CASA REGNANTE BORBONE – PARMA

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Arc. 2621: S. A. R. Carlo III di Borbone-Parma (Lucca, 14 gennaio 1823 – Parma, 27 marzo 1854) Duca di Parma dal 1849 al 1854. Carlo III nacque nella Villa delle Pianore vicino Lucca, unico figlio maschio di Carlo Ludovico, Principe di Lucca (in seguito Duca di Lucca e Duca di Parma) e di sua moglie, la principessa Maria Teresa di Savoia (figlia di Vittorio Emanuele I Re di Sardegna). Al battesimo gli furono imposti i nomi di Ferdinando Carlo Vittorio Giuseppe Maria Baldassarre. Fino alla sua salita al trono come Duca di Parma nel 1849, egli fu chiamato Ferdinando Carlo o Ferdinando. In famiglia era chiamato Danduccio. Dal 13 marzo 1824 portò il titolo di Principe Ereditario di Lucca. Ferdinando Carlo trascorse gran parte dei primi dieci anni della sua vita in Germania e a Vienna. Quando aveva quattro anni, la responsabilità della sua educazione fu affidata ad un sacerdote ungherese, Zsigmond Deáki. Gli fu insegnata storia e lingua italiana da Lazzaro Papi, direttore della Biblioteca di Lucca. Imparò francese, ungherese, tedesco, inglese e spagnolo. Nel 1841 Ferdinando Carlo fu mandato a Torino per essere istruito nell’arte militare. Ricevette una commissione nell’esercito piemontese con il grado di capitano nel Reggimento Novara Cavalleria. Il 10 novembre 1845 Ferdinando Carlo sposò Luisa Maria Teresa di Francia (1819-1864), sorella maggiore del pretendente legittimista al trono di Francia, il conte di Chambord. La cerimonia ebbe luogo allo Schloss Frohsdorf, vicino a Lanzenkirchen in Austria. La coppia trascorse la luna di miele a Üchendorff e poi in Inghilterra. Ferdinando Carlo viaggiò molto. Fuori d’Italia spesso usò il titolo di marchese di Castiglione e in Italia quello di Conte di Mulazzo. Il 17 dicembre 1847 l’Imperatrice Maria Luisa morì e il padre di Ferdinando Carlo le successe come duca Carlo II di Parma. Il Ducato di Lucca fu incorporato al Granducato di Toscana e Ferdinando Carlo cessò di essere Principe Ereditario di Lucca per diventare invece Principe Ereditario di Parma. Il 19 aprile 1849 Carlo II abdicò in suo favore e Ferdinando Carlo prese possesso del ducato il 14 maggio successivo con il nome di Carlo III di Parma. Protetto dalle truppe austriache, tenne lo stato sotto legge marziale, inflisse pesanti sanzioni ai componenti dell’antico governo provvisorio e chiuse l’Università. Venne pugnalato a morte per strada il 26 marzo 1854 da un attentatore rimasto sconosciuto. Inizialmente fu incolpato il sellaio parmense Antonio Carra (mazziniano), che però venne successivamente riconosciuto innocente. Carra emigrò a Buenos Aires e da lì inviò una lettera al Governo di Parma affermando di essere il responsabile dell’omicidio. Le spoglie di Carlo III giacciono in Viareggio presso la Cappella della Macchia, mentre il suo cuore è posto in una teca nella cripta del Santuario di Santa Maria della Steccata in Parma. La storiografia più recente ha cercato di rivalutare la sua figura. Gli succedette il figlio Roberto, ancora infante, sotto la reggenza della madre, la duchessa Luisa Maria, che svolse un’azione moderata. Fotografia CDV. Fotografo: Franck – Paris. 1860 ca.

Onorificenze

Onorificenze parmensi

Gran Maestro del S.A.I. Ordine Costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria    Gran Maestro del S.A.I. Ordine Costantiniano di San Giorgio
   
Gran Maestro dell'Ordine del Merito di San Lodovico - nastrino per uniforme ordinaria    Gran Maestro dell’Ordine del Merito di San Lodovico
   
Gran Maestro dell'Ordine di San Giorgio al Merito Militare - nastrino per uniforme ordinaria    Gran Maestro dell’Ordine di San Giorgio al Merito Militare
   
immagine del nastrino non ancora presente    Medaglia dei Benemeriti del Principe e dello Stato
   
immagine del nastrino non ancora presente    Medaglia dei benemeriti della sanità pubblica
   

Onorificenze straniere

Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine del Toson d’Oro

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Arc. 620: S. A. R. Carlo III di Borbone-Parma in gran montura da Generale delle Reali Truppe Parmensi (Lucca, 14 gennaio 1823 – Parma, 27 marzo 1854) Duca di Parma dal 1849 al 1854. Fotografia formato 6,5 x 11. Fotografo: Sconosciuto. Al retro a matita” Carlo III Duca di Parma morto di colpo giusto e ben dato da un parmigiano, Viva l’Italia Unita. Parole di un criminale assoldato dal Piemonte”.

