Arc. 2446: Reggimento Guide: Ufficiali in montura festiva. L’uniforme è la prima adottata dal Reggimento dal 1° aprile 1860 al 12 giugno 1861.
- Capitano Mazzucchi Guglielmo Antonio (1831 – 1904): nato a Poirino il 7 novembre 1831. Entrato nell’Accademia Militare di Torino il 4 ottobre 1845, uscì il 16 settembre 1849 Sottotenente nel Reggimento Nizza Cavalleria e vi rimase finchè l’11 marzo 1860 conseguì il grado di Capitano nel Reggimento Guide. Maggiore nelle Guide, il 31 maggio del 1866, fu a Custoza nello stesso anno decorato della Croce dell’Ordine Militare di Savoia “per aver diretto con intelligenza e valore le varie cariche eseguite dal 3° Squadrone”. Tenente Colonnello nel Reggimento Cavalleggeri di Monferrato il 24 marzo 1872, Comandante il Reggimento Lancieri di Firenze nel 1876, Colonnello nello stesso Reggimento il 1° giugno 1877, ebbe il comando della 3^ Brigata di Cavalleria nel 1882 e fu promosso Maggior Generale il 17 novembre 1883. Nel 1888 venne trasferito nella riserva, e vi fu promosso Tenente Generale il 12 marzo 1895.
- Tenente Scarampi di Villanova marchese Ferdinando: nato a Torino l’11 febbraio 1840. Entrato nell’Accademia Militare di Torino il 16 ottobre 1854, uscì il 16 agosto 1858 Sottotenente nel Reggimento Aosta Cavalleria. Tenente nel 1859, fu decorato della Medaglia d’Argento al Valor Militare il 21 maggio allo scontro di Pancarana. Capitano il 23 gennaio 1862, ricevette il 24 giugno 1866 una seconda medaglia d’argento ” per aver eseguito una brillante carica alla testa del suo squadrone ed aver difeso così il ponte di Mozambano contro forze superiori”. Fu poi Ufficiale d’Ordinanza di S.A.R. il Principe di Carignano fino alla sua morte e il 10 gennaio 1889 fu collocato nella riserva col grado di Maggiore. Fu Gran Maestro della Casa di S.A.R. la Duchessa vedova d’Aosta.
- Tenente Majnoni d’Intignano nobile Luigi (1841 – 1918): nel 1859 abbandonò gli studi di matematica all’Università di Pavia per arruolarsi volontario nei Cavalleggeri di Monferrato guadagnandosi gli spallini di Sottotenente nella guerra di quell’anno. Nel 1861 venne promosso Tenente passando al Reggimento Guide. Partecipò alla campagna del 1866 e poi frequentò la Scuola di Guerra. Comandò il 32° Reggimento Fanteria della Brigata Siena e poi, nel 1884, i Lancieri di Novara. Da Generale di Brigata, nel 1890, comandò la VII Brigata di Cavalleria e da Tenente Generale, nel 1897, la Divisione di Padova. Nel 1898 divenne Ispettore di Cavalleria e nel 1902, da Generale di Corpo d’Armata, comandò il IV Corpo a Genova, poi il VI a Bologna, quindi il I nel 1904 a Torino. Nel 1905 fu nominato Ministro della Guerra e Senatore. Come ministro, attribuì agli Ispettori la responsabilità tecnica dell’arma di riferimento e dispose che il Capo di Stato Maggiore fosse indipendente dalle vicende politico-ministeriali. Nel 1906 cessata la sua opera, ebbe il comando del III Corpo d’Armata a Milano e nel 1909 passò nella Riserva. Fu presidente della Croce Rossa e collaborò a riviste militari.
- Sottotenente Regazzoni Cesare: Volontario milanese del 1859 entrò in Cavalleria nel Reggimento Cavalleggeri di Alessandria e nel 1860 col grado di Sottotenente passò nel Reggimento Guide.
- Tenente Dal Verme conte Camillo: Volontario milanese del 1859 entrò nel Reggimento Savoia Cavalleria meritandosi i gradi di Sottotenente prima e di Tenente poi passando al Reggimento Guide durante la campagna contro l’Austria. Arruolatosi a Bari per la campagna del 1866 raggiunse il Reggimento Guide 4 giorni prima della battaglia di Custoza. Durante una carica del 1° Squadrone per la difesa del ponte di Mozambano venne ferito gravemente da un colpo di fucile al ventre. Raccolto dal volontario di Artiglieria Cesare Stucchi fu portato in salvo ma morì poche ore dopo. Gli venne conferita la medaglia d’Argento al Valor Militare “Perchè ferito mortalmente impiegava il poco fiato per rianimare i suoi soldati a combattere”.
Fotografia formato 9,1 x 13,8. Fotografo: Sconosciuto.
