettore Fieramosca e quindi sulla corvetta a elica Vettor Pisani, durante la guerra dei Boxer. Al termone della campagna fu insignito della decorazione di Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia per le brillanti prove di virtù militari e diplomatiche dimostrate durante le difficili operazioni in Cina. Rimpatriato, ebbe per breve tempo il comando militare marittimo della Maddalena e fu quindi direttore dell’arsenale di Spezia. Lasciò il servizio per limiti di età il 1° marzo 1902, venendo nominato Senatore del Regno; fu promosso Viceammiraglio nella Riserva nel 1906. 

Onorificenze

Civili

Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro
   
Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Ufficiale dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro
   
Commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Commendatore dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro
   
Grande Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Grande Ufficiale dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro
   
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria    Grande Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia
   

Militari

Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria    Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia
   
Cavaliere dell'Ordine supremo del Cristo (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine supremo del Cristo (Portogallo)
   
Medaglia commemorativa della campagna in Cina - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia commemorativa della campagna in Cina
   
Croce d'oro per anzianità di servizio - nastrino per uniforme ordinaria    Croce d’oro per anzianità di servizio
   

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Arc. 3109: Regia Marina: Capitano di Fregata in grande uniforme invernale mod. 18 agosto 1872. Fotografia formato gabinetto. Fotografo: G. Morotti – Spezia – Carrara. 

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Arc. 2034: Canevaro conte (1867) di Sandero (1887) duca di Castelvari e Zoagli (1883) Felice Napoleone in uniforme di gala da Viceammiraglio (Lima, 7 luglio 1838 – Venezia, 30 dicembre 1926). Allievo alla Scuola di Marina il 7 luglio 1852, uscì Guardiamarina di 2^ Classe il 19 luglio 1855. Promosso Guardiamarina di 1^ Classe il 13 novembre 1857, fu Sottotenente di Vascello il 17 maggio 1859 e prese parte sul “Beroldo” e sul “Des Geneys” alle manovre della Marina Sarda in Adriatico durante la seconda guerra d’indipendenza. Nel 1860, giunto a Palermo a bordo della fregata “Maria Adelaide”, nave ammiraglia della squadra sarda, mentre i garibaldini cercavano di organizzare una loro marina, diede le dimissioni dalla Marina Sarda per arruolarsi nella marina garibaldina e a bordo della pirofregata “Tükory”, la notte del 13 agosto, si distinse nel tentativo di abbordare il pirovascello borbonico “Monarca”, ancorato nel porto di Castellammare di Stabia, meritando la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Il 17 novembre 1860 venne riammesso nei quadri della marina sarda con il grado di Tenente di Vascello di 2^ Classe e imbarcato dal dicembre 1860 al marzo 1861 sulla fregata “Carlo Alberto”, prese parte all’assedio di Gaeta e di