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Arc. 1577: S. A. R. Luisa Maria Teresa di Borbone-Francia ( Parigi, 21 settembre 1819 – Venezia, 1 febbraio1864 ), fu una duchessa ed in seguito reggente di Parma. Era la figlia maggiore di Carlo Ferdinando Duca di Berry (figlio di Carlo Duca d’Artois, poi re di Francia con il nome di Carlo X), e di sua moglie, la Principessa Carolina Due Sicilie, figlia di Francesco I delle Due Sicilie. Nipote di Carlo X, fratello e successore del Re di Francia Luigi XVIII, Luisa d’Artois era la prima figlia sopravvissuta di Carlo Ferdinando d’Artois ( 1778 – 1820 ), Duca di Berry e della sua giovane sposa Maria Carolina di Napoli. Il 13 febbraio 1820, suo padre Carlo Ferdinando venne assassinato uscendo dall’antica Opera di Parigi da Louvel, un oppositore al regime che sosteneva l'”estinzione della casata dei Borbone”. Luigi XVIII pensava di abolire la legge salica, a suo vantaggio, e ad un matrimonio con Ferdinando Filippo d’Orleans. Tuttavia, qualche tempo dopo, la duchessa di Berry portò avanti una nuova gravidanza e nel settembre 1820, nacque il figlio miracolato, un ragazzo che riceverà il titolo di duca di Bordeaux. Il progetto fu abbandonato: la piccola Luisa non sarà regina di Francia. Luisa venne cresciuta al palazzo dell’Eliseo e al castello di Rosny, con suo fratello Enrico d’Artois. Nel luglio 1830, in seguito alla rivoluzione, suo nonno Carlo X fu esiliato dalla Francia e il Duca d’Orleans divenne re dei francesi. Nel 1832, dopo un vano tentativo di sollevare la Vandea, che era rimasta legittimista, la duchessa di Berry fu arrestata a Nantes, poi imprigionata alla cittadella di Blaye, dove mise al mondo un figlio illegittimo. Il re Luigi Filippo fece dare una grande pubblicità all’evento che disonorò la nuora del re deposto e madre del futuro pretendente. Nel 1845, all’età di 26 anni, Luisa non presentava alcun vantaggio politico, ma fu maritata a suo cugino, il futuro duca Carlo III di Parma. All’epoca, i ducati di Parma e Piacenza erano stati rimessi in vigore alla vedova di Napoleone I, l’Imperatrice Maria Luisa, dal Congresso di Vienna e il padre di Carlo regnava sul minuscolo Ducato di Lucca. Dopo la morte di Maria Luisa d’Austria, due anni dopo, i Borbone Parma ritrovarono i loro ducati, ma il suocero di Luisa, il duca Carlo II di Parma, dovette abdicare di fronte alla pressione popolare. Il marito di Luisa salì dunque al trono nel 1849, ma fu assassinato cinque anni dopo. Luisa divenne reggente per suo figlio Roberto I di Parma. Nel 1859, la famiglia ducale fu scacciata dagli eserciti del re Vittorio Emanuele II. Dopo un plebiscito, i ducati di Parma e Piacenza furono uniti al nuovo Regno d’Italia. In una nota ufficiale, Luisa protestò e affermò che il plebiscito era stato truccato. Morì in esilio a Venezia cinque anni dopo. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto 1860 ca.

Onorificenze

Dama dell'Ordine della regina Maria Luisa - nastrino per uniforme ordinaria    Dama dell’Ordine della regina Maria Luisa

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Arc. 1559: S. A. R. Luisa Maria Teresa di Francia Duchessa e Reggente di Parma. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 1860 ca.

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Arc. 2178: S. A. R. Luisa Maria Teresa di Francia Duchessa e Reggente di Parma. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 1860 ca.

 

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Arc. 1333: S. A. R. Luisa Maria Teresa di Francia Duchessa e Reggente di Parma. Fotografia CDV. Fotografo: Angerer – Wien. 

 

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Arc. 1060: S. A. R. Luisa Maria Teresa di Francia Duchessa e Reggente di Parma. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 1860 ca.

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Arc. 1953: S. A. R. Luisa Maria Teresa di Francia Duchessa e Reggente di Parma. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 1860 ca.

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Arc. 442: S. A. R. Luisa Maria Teresa di Francia Duchessa e Reggente di Parma. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 1860 ca.