Arc. 2707: Reggimento Guide: Piola Caselli conte Angelo in gran montura da Colonnello Comandante Aiutante di Campo del Reggimento Guide mod. 31 agosto 1864 – 2 settembre 1871 (Alessandria 1819 – Torino 1873). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 14 febbraio 1832, uscì il 31 maggio 1838 Sottotenente nel Reggimento Novara Cavalleria. Nella campagna del 1848, fu il 13 giugno primo ad accorrere in aiuto del suo comandante di reggimento (Colonnello Maffei), impegnato in combattimento corpo a corpo con parecchi nemici, e lo disimpegnò e per questo ebbe la medaglia d’argento al valor militare. Capitano nel 1859, caricò tre volte a Montebello con il suo squadrone: cadutogli poi il cavallo e sopraffatto dai nemici, non solo non si arrese, ma, sebbene ferito gravemente, riuscì a sbarazzarsene: fu decorato della Croce dell’Ordine Militare di Savoia e della Legione d’Onore. Nella campagna del 1860/61 comandò il Reggimento Guide, in quella del 1866 ebbe il comando della 7^ Brigata di Cavalleria. Maggior Generale il 20 agosto 1866, fu membro del Comitato di Cavalleria e comandante territoriale a Milano e a Torino. Nel 1870 fu in disponibilità e nel 1871 andò in riposo.
Onorificenze
Medaglia d’Argento al valor militare 13 giugno 1848
Cavaliere dell’Ordine della Legion d’onore Montebello 1859
Arc. 1942: Reggimento Guide: Piola Caselli conte Angelo in piccola montura da Colonnello Comandante Aiutante di campo del Reggimento Guide mod. 31 agosto 1864 – 2 settembre 1871 (Alessandria 1819 – Torino 1873). Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Alinari – Firenze.
Arc. 3214: Reggimento Guide: Spinola Marchese Giacomo in gran montura da Colonnello comandante il Reggimento mod. 31 agosto 1864 – 02 settembre 1871 ( Genova 1820 – Firenze 1872). Iniziò la sua carriera nei Cavalleggeri di Alessandria. Prese parte alla spedizione di Crimea col reggimento provvisorio di cavalleria. Promosso Capitano il 1° agosto 1855, prese il comando dello squadrone dei Cavalleggeri di Saluzzo. il 24 giugno 1859 caricò con il 1° Squadrone a San Martino, a protezione di un ala della 5^ Divisione, minacciata da un forte corpo di fanteria austriaca, ottenendo la Croce dell’Ordine Militare di Savoia. Maggiore nei Lancieri di Aosta l’11 marzo 1860, Tenente Colonnello il 31 dicembre 1861, Colonnello comandante i Cavalleggeri di Alessandria il 28 agosto 1864. Il 24 marzo 1865 passò al comando del Reggimento Guide che comandò nella campagna del 1866, prendendo personalmente brillante parte al combattimento di Mozambano il 24 giugno. Aiutante di Campo di S.M. il Re il 29 marzo 1868 al 4 gennaio 1872. Morì a Firenze improvvisamente il 4 gennaio 1872. Fotografia CDV. Fotografo: Grillet & C.ie – Napoli.
Onorificenze
Medaglia d’Argento al valor militare Mozambano 24 giugno 1859
Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia San Martino 24 giugno 1859
Medaglia piemontese della campagna di Crimea
Commendatore dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d’Indipendenza (2 barrette)
Arc. 2915: Reggimento Guide: Spinola Marchese Giacomo in piccola montura con spencer da Colonnello comandante il Reggimento mod. 31 agosto 1864 – 02 settembre 1871 ( Genova 1820 – Firenze 1872). Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.
Arc. 2705: Reggimento Guide: Spinola Marchese Giacomo Colonnello comandante il Reggimento Guide. Fotografia CDV ritagliata ai bordi. Fotografo: Sconosciuto.
Arc. 1059: Reggimento Guide: Borromeo – Arese conte Emanuele in gran montura da Capitano del Reggimento Guide mod. 12 giugno 1861 – 31 agosto 1864 (Milano 1821 – Roma 1906). Volontario lombardo nel 1848, fu Tenente nel Reggimento Cavalleggeri d’Aosta l’8 dicembre 1858 poi in ritiro. Volontario come soldato nei Cavalleggeri di Novara nel 1859 fu promosso Tenente nei Lancieri d’Aosta il 19 giugno 1859 e fu nominato Aiutante di Campo del Generale Cialdini. Il 24 marzo 1861 fu trasferito al Reggimento Guide con il grado di Capitano e nel 1867 andò in ritiro. Il 10 ottobre 1882 fu eletto deputato e in seguito fu nominato senatore del Regno. Fu Ufficiale d’Ordinanza Onorario del Re dal 26 novembre 1862 (probabilmente già dal 1860 con interruzione) al 23 gennaio 1878 poi con i distintivi di Cessata Casa. Fotografia CDV. Fotografo: Sconosciuto.