Messina in ripetute azioni di fuoco a distanza ravvicinata dalla costa, meritando la decorazione di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia. Promosso il 6 settembre 1863 Luogotenente di Vascello di 1^ Classe, nel 1865-66 compì, a bordo della fregata “Principe Umberto”, al comando del Capitano di Vascello Guglielmo Acton, una lunga campagna transatlantica, lungo le coste dell’America meridionale, attraverso lo stretto di Magellano e le coste cilene del Pacifico. Al riento in Italia venne assegnato alla fregata corazzata “Re di Portogallo”, comandata dall’allora Capitano di Vascello Riboty, prendendo parte nel 1866 alla terza guerra d’indipendenza, nel corso della quale ‘unità fu impegnata sia nelle operazioni contro i forti di Lissa, sia nella battaglia del 20 luglio con la flotta austriaca. Promosso Capitano di Fregata di 2^ Classe il 28 gennaio 1869 e di 1^ Classe il 17 marzo 1873, dal marzo 1874 all’agosto 1876 svolse il ruolo di addetto navale presso la legazione italiana a Londra. Dal gennaio 1877 al marzo 1879, al comando dell’incrociatore Cristoforo Colombocompì un lungo viaggio di circumnavigazione del globo. La nave, attraversato il canale di Suez, costeggiò l’Asia, toccando i porti della Cina e in Indonesia recuperò la salma di Bixio che era morto di colera a Banda Aceh nel 1873, e poi proseguì per il Giappone, la Russia, spingendosi fino in Siberia, l’Australia e le Americhe; dopo il passaggio in Atlantico attraverso lo stretto di Magellano, risalì il Sudamerica fino alle Antille rientrando poi in Italia. Promosso capitano di vascello il 17 marzo 1878, ebbe importanti incarichi, tra cui quello di capo di stato maggiore del 3° Dipartimento marittimo di Venezia (1° gennaio 1880), comandante in seconda dell’Accademia Navale dal 16 settembre 1881 al 28 giugno 1882 e di comandante della corazzata “Italia”. Nel 1884, trovandosi a La Spezia durante l’epidemia di colera quando si rese benemerito della salute pubblica per l’attiva opera umanitaria svolta, che gli valse una Medaglia d’Argento al Valor Civile. Promosso Contrammiraglio il 20 settembre 1887, assunse il comando dell’arsenale di Taranto dal 15 novembre 1887 al 22 novembre 1888 e dal 26 ottobre 1890 al 12 gennaio 1897, fu Membro del Consiglio Superiore di Marina dal 21 gennaio 1893 al 22 settembre 1894 e in seguito ebbe il comando della 2ª Divisione Navale della Squadra permanente. Promosso Viceammiraglio il 22 giugno 1893, nel 1896 assunse il comando della Squadra Navale Attiva. Fu comandante Superiore delle Forze Internazionali nella crisi di Creta dal febbraio al giugno del 1897 e Ministro della Marina dal 1° al 26 giugno 1898. Ministro degli Esteri nel Governo Pelloux I dal 29 giugno 1898 al 4 maggio 1899 fu poi comandante del 3° Dipartimento Marittimo di Venezia. Presidente del Consiglio Superiore di Marina dal 5 gennaio 1902 al 2 luglio 1903 venne collocato nella Riserva dall’8 luglio 1903 all’11 luglio 1913 e il 23 dicembre 1923 venne promosso Viceammiraglio d’Armata. Deputato nel 1882 venne nominato senatore del Regno il 25 ottobre 1896. Dopo Caporetto, fu vicepresidente della commissione d’inchiesta presieduta dal generale Carlo Caneva. Fotografia formato gabinetto. Fotografo: F.lli Vianelli – Venezia. 