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Arc. 1675: Famiglia Ducale di Parma. Da sinistra Roberto I Duca di Parma, Luisa Maria Reggente del ducato, Principessa Margherita, Enrico Conte di Bardi e la Principessa Alice. Fotografia CDV. Fotografo: J. Keller – Zurigo. Foto scattata durante l’esilio. Datata 1860.

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Arc. 1596: Luisa Maria di Francia Reggente del ducato, Roberto I Duca di Parma e Enrico Conte di Bardi. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. Foto scattata durante l’esilio. 1860 ca.

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Arc. 2178: S. A. R. Roberto I di Borbone-Parma ( Firenze, 9 luglio 1848 – Viareggio, 16 novembre 1907 ) è stato duca minorenne di Parma dal 1854 fino all’annessione del suo Ducato da parte del Regno di Sardegna nel 1859; in seguito fu solo pretendente al trono. Nato a Firenze, Roberto era figlio di Carlo III e Luisa Maria di Borbone-Francia, figlia di Carlo Duca di Berry, figlio a sua volta di Carlo X di Francia. Egli succedette al padre sul trono del ducato nel 1854, dopo il suo assassini. Aveva solo sei anni, quindi regnò sotto tutela della madre reggente Luisa Maria, sorella del conte di Chambord. La duchessa congedò alcuni fra i più reazionari collaboratori del marito, ma venne sorpresa dai moti mazziniani del luglio 1854 e ripiegò su una politica duramente repressiva, che continuò sino alla Seconda guerra d’Indipendenza. Roberto venne deposto nel 1859, ad undici anni, quando, allo scoppio della Seconda guerra d’indipendenza la madre preferì espatriare nel Lombardo-Veneto, in attesa dell’esito della guerra. Dopo l’Armistizio di Villafranca, ed in seguito a un plebiscito celebrato nel 1860, tutto il ducato, assieme a Modena e alla Toscana, fu annesso al Regno di Sardegna, a formare il maggior corpo del Regno d’Italia. Malgrado la perdita del trono, Roberto e la sua famiglia beneficiarono di un considerevole patrimonio, viaggiando con treni privati di più di una dozzina di carrozze dal proprio castello a Schwarzau am Steinfeld vicino a Vienna, fino a Villa delle Pianore in Toscana e al magnifico Castello di Chambord in Francia. Nel 1869, in esilio, sposò la principessa Maria Pia di Borbone – Due Sicilie ( Gaeta, 2 agosto 1849 – Biarritz, 29 settembre 1882 ) figlia del re Ferdinando II delle Due Sicilie. Maria Pia apparteneva alla deposta famiglia reale delle due Sicilie, quella dei Borbone, come anche suo marito. Dette alla luce dodici figli, prima di morire durante un parto. Dopo la morte della prima moglie, Roberto I si risposò nel 1884 con Maria Antonia di Braganza, figlia del deposto Michele del Portogallo e di Adelaide di Lowenstein-Wertheim- Rosenberg. Da lei ebbe altri dodici figli. Roberto morì a Viareggio nel 1907. Meno di quattro mesi dopo la morte del duca Roberto, il Grande Maresciallo della Corte Austriaca dichiarò sei dei figli del primo matrimonio di Roberto I legalmente incompetenti in quanto mentalmente ritardati; essi vennero affidati alla vedova, la duchessa Maria Antonia. Ciononostante, l’erede di Roberto divenne Elia, il figlio maschio più giovane del suo primo matrimonio. Alcuni dei suoi figli servirono nelle forze armate austriache, altri nell’esercito belga. Fotografia CDV. Fotografo: Franck – Paris. 1860 ca.

Onorificenze

Gran Maestro del S.A.I. Ordine Costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria    Gran Maestro del S.A.I. Ordine Costantiniano di San Giorgio
   
Gran Maestro dell'Ordine del Merito di San Lodovico - nastrino per uniforme ordinaria    Gran Maestro dell’Ordine del Merito di San Lodovico
   
Gran Maestro dell'Ordine di San Giorgio al Merito Militare - nastrino per uniforme ordinaria    Gran Maestro dell’Ordine di San Giorgio al Merito Militare
   
immagine del nastrino non ancora presente    Medaglia dei Benemeriti del Principe e dello Stato
   
immagine del nastrino non ancora presente    Medaglia dei benemeriti della sanità pubblica

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Arc. 33: S. A. R. Roberto I Duca di Parma. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto. 1862 ca.

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Arc. 558: S. A. R. Roberto I Duca di Parma e lo zio materno Enrico d’Artois Conte di Chambord ( Parigi, 29 settembre 1820 – Lanzenkirchen, 24 agosto 1883 ). Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Vianelli – Venezia. Datata 1865.