Arc. 3214: Reggimento Guide: Capitano in gran montura mod. 12 giugno 1861 – 31 agosto 1864. Fotografia CDV. Fotografo: Silli – Nice.
Arc. 2977: Reggimento Guide: Mayr Scipione in piccola montura da Capitano Ufficiale d’Ordinanza del Re mod. 31 agosto 1864 – 02 settembre 1871 (Ferrara 28 novembre 1839 -). Entrato all’Accademia Militare di Torino il 16 ottobre 1854 uscì il 16 agosto 1858 Sottotenente nel Reggimento Novara Cavalleria. Partecipò alla campagna del 1859 e il 20 maggio a Montebello fu decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Il 15 settembre 1859 fu nominato Tenente e aggiunto al Corpo Reale di Stato Maggiore e nella campagna dell’Umbria e delle Marche ottenne una seconda Medaglia d’Argento al Valor Militare. Capitano nei Cavalleggeri di Lucca il 23 marzo 1862, poi trasferito nel Reggimento Guide ed Ufficiale d’Ordinanza del Re, lasciò prima del 1870 il servizio. Fu Tenente Colonnello della Milizia Territoriale. Fotografia CDV. Fotografo: A. Sorgato – Venezia.
Onorificenze
Medaglia d’Argento al Valor Militare Montebello 20 maggio 1859
Medaglia d’Argento al Valor Militare Campagna Marche e Umbria 1860
Arc. 2304: Reggimento Guide: Ferrero della Marmora principe di Masserano marchese Tommaso in piccola montura da Capitano del Reggimento Guide mod. 31 agosto 1864 – 2 settembre 1871 (Torino, 20 gennaio 1826 – Torino 21 novembre 1900). Tommaso trascorre la prima parte della vita in una posizione di secondo piano, guardato con occhio critico dal parentado, soprattutto dagli zii generali che lo considerano un giovane scapestrato. Paggio del duca e della duchessa di Savoia e il 3 maggio 1837 entrò all’Accademia Militare uscendone il 20 settembre 1845 Sottotenente nel Reggimento Novara Cavalleria. Promosso Tenente il 3 ottobre 1848, partecipò alle campagne del 1848 – 49 e fu in ritiro nel 1856. Riprese il servizio per la campagna del 1859 nel Reggimento Guide partecipando poi anche alla guerra contro l’Austria nel 1866. Promosso Capitano il 7 luglio 1867, fu Aiutante Maggiore in 1^. In aspettativa nel 1869 andò in ritiro nel 1871. Nel 1860 sposò Paolina Coardi di Bagnasco che morirà dodici anni più tardi, senza aver lasciato eredi; l’unico figlio della coppia, Amedeo, morì appena nato. In quegli stessi anni morirono scapoli e senza figli anche i due fratelli di Tommaso, Vittorio (1828-1859) e Guido (1830-1862), mettendo così la famiglia davanti al rischio concreto dell’estinzione. Nonostante i sedici figli partoriti dalla nonna di Tommaso, Raffaella Argentero di Bersezio, egli era rimasto l’unico erede maschio in grado di trasmettere il cognome e i titoli a esso legati: quello di marchese della Marmora e di principe di Masserano. La vedovanza di Tommaso e l’emergenza che questa aprì, fece immediatamente puntare tutti gli occhi della famiglia, in particolare degli zii Alfonso e Edoardo, su di lui. I suoi problemi con la gestione del patrimonio erano motivo di preoccupazione per gli zii: per debiti, Tommaso aveva già venduto la dimora del Ciochero e il palazzo di via San Filippo a Torino e nonostante la sua amministrazione dei vigneti di Lessona avesse dato buoni frutti questo non bastava per calmare le ansie degli zii. Edoardo, che ebbe Tommaso al fianco nel lavoro di riordino degli archivi, e Alfonso decisero che era necessario trovare una nuova moglie per il nipote. La ricerca avvenne nell’entourage della famiglia ma nessuna delle gentildonne vicine sembrava adatta al compito. Dopo vari tentativi, gli zii si resero conto che la soluzione si trovava in famiglia; nel 1870 Edoardo e Alfonso combinarono il matrimonio di Tommaso con la di lui nipote, Maria Luisa d’Harcourt. La ragazza aveva venti anni meno dello zio ed era figlia della sorella di Tommaso, Albertina, e di Giuseppe d’Harcourt. Il matrimonio impose la richiesta di parecchie dispense religiose e civili ma alla fine venne celebrato il 7 marzo 1871. Da quel momento l’atteggiamento degli zii