Onorificenze

Onorificenze italiane

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
   
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine della Corona d’Italia
   
Commendatore dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria    Commendatore dell’Ordine militare di Savoia
   
Medaglia d'argento al valor militare (2 volte) - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia d’argento al valor militare 
   
Medaglia d'argento al valor militare (2 volte) - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia d’argento al valor militare 
   
Medaglia Mauriziana - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia Mauriziana
   
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (3 barrette) - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d’Indipendenza (3 barrette)
   
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
   

Onorificenze straniere

Commendatore dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria    Commendatore dell’Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
   
Commendatore del Reale Ordine di Nostra Signora della Concezione di Vila Viçosa (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria    Commendatore del Reale Ordine di Nostra Signora della Concezione di Vila Viçosa (Portogallo)
   
Medaille Commémorative de la Campagne d'Italie de 1859 (Impero francese) - nastrino per uniforme ordinaria    Medaille Commémorative de la Campagne d’Italie de 1859 (Impero francese)
 

 

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Arc. 664: Regia Marina: Capitano di Vascello Capo di Stato Maggiore in uniforme ordinaria invernale. Fotografia CDV. Fotografo: A. Testa – Genova. 

 

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Arc. 3076: Viale Leone in uniforme di gala da Capitano di Corvetta (Ventimiglia, 24 agosto 1851 – Genova, 2 febbraio 1918). Ammesso alla Scuola di Marina di Genova nel 1866, conseguì la nomina a Guardiamarina nel 1871. Imbarcò sulla corvetta di primo rango a ruote Governolo, che negli anni 1872-1874 effettuò una campagna in Estremo Oriente. Fu poi imbarcato a lungo su unità corazzate, conseguendo l’idoneità al servizio artiglieria e al materiale delle armi subacquee. Promosso Tenente di Vascello nel 1883, espletò il comando su torpediniere; dal 1886 al 1890 fu Ufficiale d’Ordinanza Effettivo di Tomaso di Savoia duca di Genova e quindi ufficiale d’Ordinanza Onorario. Capitano di Corvetta nel 1891 e Capitano di Fregata nel 1897, continuò gli imbarchi; negli anni 1901- 1903 ebbe il comando dell’ariete torpediniere Umbria, impegnato in una lunga campagna in America centrale e meridionale, nel corso della quale fu encomiato per aver assolto brillantemente il comando e diverse missioni diplomatiche di cui fu incaricato. Nel 1903 – 1904 fu comandante della corazzata Regina Margherita. Dal 1904 al 1905 fu promo Aiutante di Campo Effettivo dell’Ammiraglio Tomaso di Savoia duca di Genova. Promosso Contrammiraglio nel 1906, fu comandante superiore del Corpo Reale Equipaggi (1906-1907) e direttore generale del servizio militare e scientifico (1907-1908). Quale comandante della Divisione volante (1908-1909), con insegna sulla corazzata Regina Elena, prese parte alle operazioni di soccorso alle popolazioni di Messina e Reggio Calabria, colpite dal disastroso terremoto, ricevendo per la proficua opera prestata la Medaglia d’Oro di Benemerenza. Dopo il comando della Divisione Navale fu nuovamente Direttore Generale del servizio militare e scientifico e nel 1911, promosso Viceammiraglio, assunse l’incarico di comandante in capo del Dipartimento e della Piazza marittima di Spezia. Nel corso della guerra italo-turca (1911-1912), fu comandante in capo della 2^ Squadra e dopo poco tempo assunse il comando in capo delle Forze Navali Riunite con insegna sulla corazzata Vittorio Emanuele e poi sulla corazzata Regina Elena. Ricevette per il modo con il quale assolse il comando la decorazione di Grande Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia, in particolare per aver costretto entro i Dardanelli la flotta turca, impedendone il contrasto alle nostre operazioni in Egeo, in Cirenaica e Tripolitania. nel 1913, quando lasciò il comando in capo fu nominato senatore del Regno. Nell’agosto 1914, a primo conflitto già in atto, fu nominato Ministro della Marina, carica che tenne fino al settembre 1915, quando si dimise per difformità di vedute circa la condotta della guerra con il comandante in capo delle forze navali mobilitate, Luigi di Savoia duca degli Abruzzi. Ritornò a Spezia comandante in capo del Dipartimento marittimo e della piazza, carica che tenne fino al collocamento in ausiliaria nel giugno 1916. In riconoscimento dei servizi resi, il re Vittorio Emanuele III gli conferì il titolo di conte. Fotografia formato 12,7 x 8,7. Fotografo: Sconosciuto.

Onorificenze

Onorificenze italiane

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
   
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine della Corona d’Italia
   
Grande ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria    Grande ufficiale dell’Ordine militare di Savoia
     16 marzo 1911
Medaglia Mauriziana - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia Mauriziana
   
Croce d'oro con corona reale per anzianità di servizio militare per gli ufficiali con 40 anni di servizio - nastrino per uniforme ordinaria    Croce d’oro con corona reale per anzianità di servizio militare per gli ufficiali con 40 anni di     servizio
   
Medaglia d'onore d'oro per lunga navigazione marittima (20 anni) - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia d’onore d’oro per lunga navigazione marittima (20 anni)
   
Medaglia commemorativa delle Campagne d'Africa - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia commemorativa delle Campagne d’Africa
   
Medaglia commemorativa della guerra italo-turca - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia commemorativa della guerra italo-turca
   