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Arc. 3108: S. A. R. Roberto I Duca di Parma ( Firenze, 9 luglio 1848 – Viareggio, 16 novembre 1907 ). Fotografia CDV. Fotografo: G. e L. F.lli Vianelli – Venezia. 

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Arc. 2392: S. A. R. Roberto I Duca di Parma in uniforme da generale delle Reali Truppe Parmensi (Firenze, 9 luglio 1848 – Viareggio, 16 novembre 1907) e la moglie Maria Pia di Borbone – Due Sicilie il giorno delle nozze avvenute a Roma nel 1869. Fotografia formato gabinetto 12,2 x 16,6. Fotografo: F.lli D’Alessandri – Roma. 1869.

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Arc. 2393: S. A. R. Roberto I Duca di Parma ( Firenze, 9 luglio 1848 – Viareggio, 16 novembre 1907) e la moglie Maria Pia di Borbone Due Sicilie. Fotografia formato gabinetto 9,7 x 14,1. Fotografo: Sconosciuto. 1875 ca.

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Arc. 3181: S.A.R. Roberto I Duca di Parma (Firenze, 9 luglio 1848 – Viareggio, 16 novembre 1907). Fotografia formato 19,6 x 12. Fotografo: G. Magrini – Viareggio – Rapallo. 

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Arc. G2: S.A.R. Roberto I Duca di Parma (Firenze, 9 luglio 1848 – Viareggio, 16 novembre 1907) e la famiglia ducale. Da sinistra a destra, prima fila: Immacolata, Antonia, Isabella, Roberto, Enrichetta, Luigi, Gaetano, Maria Antonia di Braganza (seconda moglie), Renato, Zita (futura imperatrice d’Austria). Da sinistra a destra, seconda fila: Francesca, Pia, Luisa, Adelaide, Teresa, Giuseppe, Saverio, Enrico, Sisto, Felice. Fotografia formato 23,8 x 17,8. Fotografo: Mangg – Rorschach. Villa Pianore (Viareggio), 1906.

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Arc. 2140: Roberto I Duca di Parma in gran montura da generale delle Reali Truppe Parmensi. Fotografia CDV da incisione. Fotografo: Sconosciuto. 1860 ca.

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Arc. 2875: Roberto I Duca di Parma e Enrico Carlo Luigi Giorgio di Borbone. Fotografia CDV. Fotografo: Angerer – Wien.

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Arc. 563: S. A. R. Enrico Carlo Luigi Giorgio di Borbone ( Parma, 12 febbraio 1851 – Mentone, 13 aprile 1905 ) fu un principe di Parma e Conte di Bardi. Era figlio del duca Carlo III di Parma e di Luisa Maria di Borbone – Francia. Sposò dapprima la principessa Maria Luisa Immacolata di Borbone – Due Sicilie, figlia del re Ferdinando II delle Due Sicilie e dell’arciduchessa Maria Teresa d’Asburgo. Il matrimonio venne celebrato il 25 novembre 1873 a Cannes in Francia e la sposa morì tre mesi dopo. Enrico si risposò con la principessa Aldegonda di Braganza, figlia del re Michele del Portogallo e di Adelaide di Lowenstein-Wertheim-Rosenberg il 15 ottobre 1876 a Salisburgo. Anche dalla seconda moglie non ebbe figli: Adelaide ebbe in tutto nove gravidanze ma che finirono tutte in aborti spontanei. Fu un appassionato viaggiatore: visitò l’Estremo Oriente, in particolare Sumatra, Cina e Giappone, tra il 1887 e il 1889, tornando attraverso gli Stati Uniti. L’impressionante mole di oggetti acquisiti in viaggio divenne poi di proprietà statale e fu alla base del primo museo nazionale d’arte orientale in Italia, quello di Venezia. Enrico e la seconda moglie erano proprietari del palazzo Ca’ Vendramin Calergi sul Canal Grande di Venezia in cui ospitarono il compositore Richard Wagner nel 1882 alcuni mesi prima che morisse.

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Arc. 3183: Adelgonda di Braganza (Wertheim, 10 novembre 1858 – Berna, 15 aprile 1946). Fu la quinta figlia (e quarta femmina) di Michele del Portogallo e della moglie Adelaide di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg. Adelgonda sposò il principe Enrico di Borbone-Parma, conte di Bardi, figlio di Carlo III, duca di Parma e di sua moglie, la principessa Luisa Maria di Borbone-Francia; la cerimonia venne officiata il 15 ottobre 1876 a Salisburgo. La loro unione non produsse discendenza, anche se ella andò incontro a nove aborti. Enrico era stato sposato in precedenza con la principessa Maria Luisa Immacolata di Borbone-Due Sicilie, morta nel 1874, all’età di diciannove anni, tre mesi dopo il matrimonio. Tra il 1920 ed il 1928 Adelgonda funse da reggente per conto del nipote e pretendente michelista al trono portoghese, Duarte Nuno, duca di Braganza, che aveva solo dodici anni quando il padre Michele rinunciò alla pretese al trono in favore del figlio. All’inizio della reggenza Adelgonda venne creata Duchessa di Guimarães. Nel 1921 essa pubblicò un manifesto che sottolineava gli obiettivi della Casa di Braganza per la restaurazione della monarchia in Portogallo. Dopo la morte di Enrico, avvenuta nel 1905, Adelgonda traslocò e trascorse il resto della sua vita a Berna, in Svizzera, dove morì il 15 aprile 1946 all’età di ottantasette anni. Fotografia formato 20,6 x 10,3. Fotografo: O. Van Bosch – Frankfurt – Paris. 