Edoardo e Alfonso nei confronti del nipote cambiò e lo stesso Tommaso, sentendo su di sé la responsabilità di essere l’unica chance di sopravvivenza della famiglia, cominciò a mettere la testa a posto. Tommaso assunse un ruolo importante nell’assistenza degli zii, prima di Edoardo e poi soprattutto di Alfonso di cui diventò erede universale ed esecutore testamentario. Il legame tra Alfonso e Tommaso si fece più stretto negli ultimi anni di vita del generale; rimasto vedovo e gravemente malato, Alfonso venne accolto, nel 1870, nella casa torinese di Tommaso e Maria Luisa. Il nipote accompagnò lo zio negli ultimi brevi viaggi fuori dall’Italia e fu con lui a Firenze nel giorno della morte. Tommaso fu inoltre impegnato, con la moglie, a seguire le opere benefiche che lo zio Alfonso finanziò negli ultimi anni di vita. In particolare la coppia seguì la costruzione dell’acquedotto per il quartiere del Piazzo di Biella. Gli archivi ricordano come Tommaso presentò l’opera in corso al re Umberto I durante la visita di questi a Biella il 31 agosto 1880 e di come il sovrano lo nominò commendatore della Corona d’Italia pochi giorni dopo. All’ultimo principe di Masserano si deve invece la prosecuzione dell’opera di conservazione dell’archivio di famiglia e di valorizzazione del nome La Marmora. Morì a Torino a 74 anni il 21 novembre del 1900 e, portato a Biella in ferrovia, venne sepolto il 24 nella cripta di famiglia nella chiesa di San Sebastiano. Fotografia CDV. Fotografo: A. Bernoud – Napoli – Firenze – Livorno.
Arc. 1231: Reggimento Guide: Masetti Enea in montura di via da Tenente del Reggimento Guide mod. 31 agosto 1864 – 02 settembre 1871. Nato a Bologna è Sottotenente nel Corpo Volontari Spedizione Romagne e su richiesta del Generale Roselli diventa suo Ufficiale d’Ordinanza il 30 giugno 1859 nel 25° Reggimento Fanteria dell’esercito dell’Emilia. Il 15 dicembre 1859 è ancora Ufficiale d’Ordinanza di Raselli nel 25° Fanteria che dal 1° gennaio 1860 diventa 47° Reggimento Fanteria nell’esercito Sardo. L’11 agosto 1860 viene trasferito nel Reggimento Guide e diventa comandante del distaccamento di Narni e poi di Orvieto. Il 2 agosto 1863 è a disposizione e il 3 novembre 1864 rientra come Tenente nei Lancieri di Montebello e come Aiutante di Campo del Generale Poninski. Il 28 gennaio 1866 è ancora in disponibilità e viene richiamato per la guerra il 1° giugno 1866. In aspettativa il 24 ottobre 1866 passa in disponibilità il 10 novembre 1867 con facoltà di vestire l’uniforme.
Arc. 2259: Reggimento Guide: Sindici Augusto in montura di via da Tenente del Reggimento Guide mod. 31 agosto 1864 – 02 settembre 1871 (Roma 8 marzo 1839 – 19 settembre 1921). Soldato volontario nella campagna del 1859 venne poi ammesso al Corso Suppletivo della Reale Accademia Militare. Il 2 maggio 1861 è Sottotenente nel Reggimento Cavalleggeri di Alessandria. E’ promosso Tenente l’8 maggio 1864 e il 19 ottobre 1865 è in aspettativa e allo scoppio della guerra del 1866 rientra come Tenente del Reggimento Guide Aiutante di Campo del Generale Cusani Confalonieri e ottenendo la medaglia d’argento al valor militare a Villafranca il 24 giugno 1866. Nel 1871 andò in ritiro.
Onorificenze
Medaglia d’Argento al valor militare Villafranca 24 giugno 1866
Arc. 2259: Reggimento Guide: Tenente in piccola montura mod. 31 agosto 1864 – 02 settembre 1871 Fotografia CDV. Fotografo: P. Cavalieri – Rieti.
Arc. 93: Reggimento Guide: Monti Casignoli Luigi in gran montura da Sottotenente del Reggimento Guide mod. 12 giugno 1861 – 31 agosto 1864. Fotografia CDV. Fotografo: F.lli Sorgato – Bologna – Venezia.
Arc. 2940: Reggimento Guide: Sottotenente del Reggimento Guide in piccola montura mod. 31 agosto 1864 – 02 settembre 1871. Fotografia CDV. Fotografo: Silvestri – Vigevano.
Arc. 2796: Reggimento Guide: Sottotenente in piccola montura mod. 31 agosto 1864 – 02 settembre 1871. Fotografia CDV Fotografo: Le Lieure – Torino.