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
   

Onorificenze straniere

Ufficiale dell'Ordine al Merito di San Michele (Regno di Baviera) - nastrino per uniforme ordinaria    Ufficiale dell’Ordine al Merito di San Michele (Regno di Baviera)
   
Cavaliere dell'Ordine reale di Alberto di Sassonia (Regno di Sassonia) - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine reale di Alberto di Sassonia (Regno di Sassonia)

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Arc. G3: Cagni di Bu Meliana conte Umberto in piccola uniforme invernale da Contrammiraglio Aiutante di Campo del Onorario Re mod. 29 ottobre 1903 (Asti, 24 febbraio 1863 – Genova, 22 aprile 1932). Conseguita con risultati mediocri la licenza ginnasiale ad Asti, alla fine del 1877 entrò nella scuola di marina di Napoli e, dopo il corso triennale, in quella di Genova, uscendone nel 1881 col grado di Guardiamarina. Dopo il primo imbarco sulla corvetta “S. Martino”, compì sulla “Vettor Pisani” un viaggio di circumnavigazione, durato dal marzo 1882 al maggio 1885, al termine del quale fu promosso Sottotenente di Vascello. Dopo aver preso parte alla prima campagna del Mar Rosso (1887-89), durante la quale fu decorato di due medaglie di bronzo, al valor civile e al valor militare, alla fine del 1889 incontrò per la prima volta Luigi Amedeo di Savoia, poi duca degli Abruzzi. Il rapporto si riallacciò nel ’94 quando il Cagni, che nel frattempo era stato due anni a Venezia come aiutante di bandiera dell’Ammiraglio N. Canevaro, ed aveva poi partecipato, dietro sua domanda, alla seconda campagna del Mar Rosso (1892-1894), fu scelto come Ufficiale d’Ordinanza dal duca. Nell’ottobre dello stesso anno iniziò, a bordo dell’incrociatore “Cristoforo Colombo”, comandato dal duca stesso, il suo secondo viaggio di circumnavigazione, che durò fino alla fine del 1896. Il 1897 fu dedicato alla preparazione ed alla attuazione (maggio-settembre) della spedizione al monte Sant’Elia in Alaska; la vetta (m 5514) fu raggiunta il 1º agosto. Il Cagni dovette superare difficoltà per lui del tutto nuove, essendo l’unico della spedizione (tre scienziati e cinque guide valdostane) che non avesse mai compiuto scalate. Nel 1898 il duca degli Abruzzi iniziava la preparazione d’una spedizione nel Mare Artico destinata a raggiungere la più alta latitudine nordica, e gli affidava la parte marinaresca e dell’osservazione scientifica. La spedizione, imbarcatasi ai primi del ’99 sulla baleniera “Stella polare” attrezzata appositamente, dava fondo l’8 sett. 1899 nella baia di Teplitz dell’isola Principe Rodolfo, stabilendovi il campo base. Avendo il duca degli Abruzzi dovuto subire l’amputazione di un dito per congelamento, prese il comando della colonna di slitte, formata da tre gruppi condotti dal Cagni stesso, dal Tenente di Vascello Querini e dal dott. Cavalli Molinelli, che mosse dalla base l’11 marzo 1900. Le eccezionali difficoltà presentate dal pack, rallentando oltremodo la marcia, LO persuasero a rinviare a sud, il 23 marzo, il gruppo Querini (che nel ritorno alla base andò disperso), Poi il 31 marzo il gruppo Cavalli Molinelli. Il gruppo del Cagni (con tre uomini, sei slitte e quarantadue cani), dopo aver dovuto l’11 aprile ridurre le razioni, raggiunse il 25 seguente gli 86º 34’49, nord, che rimasero fino al 1909 la latitudine più alta toccata dall’uomo. Il ritorno al campo base, iniziato lo stesso 25 aprile e concluso il 23 giugno, fu reso difficile dallo sgelo del pack e dalla deriva a sud-est che lo allontanava dalla baia, da incidenti dalle razioni ridottissime, e si concluse con due sole slitte e cinque cani. Ripartita dall’isola Rodolfo il 15 agosto, la spedizione rientrava in Italia il 6 settembre 1900 con una ricca serie di osservazioni e dati scientifici, tra un notevole interesse dell’opinione