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Arc. 558: S. A. R. Margherita di Borbone-Parma ( Lucca, 1 gennaio 1847 – Viareggio 29 gennaio 1893 ) fu una principessa di Lucca, di Parma e regina consorte di Spagna. Era la primogenita del duca di Parma Carlo III, e di sua moglie, Luisa Maria di Francia. Entrambi i genitori discendevano dalla Casa di Borbone. Era la nipote di Carlo X di Francia e di  Ferdinando I delle Due Sicilie. Sposò il 4 febbraio 1867 a Frohsdorf  Carlo Maria di Borbone Duca titolare di Madrid e poi pretendente carlista al trono di Spagna. Fotografia CDV. Fotografo: Franck – Paris. 1860 ca.

Onorificenze

Dama Nobile dell'Ordine della regina Maria Luisa - nastrino per uniforme ordinaria    Dama Nobile dell’Ordine della regina Maria Luisa

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Arc. 43: S. A. R. Margherita di Borbone-Parma ( Lucca, 1 gennaio 1847 – Viareggio 29 gennaio 1893 ). Fotografia CDV. Fotografo: Angerer – Vienna. 1860 ca.

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Arc. 3199: Alice di Borbone-Parma (Parma, 27 dicembre 1849 – Schwertberg, 16 novembre 1935). Era la secondogenita di Carlo III (1823-1854), duca di Parma, e Luisa d’Artois (1819-1864), sorella del pretendente ai troni di Francia e Navarra, Henri d’Artois, “Conte di Chambord” e nipote dell’ultimo re di Francia, Carlo X. Il 27 marzo 1854 morì Carlo di Borbone-Parma, pugnalato il giorno prima da Antonio Carrà in una strada di Parma. Lascia quattro orfani: Margherita (sette anni), Roberto I, duca di Parma (cinque anni), Alice (quattro anni) e Enrico (tre anni). La principessa Alice fu fidanzata nel gennaio 1864 con il principe sovrano del Liechtenstein Giovanni II. Tuttavia, sebbene la principessa, appena quindicenne, fosse sensibile al fascino del suo fidanzato di ventitré anni, quest’ultimo, sostenendo di appartenere alla Confederazione tedesca, ruppe il fidanzamento nel dicembre 1864. Alcuni contemporanei sostengono che la il principe, che non si sposò mai, era omosessuale. Infine, Alice di Borbone-Parma sposò al castello di Frohsdorf, l’11 gennaio 1868, il detronizzato granduca di Toscana Ferdinando IV d’Asburgo-Toscana, vedovo nel suo primo matrimonio con Anna Maria di Sassonia, dalla quale ebbe una figlia, Maria Antonietta (1858-1883), nominata principessa-badessa del capitolo delle nobili dame di Praga, canonesse secolari. Il Granduca era cugino e amico intimo dell’imperatore austriaco Francesco Giuseppe 1. Alice di Borbone-Parma ebbe al suo servizio nel 1885 come dama di compagnia la Beata Maria Teresa Ledochowska. Il 16 gennaio 1935 Alice di Borbone-Parma morì all’età di 85 anni nel castello di Schwertberg dove risiedeva con le sue tre figlie nubili: Margaretha, Germana e Agnès-Marie. È sepolta nel cimitero di Schwertberg. Fotografia CDV. Fotografo: Frank – Paris.

Onorificenze

Ordre de la Croix étoilée austro-hongrois    Dame nobile dell’Ordine della croce Stellata – Austria-Ungheria

Dame noble de l'ordre de la Reine Marie-Louise d'Espagne    Dame nobile dell’Ordine della Regina Maria-Luisa di Spagna

TheresiaOrder.Bavaria    Dame d’onore dell’Ordine di Teresa – Regno di Baviera

Ordre souverain militaire hospitalier de Saint-Jean de Jérusalem, de Rhodes et de Malte    Bailli di Gran croce d’onore e di devozione dell’Ordine Sovrano di Malta

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Arc. 2795: Principessa Maria delle Nevi Adelaide di Borbone – Parma ( 1885 – 1959 ). Figlia di Roberto I Duca di Parma e di Maria Antonia di Braganza. Divenne monaca benedettina nel monastero di Solesmes (Francia). Fotografia Formato gabinetto 9,7 x 14,5. Fotografo: Sconosciuto. 1895 ca.

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Arc. 1937: Carlo Ludovico di Borbone-Parma, noto anche come Carlo II di Parma (Madrid, 22 dicembre 1799 – Nizza, 16 aprile 1883), figlio di Ludovico di Borbone – Parma (1773 – 1803) e di Maria Luisa di Borbone – Spagna (1782 – 1824),  fu Re d’Etruria dal 1803 al 1807 come Ludovico II, Duca di Lucca come Carlo I per volontà del Congresso di Vienna dal 1824 al 1847, ed infine Duca di Parma dal 1847 al 1849 come Carlo II. L’infanzia di Carlo fu segnata dagli avvenimenti legati alle campagne napoleoniche in Italia. Truppe francesi invasero il Ducato di Parma nel 1796. Nel 1801, per il trattato di Aranjuez, Carlo divenne principe ereditario del nuovo Regno d’Etruria, formato da ex territori del Granducato di Toscana, in quanto erede di suo padre, che Napoleone aveva fatto re d’Etruria a titolo di risarcimento per la sua rinuncia al Ducato di Parma. Il 21 aprile 1801 Carlo lasciò la Spagna con i suoi genitori. Dopo una breve visita a Parigi, si trasferì a Firenze, prendendo residenza nel Palazzo Pitti. Solo pochi mesi dopo essersi stabilito a Firenze, la famiglia reale fu richiamata in Spagna. Fu durante questo viaggio che nacque la sorella di Carlo, la principessa Maria Luisa Carlotta di Parma. Il soggiorno fu interrotto dalla morte del nonno paterno,Ferdinando, duca di Parma, rimasto titolare del ducato fino alla sua morte, il 9 ottobre 1802 quando Parma passò alla Francia, secondo i termini di un trattato che aveva firmato. Nel mese di dicembre 1802 la famiglia reale tornò quindi a Firenze, ma il padre di Carlo, re Ludovico, che soffriva di epilessia ed era spesso malato, morì qualche mese più tardi, il 27 maggio 1803. Carlo Ludovico successe al padre nel 1803, sotto la reggenza della madre Maria Luisa. Nel 1807 venne cacciato dal trono dall’esercito di Napoleone, che gli promise in cambio il trono del regno della Lusitania settentrionale (il nord del Portogallo), ma questo progetto non si realizzò mai, a causa della rottura tra Napoleone e i Borbone-Spagna nel 1808. Carlo, sua madre e la sorella cercarono rifugio in Spagna; arrivarono alla corte di Carlo IV, il 19 febbraio 1808. La Spagna era in agitazione, e meno di tre mesi dopo il loro arrivo, tutti i membri della famiglia reale spagnola furono portati in Francia su ordine di Napoleone, che diede la corona spagnola al fratello Giuseppe. Carlo lasciò la Spagna con la madre e la sorella, il 2 maggio 1808 per Bayonne e poi Compiègne, la residenza che gli era stata assegnata. A Maria Luisa era stato promesso il palazzo di Colorno a Parma e un assegno consistente, ma Napoleone non mantenne la sua parola e Carlo con la madre e la sorella furono tenuti prigionieri a Nizza. Quando sua madre cercò di fuggire, fu arrestata e rinchiusa in un convento a Roma nel mese di agosto 1811. Carlo non condivise con la madre e la sorella questo imprigionamento e per quattro anni (1811-1815) visse sotto la tutela di suo nonno in casa della famiglia reale spagnola in esilio a Roma. Nel 1820 sua madre organizzò il suo matrimonio con la principessa Maria Teresa di Savoia (1803-1879). Il matrimonio venne celebrato a Lucca il 5 settembre 1820. Carlo era un bel giovane di grande sensibilità, Maria Teresa era alta e bella; si diceva che fossero la coppia reale più bella. Dopo la caduta di Napoleone, nel 1815, la casa di Borbone non fu restaurata nel Ducato di Parma, che fu invece affidato a Maria Luigia, moglie di Napoleone. Carlo Ludovico fu compensato con il Ducato di Lucca e con la promessa di rientro nella signorìa del Ducato di Parma e Piacenza alla morte di quest’ultima. Il 13 marzo 1824, divenne Carlo I, duca di Lucca, un ducato piccolo ma ben tenuto. Carlo era inizialmente disinteressato al governo, preferendo dare libero sfogo al suo amore per i viaggi. Durante i primi anni del suo regno era sostanzialmente assente dal ducato, delegando le incombenze di governo al suo Primo Ministro Ascanio Mansi. Nei primi anni del 1830 Carlo cominciò a nutrire un crescente interesse per gli affari di stato. Il suo ducato non era stato influenzato dai movimenti rivoluzionari che si ebbero in Italia centrale, nel 1831. Nel 1833, dopo un soggiorno di tre anni, Carlo tornò a Lucca e concesse un’amnistia generale. Ciò era in netto contrasto con l’atteggiamento degli altri stati italiani che optavano per la repressione e il carcere. Carlo fece una serie di riforme amministrative e finanziarie molto popolari. Fra il 1824 al 1829, furono adottate alcune misure in materia di doveri, di una certa libertà di commercio, i tagli fiscali, al catasto. Incoraggiò in particolare l’istruzione e la medicina, favorendo la creazione