pubblica. La popolarità del Cagni, cui in ottobre fu conferito il cavalierato dell’Ordine civile di Savoia, fu siglata dalla Canzone di G. D’Annunzio. Promosso nel febbraio 1902 Capitano di Fregata a scelta eccezionale, concluse il servizio presso il duca degli Abruzzi e venne nominato Aiutante di Campo Onorario del Re; intanto assunse il comando di unità leggere (2ª squadriglia cacciatorpediniere), sulle quali acquistò notevole esperienza di comando e di impiego. Nel 1906 il duca degli Abruzzi lo richiamò perché partecipasse a una campagna geografica nel massiccio del Ruvenzori. Partita il 16 apr. 1906 da Napoli per Mombasa nel Kenia, la spedizione attraverso l’Uganda meridionale giunse ai primi di giugno a Bujangolo (m 3798), dove fu posto il campo principale. Qui fu raggiunta, con un viaggio solitario e a marce forzate, dal Cagni che era stato colpito da febbri tropicali e bloccato in un ospedale di missionari. Alla rilevazione generale del massiccio ed alla raccolta di dati e di materiale scientifico si unì la scalata delle vette maggiori, cui furono dati i nomi di Margherita (m 5125), Alessandra (m 5119), Umberto (m 4915) e Iolanda (m 4769). Il ritorno in Italia avvenne nel settembre. Promosso nel frattempo Capitano di Vascello, riprese il servizio di imbarco. Nel 1907 ebbe l’incarico dell’allestimento e quindi il comando della corazzata “Napoli”, che tenne fino al 1911. Nel dicembre 1908 la corazzata fu tra le navi inviate in soccorso di Reggio Calabria colpita dal terremoto. Nel 1911 assunse il comando della corazzata “Sicilia”, nave capogruppo della scuola cannonieri, per passare poi al comando della corazzata “Re Umberto” con l’incarico di capo di Stato Maggiore della divisione “Navi scuola”. Dichiarata dal governo italiano la guerra alla Turchia (29 sett. 1911), al comando della “Re Umberto”, fece parte della squadra (sette corazzate) che, diretta dall’Ammiraglio Faravelli, dopo avere intimato il 2 ottobre la resa alla piazza di Tripoli, bombardò nei due giorni seguenti le opere fortificate e procedette all’occupazione della città. Il 5 ottobre, mentre le truppe del 1º scaglione del corpo di spedizione sarebbero partite da Napoli e da Palermo il 9 ottobre e sbarcate l’11, il Cagni ebbe il comando dei reparti di marinai (circa 1.600 con alcuni pezzi da 75 e da 57 da sbarco) che procedettero all’occupazione della città e dei forti. Con i reparti, poi rinforzati il 10 ottobre con altri 8 pezzi d’artiglieria e circa 400 marinai da sbarco, riuscì a resistere e a contrattaccare fino all’arrivo del corpo di spedizione comandato dal Generale Caneva. Per questa operazione fu insignito della Commenda dell’Ordine Militare di Savoia e promosso Contrammiraglio per meriti speciali di guerra. Nel 1912 fu nominato direttore dell’Arsenale di Venezia. Nominato comandante della divisione incrociatori (“Pisa”, “Amalfi”, “S. Giorgio”) di stanza a Taranto, il 31 dic. 1913 venne rimosso dall’incarico e collocato in disponibilità perché ritenuto responsabile del nuovo incaglio del “S. Giorgio” (il precedente era del 1911) a bordo del quale si trovava: provvedimento drastico e senza precedenti, causato dallo scandalo suscitato dalla notizia. Il 10 aprile 1914 però veniva richiamato in servizio con tutti gli onori, e ritornava a dedicarsi all’addestramento della sua divisione, curando in modo particolare l’impiego delle artiglierie, e facendo compiere esercitazioni nel golfo di Taranto e lungo le coste ioniche agli idrovolanti in dotazione. All’entrata in guerra dell’Italia la 4ª divisione fu destinata a Venezia, col compito di appoggiare il piano di attacco e avanzata dell’armata operante nella zona carsica, e al Cagni fu anche affidata, per alcuni mesi, la zona costiera da Grado a Monfalcone. Nell’aprile del 1916 la divisione fu dislocata a Valona, col compito di