di scuole. Queste riforme furono attuate per iniziativa del suo ministro Mansi durante l’assenza del duca. Carlo deluse i suoi sudditi che avevano sperato per un ritorno alla costituzione del 1805 e le loro speranze dei liberali si spostarono verso il suo unico figlio ed erede. Cercò di copiare le cose che aveva visto realizzate all’estero a Lucca, indipendentemente se le condizioni del ducato fossero favorevoli. Dopo il 1833, Carlo, cronicamente a corto di soldi, non rimase all’estero molto spesso. L’economia del ducato era in declino dal 1830 e si è ulteriormente deteriorata con gli anni. Nel 1841, i dipinti della Galleria palatina vennero venduti. Il 1º settembre 1847, allarmato alla vista di una folla che richiedeva alcune riforme, firmò una serie di concessioni. Tre giorni dopo, sotto la pressione di molti cittadini, tornò a Lucca, dove fu accolto trionfalmente. Tuttavia, egli non era in grado di far fronte alla pressione e il 9 settembre partì per Modena. Da lì, emise un decreto che trasformava il consiglio di Stato in un consiglio di reggenza. Il 4 ottobre abdicò in favore del granduca di Toscana, che avrebbe in ogni caso acquisito il ducato quando Carlo fosse diventato duca di Parma, ricevendo come compenso un vitalizio annuo di 40.000 fiorini. Partì per la Sassonia mentre la sua famiglia andò a vivere a Torino sotto la protezione del re Carlo Alberto di Sardegna. Il 17 dicembre 1847, Maria Luigia d’Asburgo morì. Inizialmente fu tentato di eludere le nuove responsabilità che cadevano sulle sue spalle, ma finì per accettarle, al fine di non compromettere i diritti di suo figlio. Il 31 dicembre 1847, Carlo arrivò a Parma e prese possesso del trono dei suoi antenati, con il nome di Carlo II. Il ducato di Lucca fu incorporato nel granducato di Toscana, mentre il ducato di Parma cedette Guastalla ma acquistò dei territori in Lunigiana. Carlo II fu accolto freddamente a Parma, un paese che non conosceva bene. Gli mancava il carattere e l’acume politico per essere in grado di superare una situazione molto più complicata di quella che aveva lasciato nel ducato di Lucca. Parma era completamente governata dall’Austria e non c’era spazio per i modi semplici e liberali di Carlo. Nei suoi primi atti di governo, cercò di riorganizzare l’amministrazione centrale. Firmò un’alleanza militare con l’Austria. Pochi mesi dopo il suo arrivo, scoppiò a Parma la rivoluzione del 1848. Fu costretto a scegliere tra la soppressione della rivoluzione o la concessione di riforme. Decise per la seconda e nominò un Consiglio di Reggenza con il compito di preparare una costituzione. La sua intenzione era quella di salvare il trono per il figlio che aveva chiesto aiuto a Carlo Alberto di Savoia. Tuttavia Piacenza aveva già chiesto di aderire al Piemonte e Carlo Alberto voleva l’annessione. Durante la Prima guerra d’indipendenza italiana l’esercito austriaco sconfisse le truppe di Carlo Alberto costringendolo a firmare l’armistizio di Salasco il 9 agosto 1848. Nel mese di aprile 1849, le truppe austriache guidate da Radetzky occuparono Parma e Piacenza. Il 9 aprile il Consiglio di Reggenza venne trasformato in un governo provvisorio. Solo due anni dopo aver riconquistato il trono dei suoi avi, Carlo II fu costretto a fuggire dall’Italia trovando rifugio nel castello di Weisstropp, in Sassonia. Il 19 aprile 1849, Carlo abdicò formalmente in favore del figlio. Dopo la sua abdicazione assunse il titolo di “Barone di Villafranca”. Viveva come un uomo privato, dedicava il tempo ai suoi hobby alternando i suoi soggiorni tra Parigi e Nizza e il castello di Weisstropp in Sassonia. Sempre a corto di denaro, fu costretto a vendere nel 1851 la sua proprietà austriaca di Urschendorff al suo amico Thomas Ward per 150.000 corone. Il suo unico figlio, Carlo III, duca di Parma, fu assassinato il 27 marzo 1854. Nello stesso anno Carlo si trasferì a Parigi. Nel 1855 visitò la tomba di suo figlio a Viareggio e vide sua moglie. Suo nipote, Roberto I, duca di Parma, in carica a Parma sotto la reggenza della madre, perse il trono nel marzo 1860 nel corso dell’unificazione italiana. Carlo, a differenza di altri monarchi detronizzati, accolse favorevolmente l’unità d’Italia come uno sviluppo positivo. Egli aveva volontariamente ceduto il ducato di Lucca e non aveva alcun attaccamento per Parma, dove il suo regno fu breve e amaro. Sua moglie, Maria Teresa, morì il 16 luglio 1879. Carlo era a Vienna in quel momento e solo nel mese di novembre venne a rendere omaggio alle sue spoglie. Carlo sopravvisse a sua moglie tre anni. Morì a Nizza il 16 aprile 1883, all’età di 83 anni. Fotografia CDV. Fotografo: Disderi & C.ie – Paris. 1865 ca.

Onorificenze

Onorificenze parmensi

Gran Maestro del S.A.I. Ordine Costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria    Gran Maestro del S.A.I. Ordine Costantiniano di San Giorgio
   
Gran Maestro dell'Ordine del Merito di San Lodovico - nastrino per uniforme ordinaria    Gran Maestro dell’Ordine del Merito di San Lodovico
   
Gran Maestro dell'Ordine di San Giorgio al Merito Militare - nastrino per uniforme ordinaria    Gran Maestro dell’Ordine di San Giorgio al Merito Militare
   
immagine del nastrino non ancora presente    Medaglia dei Benemeriti del Principe e dello Stato
   
immagine del nastrino non ancora presente    Medaglia dei benemeriti della sanità pubblica
   

Onorificenze straniere

Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine del Toson d’oro
   
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno di Sardegna) - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno di Sardegna)
     1820
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno di Sardegna) - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno di Sardegna)
   
Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere dell’Insigne e Reale Ordine di San Gennaro
   
Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito
   
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria - nastrino per uniforme ordinaria    Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Reale di Santo Stefano d’Ungheria
   
Balì di Gran Croce d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria    Balì di Gran Croce d’Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta
   

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Arc. 3107: Carlo Lodovico di Borbone – Parma. (Madrid, 22 dicembre 1799 – Nizza, 16 aprile 1883). Fotografia CDv. Fotografo: Guidi – Firenze. 

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Arc. 544: Carlo Lodovico di Borbone – Parma. (Madrid, 22 dicembre 1799 – Nizza, 16 aprile 1883). Fotografia CDV. Fotografo: A. Pacelli – Nice. 1870. ca.

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Arc. 2087: Clementina Lucchesi Palli (19 novembre 1835 – 22 marzo 1925). Figlia di Ettore Lucchesi Palli Duca della Grazia e Carolina Fernanda di Borbone – Due Sicilie. Carolina Fernanda in prime nozze aveva sposato Carlo Ferdinando Duca di Berry ed erano i genitori di Luisa Maria Duchessa di Parma. Clementina e Luisa Maria erano quindi sorellastre. Carolina Fernanda, dopo la prematura morte del marito, aveva sposato segretamente Ettore Lucchesi Palli Duca della Grazia. Essendo una principessa di sangue reale il fatto suscitò all’epoca uno scandalo internazionale tanto che il Re Carlo X di Francia, suo suocero, non la volle più riconoscere principessa reale di Francia. Clementina sposò il Conte Camillo Zileri dal Verme degli Obizzi (1830-1896), nobile parmigiano e Guardia del Corpo di Roberto I. Fotografia formato gabinetto 10,9 x 16,5. Fotografo: F.lli Vianelli – Venezia. 1875 ca.

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Arc. 2001: Conte Camillo Zileri Dal Verme degli Obizzi, nobile parmigiano, marito di Clementina Lucchesi Palli e di fatto cognato della Duchessa Luisa Maria. Fu Guardia del Corpo del Duca Roberto I di Borbone – Parma. Fotografia formato gabinetto 10,7 x 16,6. Fotografo: F.lli Vianelli – Venezia. 1875 ca.

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Arc. 2932: Conte Camillo Zileri Dal Verme degli Obizzi, la moglie Clementina e i figli Enrico, Roberto, Graziella, Luchino e Alessandro. Fotografia CDV. Fotografo: Photografie Parisienne – Graz.

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