rafforzare, anche con sbarramenti di torpedini e reti e con postazioni di batterie a terra, la sicurezza della rada. Promosso Viceammiraglio il 1º giugno 1916, fu trasferito come capogruppo alla base di Brindisi; nel febbraio 1917 fu nominato comandante in capo del dipartimento della Spezia. Il 5 nov. 1918 fu incaricato dell’occupazione della piazza marittima di Pola, in ottemperanza a una clausola dell’armistizio. Destreggiandosi tra le difficoltà create dalla smobilitazione austriaca e quelle sollevate dagli Iugoslavi e dalle autorità militari francesi, con trattative con l’Ammiraglio Prika:, ministro della Marina iugoslava, e con l’Ammiraglio M. Koch, facente funzione di comandante della piazza, che obbiettavano i loro poteri in forza della costituzione della nazione iugoslava proclamata il 29 ottobre dal Comitato nazionale di Zagabria, il Cagni riuscì, tra il 5 e il 22, a occupare i forti, le batterie e i depositi di munizioni, e le navi ex austriache, a disarmare e allontanare le truppe ex nemiche, a riorganizzare i servizi e i rifornimenti della città, e a insediare una giunta comunale amministrativa. Dal governo italiano fu nominato cavaliere di gran croce col gran cordone della Corona d’Italia e grande ufficiale dell’Ordine militare di Savoia. Durante la crisi fiumana cercò di persuadere il D’Annunzio, al quale lo legava una lunga amicizia, a trattare col governo italiano. Nominato nel febbraio senatore, tenne dal 1920 al 1922 il comando in capo delle forze navali del Mediterraneo, quindi la presidenza del Consiglio Superiore di Marina sino al 1º ottobre 1923, quando, su domanda, fu collocato a riposo. Sostenitore del regime fascista, dal 1924 al 1929 fu presidente del Consorzio autonomo del porto di Genova, e presiedette la commissione d’inchiesta sulla spedizione Nobile (1928-29), le cui conclusioni furono però molto criticate. Promosso nel 1923 Viceammiraglio d’Armata della riserva navale, e nel 1926 Ammiraglio d’Armata, nel 1929 fu insignito del titolo di conte di Bu-Meliana, la località che aveva difeso contro i Turchi durante l’occupazione di Tripoli. Fotografia formato 14 x 8,7. Fotografo: Sconosciuto.

Onorificenze

Grand'Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria    Grand’Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia
     Roma, 5 gennaio 1919
Commendatore dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria    Commendatore dell’Ordine militare di Savoia
     Roma, 16 marzo 1913
Cavaliere dell'Ordine Civile di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine Civile di Savoia
   
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
   
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia
   
Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare
   
Croce d'oro per anzianità di servizio (ufficiali e sottufficiali, 40 anni) - nastrino per uniforme ordinaria    Croce d’oro per anzianità di servizio (ufficiali e sottufficiali, 40 anni)
   
Medaglia d'oro di benemerenza per il terremoto Calabro-Siculo - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia d’oro di benemerenza per il terremoto Calabro-Siculo
   
Medaglia commemorativa delle campagne di Libia - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia commemorativa delle campagne di Libia
   
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria    Croce al merito di guerra
   
Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915 – 18 (4 anni di campagna) - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915 – 18 (4 anni di campagna)
   
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia commemorativa dell’Unità d’Italia
   
Medaglia commemorativa italiana della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria    Medaglia commemorativa italiana della vittoria
 

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